Commentario del 28.12.2023

PRIME PAGINE
Economia. Apertura di Repubblica sul Superbonus e la rabbia di FI: "Ci trattano come cavie".  Sul Corriere della Sera e la Stampa Giorgetti accusa: "E' scontro. Mai detto che avremmo ratificato il Mes". Ancora Giorgetti sul Sole 24 Ore: "Nessuna manovra correttiva". Superbonus, Dl salva spese selettivo. Anche sul Messaggero Superbonus in primo piano: coperti i lavori del 2023. Secondo il Tempo "Paghiamo anni di follie".  Finisce l'era del fisco spietato (Giornale).
Esteri. L'addio a Jaques Delors, l'uomo e il visionario che seppe riconciliare l'Europa Unita (Repubblica e Corriere della Sera). Israele. "Dentro il supertunnel di Gaza: "Qui sotto le forze del male" (Corriere della Sera). L'Egitto mediatore per la tregua. La tela di Al Sisi su Gaza (Repubblica). Attacchi Houthi, Suez verso la paralisi. Italia a rischio: stangata sulle forniture (Messaggero). In Ucraina Kiev è senza soldati. Caccia ai coscritti all'estero (Repubblica). Il New York Times fa causa a Open Ai: "ChatGpt è intelligente copiando noi" (Il Messaggero e Corriere della Sera).

ECONOMIA
In primo piano su tutti i quotidiani l'intervento in commissione Bilancio del ministro Giorgetti che, riferisce la Stampa (pagina 2), si presenta nella sala del Mappamondo per una sorta di autodifesa del suo operato a partire dalla manovra: "non ne servirà una correttiva", dice. Mentre per quanto riguarda il Superbonus "si tratta, dice il ministro, di una misura fatta in un momento eccezionale che purtroppo ha degli effetti radioattivi come una centrale nucleare. Dobbiamo uscire dall'allucinazione che abbiamo vissuto in questi anni, in cui tutto è sembrato dovuto". Giorgetti, riferisce ancora il quotidiano torinese, torna così a chiudere le porte a una proroga, nonostante le richieste sempre più pressanti di Forza Italia. E lo fa drammatizzando il quadro finanziario: "Negli ultimi mesi i numeri vanno addirittura peggio in termini di uscite per la finanza pubblica rispetto alle previsioni dalla Nadef". dice. La rabbia, evidenzia Repubblica (pagina 3), rimbalza sulle chat dei parlamentari a metà pomeriggio con Forza Italia che ribolle: "Non possiamo essere trattati come cavie, sul Superbonus qualcosa ci deve dare, almeno il Sal straordinario", recita il messaggio più velenoso. Tajani però, riferisce il Corriere della sera (pagina 8), resta ottimista. "Stiamo lavorando per una soluzione positiva del Superbonus che tuteli le imprese ed eviti ai cittadini il rischio di dover restituire allo Stato soldi per lavori non conclusi", assicura. La soluzione che si va delineando e di cui si parlerà oggi in Consiglio dei ministri sarebbe, riferisce ancora il Corriere della sera (pagina 9), un decreto ad hoc fuori dal Milleproroghe, ma che procederebbe parallelamente. Un mix, sottolinea Repubblica (pagina 2), tra un Sal straordinario che riconosca i lavori fatti quest'anno anche se non finiti, e una piccola proroga, al massimo di un trimestre, per terminarli nel 2024 sempre mantenendo il 110%. Altro tema caldo affrontato da Giorgetti il Patto di Stabilità: "un compromesso", lo ha definito il ministro sottolineando che le politiche del governo "sono coerenti con quello che è previsto dal nuovo Patto" (Corriere della sera, pagina 8). Ma è sul fronte del Mes che il titolare dell'Economia è stato maggiormente incalzato dalle opposizioni. "Io, si è difeso Giorgetti, non ho mai detto in nessuna sede che l'Italia avrebbe ratificato il Mes". Poi ha minimizzato: "Il Mes non è né la causa né la soluzione dei nostri problemi. Il nostro problema si chiama debito", ha detto (Corriere della sera, pagina 8 e tutti).
In evidenza su La Stampa (pagina 4) il nuovo fisco, col governo che sogna la flat tax e taglia a 3 gli scaglioni Irpef. La metà delle risorse della riforma andrà ai dipendenti, per gli impiegati un beneficio medio annuo di 193 euro. Un fisco amico, lo definisce il Giornale (in prima e pagina 3), sottolineando lo stop all'invio di cartelle durante le vacanze e l'arrivo garante. Mentre per il Sole 24 Ore (pagina 2) si tratta di un primo passo che nelle intenzioni del governo dovrebbe portare a un vantaggio soprattutto per i redditi medio bassi. Infine il Pnrr in evidenza sul Messaggero (pagina 2), con Bruxelles verso il via libera alla nuova tranche da 10,5 miliardi. Il governo: raggiunti tutti i 52 obiettivi.

