Commentario del 03.11.2023

PRIME PAGINE
Israele accerchia Hamas: la battaglia di Gaza City (Stampa). Gaza City, l'assedio (Repubblica, Corriere della sera e altri). Pressing Usa per la tregua (Messaggero). Biden assedia Netanyhau (Fatto Quotidiano). Asse Meloni-Sunak contro il terrorismo: "Allarme lupi solitari, controlli sui migranti" (Messaggero). Ucraina, aiuti, alleati, strategia: Zelensky si sente solo (Corriere della sera).
Italia-Politica. Premierato all'italiana con l'anti-ribaltone. Ecco la riforma che cambia la Carta (Stampa). Trattativa sui mandati del premier (Repubblica). Repubblica: la telefonata "russa" a Meloni svela le falle della regia Scurti (Repubblica). "Trappola russa per Giorgia" scrive Libero. Meloni nei guai, secondo il Fatto Quotidiano: tacque 45 giorni sullo scherzo.
Italia-Economia. Medici, scatta la corsa alla pensione. E il governo studia una norma anti-tagli (Messaggero). La manovra: medici e statali, governo pronto alla retromarcia sul taglia-pensioni (Stampa).
Allarme meteo in Toscana: esondazioni, tre morti (Repubblica e altri).

ECONOMIA
Manovra in primo piano su tutti i quotidiani. Medici e statali, il governo pronto alla retromarcia sul taglia-pensioni in evidenza sulla Stampa (in prima e pagina 7). Dopo la minaccia di uno sciopero generale della sanità l'apertura arriva dal sottosegretario al Lavoro Durigon: "Può esserci più gradualità", dice. Sull'uscita anticipata pesano le penalizzazioni della legge di Bilancio. Cgil e Uil pronte a scioperare. Per Eugenia Tognotti (Stampa in prima e pagina 29) i risparmi sulla sanità li pagano i poveri. Sul Messaggero (in prima e pagina 9) in 6 mila pronti al ritiro nel 2023 per evitare la riduzione dell'assegno e si teme lo svuotamento dei reparti. Sulla stessa pagina il quotidiano romano evidenzia che l'uscita dei baby boomer "costa" alle aziende 100 mila lavoratori l'anno. Intervistato dalla Stampa (pagina 7) l'ex sottosegretario Brambilla dice: "Hanno peggiorato la Fornero, ora rischiamo un altro maxi-buco". Più tasse sulle vendite di oro e gioielli, sottolinea il Corriere della sera (pagina 16), mentre in tema pensioni il Sole 24 Ore (in prima e pagina 31) riferisce che nel 2024 saranno rivalutate del 5,6%, ma non per tutti.
Sul fronte fisco, arriva il concordato preventivo per gli autonomi e le piccole imprese (Sole 24 Ore in prima e pagine 2 e 3): oggi il decreto sull'accertamento. Per le partite Iva che aderiranno all'intesa sui redditi niente presunzioni semplici e determinazione sintetica dei guadagni: obiettivo 760,5 milioni. Di regalo agli evasori parla invece Repubblica (in prima e pagina 19) sottolineando che è una misura dal confine molto labile. "Finalmente un primo passo in direzione dei contribuenti", dice invece Sangalli (Confcommercio) intervistato da QN (pagina 7). Soddisfatto anche Prandini (Coldiretti): "Sulla manovra è stato fatto il massimo. Bene taglio del cuneo e aiuti alla sanità" (Giornale pagina 2). Nell'intervista al Fatto quotidiano (pagina 9) Bersani invece sottolinea le "liberalizzazioni alla rovescia: così vincono le lobby". Sulla Stampa (pagina 11) il ministro Urso invece avverte: "L'inflazione può tornare a galoppare", sottolineando che ci sono "pochi margini in manovra" mentre sulla frenata del Pil "colpa del rallentamento dei nostri partner, ora una politica industriale europea", dice.
Il Piano Mattei su gas e migranti, in evidenza sul Giornale (pagina 3): oggi in Consiglio dei ministri il progetto di collaborazione tra Italia e Africa con l'obiettivo di sganciarsi dalla Russia. Partecipano all'iniziativa anche la Farnesina, le Regioni, Cassa depositi e prestiti e Sace. Sempre in tema gas ancora il Giornale (pagina 3) riferisce che è in arrivo una stangata dell'8%.
Infine sulla Stampa (in prima e pagina 8) Tv pubblica in rosso, arriva il "Salva-Rai": dopo l'annuncio del taglio del canone viale Mazzini in pressing sul governo pronto ad inserire nella manovra la garanzia di 3 anni di fondi per la tv pubblica.

