Commentario del 27.12.2023

PRIME PAGINE
La grande crisi di FI su Repubblica: le occasioni perdute del Pnrr. E mancano i soldi delle compensazioni. (La Stampa) Gli elettori di Meloni delusi dall'Italia. Lite a destra sul terzo mandato ai governatori, il no della premier. Superbonus, pressing di Tajani. Su Il Messaggero: Bonus, in arrivo la stretta. Trattativa aperta sul 110%. Detrazioni ridotte per i mobili e gli interventi sulle barriere architettoniche Superbonus, ipotesi Sal straordinario o sanatoria. Giorgetti oggi alla Camera. Il Sole 24 Ore titola: Partite Iva, flat tax con nuovi calcoli. (Fatto Quotidiano) La legge Bavaglio diventa un boomerang per Meloni. Conte e Schlein: Solidali con chi obietta e sciopera". Su Libero il miracolo Soumahoro: Bella vita senza soldi.
(Repubblica) Scholz in difficoltà teme le spie russe.  Possibile l'addio del cancelliere.
(Corriere della Sera e La Stampa): a Gaza, la guerra non si ferma e durerà a lungo. Ucraina all'attacco nel Mar Nero. Colpita una nave da sbarco di Mosca. (Repubblica) Iran: "Israele pagherà per la morte di un leader dei Pasdaran". (Unità) Strage a Gaza. Terrore vs. Terrore: Israele fuori controllo.
Navalny nell'ex gulag oltre il Polo: "Sono Babbo Natale in regime speciale. Sto bene" (Repubblica, Stampa e Corriere della Sera e altri).

ECONOMIA
In primo piano la manovra già licenziata dal Senato che, riferisce il Corriere della sera (pagina 9), dovrà essere approvata dalla Camera dove l'esame riprende oggi in commissione nell'identico testo entro il 31 dicembre, altrimenti scatterebbe l'esercizio provvisorio. Tra governo, maggioranza e opposizioni c'è un sostanziale accordo per chiudere venerdì 29. Il rush finale prevede che i gruppi di opposizione riducano il numero degli emendamenti concentrandoli sui temi a loro cari, dal salario minimo al potenziamento dei fondi per la sanità, pur sapendo che verranno bocciati. Opposizioni che però vanno alla carica sul Mes, sottolinea il Messaggero (pagina 2), e chiedono al ministro Giorgetti chiarimenti sul no alla ratifica da parte dell'Italia e sulla sua frase "avrei votato sì", ma la maggioranza fa quadrato: "è stato corretto", dice. Intervistato da Repubblica (pagina 4) l'economista Padoan dice: "Il no al Mes una scelta senza logica ma il Patto di Stabilità aiuterà la crescita". Su QN (pagina 3) l'intervista al presidente dei deputati di Fratelli d'Italia Foti che blinda Giorgetti e attacca l'opposizione: "l'Europa più seria della sinistra". Mentre Repubblica (pagina 2) sottolinea che in Forza Italia cresce il malcontento per la decisione di Tajani di astenersi sul Mes allineandosi ai partiti sovranisti: "rischiamo di sparire"; dicono.
Intanto oggi, riferisce il Corriere della sera (pagina 9), il ministro Giorgetti scioglierà le riserve sul decreto per salvare i lavori del Superbonus nei condomini chiesto dalla maggioranza. Il pressing è alto, anche da parte delle imprese e dei cittadini, che domani manifesteranno di nuovo a Roma. Il problema è enorme, perché ci sono almeno diecimila cantieri aperti dove si rischiano contenziosi legali ma il margine, fanno capire dal Tesoro, è ridottissimo. Nell'attesa, evidenzia il Messaggero (pagina 2), si profila una nuova stretta su bonus mobili e barriere architettoniche. E a proposito di bonus sempre sul Messaggero (pagina 3) l'intervista al ministro Urso che sugli incentivi auto annuncia un piano del governo di "un miliardo per i nuclei a basso reddito".
In evidenza su Repubblica (pagina 6) le occasioni perdute del Pnrr: dalla nuova ferrovia Roma-Pescara al Terzo Valico tra Liguria e Pianura Padana, tutti i progetti strategici che il governo non riuscirà a concludere malgrado gli aiuti europei. Mentre a pagina 7 il quotidiano sottolinea che a luglio il ministro Fitto aveva parlato di nuove coperture ma dal fondo "gemello" non possono arrivare risorse. Su La Stampa (pagina 8) il reddito a ostacoli: al via il nuovo assegno del governo ma è scontro sui numeri degli esclusi. Per Bankitalia sono almeno 900 mila ma la ministra Calderone contesta: "Guardare alla misura nel complesso".
Cambia la flat tax per le partite Iva, in evidenza sul Sole 24 Ore (in prima e pagina 3) col governo che corre ai ripari per evitare contestazioni rispetto alla direttiva sugli esoneri Iva. In base al Dl la valutazione del superamento della soglia per la flat tax verrà fatta in base al volume d'affari e non a quanto incassato. Un cambio che dovrebbe essere accompagnato da regole transitorie.
Infine su La Stampa (pagina 9) il sondaggio di Ghisleri evidenzia che gli elettori di Meloni sono delusi dall'Italia: da marzo gli ottimisti non hanno mai superato il 32%, a pesare è la percezione di come va l'economia. Solo il 7,2% si dichiara del tutto insoddisfatto: un dato che si concentra soprattutto sulle fasce più povere.