POLITICA
In evidenza su tutti i quotidiani lo scontro tra Lega e Fratelli d'Italia sulle regionali con Salvini che da Cagliari, riferisce il Messaggero (pagina 4), blinda Solinas e riafferma che un governatore o un sindaco uscente possano essere ricandidati: posizione avversata da Fratelli d'Italia, che vorrebbe consolidare la sua presenza nelle regioni dove, nel 2019, la lista egemone era la Lega, alla luce dei nuovi equilibri all'interno della maggioranza. Correlata alle elezioni regionali anche la corsa alle Europee 2024: strategie differenti ma stesso obiettivo, trattandosi di un voto proporzionale puro. Se la premier si presentasse, Urso, Fitto e Santanché rinuncerebbero. Zaia al bivio: se si confermasse il 'no' della coalizione al terzo mandato, il seggio all'Europarlamento potrebbe essere un'opzione favorevole anche per la Lega (La Stampa, pagina 6 e tutti). Mentre a centrosinistra il Pd si divide sulla candidatura di Schlein: la minoranza frena nel timore che così legittimerebbe la riforma del premierato (La Stampa pagina 7 e tutti). Su Repubblica (in prima, pagina 6 e  tutti) i guadagni dichiarati dai politici: se Conte risulta essere il più "povero" con un reddito di 24mila euro circa, Renzi è invece il più ricco con una dichiarazione di oltre 3 milioni, in crescita contro gli ottocentomila euro di cinque anni fa. In evidenza su Il Mattino (pagina 4) e tutti, la conferenza stampa di presentazione dell'asse popolare Forza Italia-Noi moderati nel Lazio. Tajani rilancia sul posizionamento di Forza Italia quale ruolo di garanzia di stabilizzazione del sistema italiano nella collocazione al centro, agganciata al Ppe. "Siamo stati eletti per governare", ha dichiarato il vicepremier, aggiungendo che "il partito gode di ottima salute con i sondaggi in netta crescita". La novità di ieri è il connubio con Lupi, definito un asse di importanza fondamentale.
Sul Messaggero (pagina 6) attenzione alla strategia diplomatica della premier: la Farnesina si prepara a una serie di nomine con l'obiettivo di sostituire la Via della seta cinese con la Via del cotone indiana, e mantenere un canale di comunicazione con il leader russo Putin, con il tunisino Saied e il principe bin Salman.  In Russia arriva Piccioni, Prunas, già ambasciatore in Qatar, a Tunisi. Per l'India Bartoli, a Beirut va Marcelli mentre a Ryadh atterrerà Baldocci, già ambasciatore in Kuwait.  Su Repubblica (pagina 7) l'intervista a Marina Castellaneta a proposito dell'emendamento Costa che, secondo la giurista, viola il diritto di cronaca e va contro le norme Ue: al riguardo su La Stampa (pagina 2 e tutti) la presa di posizione della Federazione Nazionale Stampa Italiana per la conferenza stampa della premier prevista a fine anno e che slitterà probabilmente al 9 gennaio: la Federazione ha annunciato che non parteciperà in segno di protesta contro la legge bavaglio votata prima di Natale, che vieta la pubblicazione sui giornali delle ordinanze di custodia cautelare. Sul Fatto quotidiano (in prima e pagina 5) la contrapposizione tra il ministro Nordio e il procuratore di Potenza Curcio che ha annunciato obiezione di coscienza nel caso in cui l'emendamento dovesse diventare legge.

ESTERI
Addio a Jacques Delors, il grande mediatore che riconciliò l'Europa (Repubblica pagina 8, Corriere della Sera pagina 4). Il francese innovatore costruì un continente più solidale. A lui si devono l'euro e i meccanismi per riequilibrare la distanza tra Paesi "forti" e "deboli". Scomparso anche l'europeista tedesco Wolfgang Schäuble (Stampa pagina 15 e tutti) il super-falco dell'austerità che pilotò la fine del marco.
Accusa di Erdogan che paragona Netanyahu a Hitler. La replica: "E' un genocida, non dia lezioni" (Corriere della Sera pagina 3, Repubblica pagina 10 e tutti). Intanto Al Sisi (Repubblica pagina 10, Corriere della Sera pagina 3 e tutti i quotidiani) media la tregua per tornare protagonista. Secondo Teheran: "L'attacco del 7 ottobre fatto per vendicare la morte di Soleimani". Ma Hamas smentisce (Repubblica pagina 10). Si entra nelle viscere di Gaza (Corriere della Sera pagina 2). Il supertunnel di Hamas fa ancora paura. Si sospetta che sia stato usato per l'attacco del 7 ottobre. L'ingresso è a meno di 500 metri dal confine. Il Messaggero (Pagina 8) riporta lo stallo dei traffici a Suez: per l'Italia una stangata da 500 milioni al mese. Gli attacchi degli Houthi nel Mar Rosso rischiano di danneggiare la nostra economia. Compagnie costrette a usare rotte più lunghe: costi per carburante e assicurazioni su del 30%.
In Europa l'Ucraina è a corto di soldati, servono rinforzi. Sarà reclutato anche chi lavora all'estero (Repubblica pagina 13). I generali chiedono altri 500 mila uomini. E il governo abbassa l'età della leva da 27 a 25 anni. Ma l'Unione Europea non riesce a fornire tutte le munizioni promesse a Kiev (Corriere della Sera pagina 14).
Il New York Time chiede i danni a Open AI: "Articoli utilizzati illegalmente" (Corriere della Sera pagina 13, Repubblica pagina 20 e tutti i quotidiani). Causa per violazione del copyright: "Risarcimenti per miliardi". Citata anche Microsoft: "Allenate gli algoritmi con i nostri contenuti". Gli arabi del Michigan scaricano Biden: "Ci ha traditi, vincerà Trump con i nostri voti" (Stampa pagina 14). Nel 2020 trionfarono i dem nella comunità di Dearborn. Ma ora il vento è cambiato: "Il presidente è complice di genocidio, Gaza sarà per lui come l'Iran per Carter".


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