Commentario del 13.11.2023

PRIME PAGINE
Medio Oriente. Ostaggi, Netanyahu apre allo scambio (QN). Israele e Usa: ostaggi, possibile l'accordo. Ma Hamas frena sulla trattativa (Corriere della sera). Paura per gli ostaggi (Messaggero). Ostaggi, il diktat di Hamas: "Israele via dagli ospedali" (Stampa).
Italia-Politica. Decreti più fiducie: Meloni fa il record, il premierato c'è già (Fatto Quotidiano). Salari, fisco e alleanze: la road map delle opposizioni per l'alternativa (Repubblica). Riparte dalla base il progetto di Schlein verso le Europee (Messaggero). Show di Grillo: "Sono fallito, ho rovinato il Paese, ora sono confuso" (Repubblica). Grillo show: "Meloni cade da sola". Battute su Conte e Giggino (Fatto Quotidiano).
Italia-Economia. Sciopero, affondo della Lega (Corriere della sera). Il governo teme gli scioperi (Repubblica). Landini vuole paralizzare l'Italia, Salvini lo stoppa (Giornale). Il Tempo, che parla di "protesta immotivata", definisce "caprioccioso" Landini. Fisco, il governo sterilizza l'aumento delle tasse regionali (Messaggero).
Nassiriya, 20 anni dopo il dolore resta. Mattarella: "Missioni contro le guerre" (Messaggero).

ECONOMIA
Sul Corriere della Sera a pagina 2 e tutti i quotidiani, le critiche del vicepremier Salvini ai sindacati sul venerdì di sciopero e sul fatto che Landini voglia il weekend lungo secondo Salvini. La replica di Landini, leader della Cgil che aveva definito Salvini nervoso per le promesse disattese. Su Repubblica a pagina 8, ancora in primo piano lo scontro tra i due con un'altra replica di Landini al leader della Lega: "non ha mai lavorato" ha detto. E in mezzo alla diatriba finisce anche il Garante, che stamattina riceverà Cgil e Uil.
41,45 miliardi di evasione da lavoro autonomo o reddito di impresa per 4,1 milioni di contribuenti, sono i dati del Dataroom di Gabanelli e Ravizza sul Corriere della Sera a pagina 19. Il governo Meloni ritiene che la causa dell'evasione sia un fisco "troppo poco amico" e propone un concordato preventivo per i prossimi 2 anni.
Taglio del cuneo, rischio boomerang per le buste paga riporta Repubblica a pagina 12. Chi è vicino alla soglia
dei 35 mila euro perde il beneficio con l'aumento di stipendio. Patuelli, presidente Abi, parla a La Stampa a pagina 2: "Interessi bassi per troppo tempo, ora si brucia la liquidità accumulata – dice - l'extra-tassa? Giusto rafforzare i patrimoni". E sempre La Stampa a pagina 2 e 3, evidenzia l'incubo credito per le imprese, 4 su 10 rinunciano a investire. Dopo pandemia e crisi energetica la stretta delle banche toglie ossigeno ai piccoli, Sangalli di Confcommercio: "In dieci anni nel terziario i prestiti si sono ridotti del 35%". E poi anche sugli affitti che sono al record storico e i rincari non sono finiti. La doppia corsa di mutui e canoni rende la casa un'emergenza in tutto il Paese, le rate si mangiano il 60% del reddito. Secondo Nomisma: "Così l'Italia si impoverisce". "L'Italia deve introdurre il salario minimo, paghe troppo basse fanno fuggire i giovani" suggerisce il commissario Ue al lavoro, Nicolas Schmit nella sua intervista a La Stampa a pagina 4: "Ridurre i beneficiari del Reddito di cittadinanza non segue le nostre indicazioni, sulle pensioni servono flessibilità e attenzione ai conti pubblici, ma non possiamo impoverire gli anziani". Il sostegno alle famiglie in evidenza sul Sole24Ore (p.2), in manovra aiuti per chi ha due figli, ma il primo costa il triplo, i dati Istat parlano della spesa media mensile di una coppia che cresce del 15% con un bambino, fino a 3.249 euro, con il secondo un incremento contenuto del 5,3%. I numeri dell'Istat anche su Il Tempo a pagina 3 ma sull'occupazione: la percentuale di chi ha un impiego mai così alta. A settembre è al 61,7%.