POLITICA
Ritocchi sul premierato: a Palazzo Madama, fra i banchi della Commissione Affari costituzionali guidata da Balboni, il centrodestra si prepara a rivedere il testo licenziato dalla ministra Elisabetta Casellati. Due le questioni importanti sul tavolo: in primis, eliminare la previsione di un premio di maggioranza definito in Costituzione, ovvero il 55 per cento dei seggi per chi ottiene il maggior numero di voti, e lasciare alla legge elettorale la definizione del premio. Il secondo: introdurre un tetto ai mandati consecutivi del premier eletto dal popolo, che Balboni proporrebbe di limitare a due (Il Messaggero pagina 4 e tutti). Proprio a proposito di premierato, Sabino Cassese, intervistato da La Stampa a pagina 13, afferma che, al riguardo, il punto critico sarebbe l'investitura diretta, in quanto il Presidente del Consiglio avrebbe un'investitura più forte del presidente della Repubblica, eletto dal Parlamento, sottolineando però che si tratta di un problema risolvibile.
Su La Stampa a pagina 10 e tutti, attenzione rivolta allo scontro sulle ricandidature nelle Regioni. Le liti tra Fratelli d'Italia e Lega in Sardegna bloccano il decreto sul rinnovo dei sindaci: l'emendamento che il ministro Piantedosi è pronto ma si sceglie di aspettare. Nel testo, che il Consiglio dei Ministri avrebbe dovuto approvare oggi, la norma che consentirebbe ai sindaci dei Comuni fino a cinquemila abitanti di candidarsi per un quarto mandato, mentre per i primi cittadini con una popolazione di quindicimila abitanti il limite passerebbe da due a tre, tutto uguale per i rimanenti. Tuttavia, le richieste della Lega hanno trovato un muro in Fratelli d'Italia che ambisce a conquistare qualche Regione in più, come il Veneto, dove Zaia intende riproporsi per la terza volta, opzione che vede il partito di Fratelli d'Italia fortemente contrario. Le forti liti in Sardegna hanno indotto il leader del Carroccio a recarvisi: oggi sarà a Cagliari.
In evidenza sul Corriere a pagina 13 e su tutti, le polemiche innescate dalle immagini dei quattro presepi pubblicate su X da +Europa. Un'operazione che ha fatto infuriare Fratelli d'Italia e indotto Anita Likmeta a disiscriversi definendo il gesto "ipocrita", mentre Fidanza li ha definiti "patetici". Antoniozzi, vice Capogruppo alla Camera, ha dichiarato che 'il relativismo etico di una minoranza di dogmatici che prendono in giro le tradizioni e l'identità religiosa è certamente censurato dalla maggioranza degli italiani'. Taibi, tesoriera di +europa, su La Stampa a pagina 18, difende invece la cartolina natalizia sui social in cui i presepi erano raffigurati con due Madonne, con un Gesù di colore, con due Giuseppe e infine con Maria mamma single e due bimbi, definendoli una provocazione giusta e necessaria "da contrapporre alla decisione del governo di rendere il presepe un simbolo obbligatorio".
In chiusura, su Quotidiano Nazionale a pagina 5, il Pd non vola nei sondaggi, mentre il gradimento del governo è ancora alto. A sinistra i Cinquestelle rubano spazio e visibilità a Schlein, come dimostra la battaglia a due sul Mes che ha tagliato fuori il partito.