POLITICA
Riforma costituzionale, regge l'intesa tra alleati. Oggi il consiglio dei ministri per il via libera al premierato e alla norma anti-ribaltone, che prevede massimo due premier per legislatura, riportano Stampa pagina 2 e tutti. L'obiettivo è il primo sì entro le Europee, segnala il Corriere della Sera p.15. Restano, secondo Repubblica pagina 14, dubbi sul tetto ai mandati del premier. Per quanto riguarda la legge elettorale, si va verso l'assegnazione del 55% dei seggi a chi vince (Messaggero pagina p.11). Ma l'ex presidente della Consulta, Giovanni Maria Flick, alla Stampa (p.4) dice: "Riforma illogica che apre una frattura tra il capo del governo e il Quirinale. Sarebbe il secondo premier, non eletto dal popolo, a poter sciogliere le Camere: è insensato". La Stampa pagina 3 parla di "presidenzialismo all'italiana", evidenziando come venga compromessa la centralità del Parlamento. Mentre Mastella al QN pagina 9 dice: "Erano malcostume i governi tecnici nati grazie ai ribaltoni? Dini, Ciampi, Monti e Draghi, io vidi piuttosto la scelta di salvare il Paese in un momento difficile".
Ancora in primo piano i risvolti dello scherzo telefonico russo alla Meloni. Il caso finisce in Parlamento e il ministro degli Esteri Tajani attacca: "Troppa superficialità". Ma poi assicura: "Non accadrà più", come riporta il Giornale pagina 6. Parte l'indagine interna, segnala il QN pagina 11. Repubblica pagina 11 mette nel mirino le falle nel sistema di controllo che hanno permesso al duo russo di portare a termine lo scherzo: sulla graticola finsice Patrizia Scurti, capo della segreteria particolare della Meloni, per aver scavalcato i diplomatici e tenuto all'oscuro i servizi segreti. Repubblica pagina 10 segnala, intanto, l'imbarazzo della Meloni a Londra: evita le domande. Mistero sui 44 giorni passati tra la telefonata e la sua pubblicazione. Mentre il Fatto Quotidiano pagina 4 evidenzia il mistero sui 44 giorni in cui la premier avrebbe taciuto l'accaduto anche al Copasir. Per Libero, in prima e p.2, le iene di Putin gettano la maschera su chi ci fosse dietro, visto che ora il Cremlino usa la finta telefonata per attaccare Meloni "per i suoi legami con la destra estrema" a Kiev. Giovanni Donzelli al Corriere della Sera pagina 13 dice: "Per gli impostori poteva essere un bel colpo, ma è stato a salve visto che Meloni ha detto le stesse cose che dice in pubblico. Si tratta di un colpo andato a vuoto, come dimostra il fatto che non sia stato trasmesso subito".

ESTERI
Sul Corriere della Sera, a firma Paolo Valentino, la sindrome del 1914. L'ex ministro degli Esteri tedesco parla di tensioni globali paragonabili al preludio della Grande Guerra, osservando come conflitti di Ucraina e a Gaza minaccino l'ordine mondiale. Mentre il Medio Oriente e l'Ucraina soffrono, potenze come Cina e Russia sfidano la pax americana, creando un nuovo fronte con il Sud Globale e rendendo necessari sforzi diplomatici massicci per evitare ulteriori escalation. Sempre sul Corriere della Sera (pagina 3) il conflitto a Gaza si intensifica: le forze israeliane e i militanti di Hamas si affrontano in battaglie ravvicinate, con attacchi sorpresa tramite tunnel e uso di missili anticarro. Israele contrattacca con precisione, mirando a neutralizzare le minacce di Hamas. Intanto, Hezbollah, ora padrone del Libano in crisi, pesa rischi e guadagni in uno scenario di tensione. Mentre Beirut sprofonda, gli occhi sono puntati su Nasrallah: le sue prossime parole potrebbero infiammare o placare un Oriente Medio sul filo del rasoio (Corriere della Sera pagina 6). Su Repubblica (pagina 4) sospesi tra speranza e disperazione, i cuori delle famiglie di Gaza si frammentano al confine: chi parte con il cuore straziato dall'addio, chi resta afferrando la promessa della sopravvivenza. Ancora Repubblica (pagina 6) le Nazioni Unite e la Corte Penale Internazionale hanno indicato che Hamas e Israele potrebbero aver commesso crimini di guerra durante il conflitto del 7 ottobre. L'attacco di Hamas e le risposte israeliane sono sotto indagine, con il procuratore dell'Aia, Karim Khan, che ha fatto confronti con l'Olocausto riguardo agli atti di Hamas. Mentre alcune accuse di genocidio emergono da Gaza, la CPI enfatizza la sacralità del diritto umanitario e l'obbligo di proteggere i civili. Intanto, come riporta Repubblica (pagina 8), in Italia si registra un'allarmante recrudescenza dell'antisemitismo, con episodi di odio quali graffiti minacciosi e stelle di David vandalizzate a Milano e a Roma. Sfregi e manifesti distrutti a Bologna esprimono chiaramente l'esistenza di un'ideologia antisemita radicata. Su Repubblica (pagina 8) intervista alla scrittrice Lia Levi che esprime preoccupazione per la possibile ripetizione di una Shoah.
Intanto sull'altro fronte caldissimo Zelensky si trova in un crescente isolamento e delusione, sentendosi tradito dagli alleati occidentali e affrontando una stagnazione sul campo di battaglia; l'ottimismo e il coraggio una volta distintivi sembrano svanire di fronte alla nuova realtà (Corriere della Sera pagina 19). Su la Stampa (pagina 19) il comandante delle forze armate ucraine, Zaluzhny, ha ammesso pubblicamente per la prima volta la situazione di stallo nel conflitto con la Russia, riconoscendo la necessità per l'Ucraina di ripensare la sua strategia militare, mentre crescono le pressioni politiche interne con critiche alla gestione di Zelensky e proposte di un cambio tattico verso la difesa. In chiusura, sul Corriere della Sera (pagina 21), Governi e Big Tech al vertice britannico concordano: i nuovi modelli di AI dovranno passare controlli esterni di sicurezza. La Gran Bretagna punta a diventare hub globale per la regolamentazione dell'AI, mentre Stati Uniti e UE delineano i propri confini regolativi.

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