POLITICA
La riforma costituzionale e il tentativo di compattare le opposizioni i temi in primo piano. Meloni accelera: doppio sì al premierato entro le elezioni di giugno, scrive il Messaggero pagina 9. Il premierato però piace meno agli italiani: dai dati del sondaggio Demos, citati da Diamanti su Repubblica pagina 14, in due mesi la percentuale dei favorevoli è scesa dal 57 al 53%. Il tema, evidenzia il sondaggio, spacca gli elettori del Movimento 5 Stelle: la metà non segue le indicazioni di Conte e promuove la proposta, in particolare sono favorevoli lavoratori autonomi e operai, più scarso il consenso tra gli studenti. Il sondaggista Antonio Noto, intervistato dal Fatto Quotidiano pagina 2, avverte il governo: "Il risultato di un eventuale referendum non è scontato: se a primo impatto i cittadini possono essere d'accordo sull'elezione diretta del premier, la modifica della Carta incontra sempre parecchie resistenze". Di diverso avviso Marcello Pera. L'ex presidente del Senato al QN pagina 9 dice: "Sono sicuro che la riforma si farà e il governo vincerà il referendum. Ma ho dubbi sulla norma anti-ribaltoni e dico no alla legge elettorale inserita in Costituzione". Il Fatto Quotidiano, in prima e pagina 2, attacca intanto Meloni: abuso di decreti e voti di fiducia, con lei il premierato esiste già. Il contrasto alla riforma costituzionale è uno dei temi su cui cercano la convergenza le opposizioni. Il successo della manifestazione di piazza del Popolo ricompatta il Pd, segnala il Corriere della sera pagina 16. Unire le opposizioni e parlare ai delusi, questa la road map dem per l'alternativa secondo Repubblica pagina 10. Ma sull'ipotesi Campo largo, Conte resta cauto: "Mai stampella del Pd". La Stampa pagina 12 segnala i paletti di Conte all'alleanza con i dem, anche se dai 5 Stelle arrivano aperture. Roberto Fico alla Stampa pagina 13 dice: "Non c'è accordo su tutto, ma un fronte può nascere". L'ex ministro Patuanelli a Repubblica pagina 11 spiega: "In Parlamento c'è l'intesa su tanti argomenti". La dem Chiara Braga al Corriere della sera pagina 16 dice: "Bisogna unirsi per l'alternativa, è sciocco rubarsi consensi tra alleati". E Delrio a Repubblica pagina 11 aggiunge: "Per dare risposte ai cittadini bisogna cooperare, non competere". Si chiama invece fuori dal Campo largo Calenda, che dice: "Distanti su giustizia, transizione green, superbonus, politica estera, reddito di cittadinanza, migranti e politica industriale".
Su tutti i quotidiani il ritorno-show di Grillo in tv. Ospite da Fazio, dice: "Ho rovinato l'Italia. Tutti quelli che ho mandato a quel paese sono al governo". Poi il fondatore del Movimento 5 Stelle attacca la Bongiorno, avvocato che difende la ragazza che accusa il figlio Ciro di stupro. Per Panarari sulla Stampa, in prima e p.15, le critiche di Grillo nei confronti della Bongiorno sono riferimenti personalistici inopportuni, al limite della vergogna.

ESTERI
Medio Oriente, Usa e Israele cercano l'accordo ma Hamas frena sugli ostaggi in primo piano sul Corriere della sera (pagina 5), che sottolinea (a pagina 6) il ruolo del Qatar e la danza delle spie nella trattativa, col capo del Mossad che vola fra Doha e il Cairo. Mentre la Stampa (pagina 6) parla di ostaggi in bilico e del rischio di uno stallo dovuto al fattore civili. Guerra ad Hamas, no ad Abu Mazen: la doppia sfida di Netanyahu su Repubblica (pagina 4), che riporta una dichiarazione del ministro della Difesa Gallant esplicativa della strategia di Netanyahu, del gabinetto di guerra e dell'intero Stato ebraico: la sfida odierna, dice, è così grave che "Israele ascolta gli amici, ma decide da sola". Di Netanyahu contro Washington riferisce il Fatto quotidiano (pagina 4): "A Gaza l'Anp non tornerà più", dice.  Sul fronte militare i miliziani hanno perso larghi settori di Gaza ma resistono nei tunnel, riporta Repubblica (pagina 4), mentre Quirico sulla Stampa (pagina 11) sottolinea la guerra sopra e sottoterra evidenziando che così l'esercito hi-tech si perde nei tunnel di Hamas. Intanto Hezbollah colpisce da nord e si apre il fronte del Libano riferisce il Messaggero (pagina 3). Sempre sul Messaggero (pagina 3) intervista al portavoce Unifil Andrea Tenenti che dice: "Per l'escalation qui basta un errore Attaccare l'Onu è crimine di guerra". Due reportage in evidenza: quello di Repubblica (pagina 2 e 3) dentro Gaza city e quello sulla Stampa (pagina 7) da Jenin, la roccaforte nel Nord della Cisgiordania sull'orlo dell'esplosione. Sul Giornale (pagina 6) ospedali nel dramma: non solo al-Shifa, anche l'al-Quds isolato e senza rifornimenti. Gerusalemme apre: "Favorevoli al trasferimento dei pazienti" ma Israele accusa Hamas: "Carburante rifiutato". Sempre sul Giornale (pagina 7) la sfida di Netanyahu che alla Cnn dice: "Dopo l'11 settembre chi criticava Bush?". Sulla Stampa (pagina 10) Annunziata sottolinea la solitudine palestinese, evidenziando che al summit di Riad l'Iran ha chiesto l'embargo del petrolio contro Israele ma l'Arabia Saudita ha detto no. Sul Corriere della sera (pagina 11) Cremonesi che ripercorre il decennio che si aprì con le violenze dell'Olp di Arafat e si chiuse con gli Accordi di Camp David del 1978. Sempre sul Corriere della sera (pagina 9) l'appello anti Israele che divide l'università. Intanto, riferisce ancora il Corriere della sera (pagina 8) il figlio di Netanyahu da Miami dirige nell'ombra le strategie digitali. Su tutti Melvin Schlein, papà della segretaria Pd in un'intervista rilasciata ieri al Corriere del Ticino dice: "Non sono convinto della reciprocità, gli arabi non riconoscono Israele". Nel frattempo, a Parigi 100 mila in piazza contro l'antisemitismo con Marine Le Pen contestata (Repubblica pagina 6 e altri).
Sul fronte dell'altra guerra il Corriere della sera (pagina 12) parla del lungo inverno di Zelensky caratterizzato da gelo, tensioni e armi in ritardo. Intanto in Portogallo un errore della procura porta alle dimissioni del primo ministro Costa, confuso con un ministro nelle intercettazioni per presunta corruzione (su tutti). Mentre in Argentina è rivolta del calcio contro il populista Milei (Corriere della sera pagina 15). Infine, riferisce la Stampa (pagina 22), in Islanda un'intera città rischia di essere sommersa dalla lava: evacuata la popolazione e chiusa anche la vicina "Laguna Blu".


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