ESTERI
Israele non ferma i raid e uccide un capo Pasdaran: "La Guerra andrà avanti per mesi". Teheran: "Ci vendicheremo" (Corriere della Sera pagine 2-3, Repubblica pagine 12-13, La Stampa pagine 2-4 e tutti i quotidiani). Razi Mousavi eliminato in Siria. Da Hamas arriva no al piano di pace egiziano. Netanyahu avverte: "Sarà una guerra lunga". Nel frattempo aumentano gli scontri al confine Nord con Hezbollah e l'Iran studia la reazione. colpire lo Stato ebraico o attaccare le basi Usa. Gli Houti attaccano un cargo della Msc "Equipaggio messo al sicuro". Biden autorizza la rappresaglia aerea contro i gruppi sciiti in Iraq che avevano attaccato le basi americane nel Paese. Su la Stampa (pagina 4). L'America va in pressing sull'alleato: "Raid più mirati per proteggere i civili". Il Messaggero (pagine 9) rileva che le attività sono bloccate e mancano i turisti: la guerra gela l'economia di Israele.
Navalny si trova nell'ex gulag al Circolo polare artico: "Sono un Babbo Natale a regime speciale. Sto bene" (Repubblica pagina 16, La Stampa pagina 15 e tutti i quotidiani). Il dissidente era sparito da 20 giorni, facendo temere il peggio. Invece è stato portato in Siberia al "Lupo Polare", a Kharp a 2.000 km da Mosca, la colonia penale "più isolata del mondo".
Kiev affonda una nave nel Mar Nero (Corriere della Sera pagina 6. La Stampa pagina 14 e tutti i quotidiani). La Novocherkassk era "carica di droni iraniani". La flotta russa sta perdendo i pezzi. Rappresaglia russa sulla stazione di Kherson e in Ucraina Putin, mentre cera una tregua "elettorale", si regala per fine anno la conquista della città di Marinka (Repubblica pagina 16, Messaggero pagina 11). È la terza località del Donetsk presa dai russi nel 2023. L'esercito di Kiev: "Ci aspettiamo un potente attacco a Capodanno".
In Germania Scholz è in crisi e ora teme le spie russe. (Repubblica pagina 17, Corrieer della Seta pagina 6). A Berlino è possibile l'addio del cancelliere. La Coalizione appare in difficoltà, l'Afd sale alle stelle: si è temuto il colpo di grazia dallo scandalo Wirecard e dall'agente dell'Fsb Marsalek. Si pensa a Pistorius come cancelliere.
Sul Corriere della Sera (pagina 6) e Stampa (pagina 14) dalla Turchia arriva il primo sì alla Svezia nella Nato. Il via libera definitivo ora spetta all'Aula. Erdogan si era finora opposto per la troppa "indulgenza" verso i curdi.

 

 

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