Commentario del 17.12.2023

PRIME PAGINE
"Stop agli scafisti" Il patto del governo con Londra e Tirana (Corriere della sera); Meloni con Rama e Sunak patto a tre contro gli sbarchi (Stampa); Patto a tre contro i clandestini (Messaggero); Migranti, il Patto per favorire i rimpatri (QN); Patto anti-clandestini (Tempo); Schlein sfida Meloni (Repubblica); Prodi lancia Schlein "È la federatrice del centrosinistra"; Da Meloni a Schlein prove di bipolarismo sulla via dell'Europa (Avvenire).
Musk, patria e famiglia "Figli sì, migranti no" (Stampa); Musk fa impazzire la sinistra (Libero); Sgarbi diffida Report: zitti sul quadro rubato (Fatto quotidiano).
Urso e gli incentivi sull'automotive "Stop a chi produce fuori dall'Italia" (Messaggero); I costi (imprevisti) delle norme sul credito (Messaggero); Taxi, tante parole ma pochi fatti (Sole 24 Ore); Ue: 1,5 mld in armi levandoli al "green" (Fatto quotidiano).
Medio Oriente Gli ostaggi avevano la bandiera bianca "Uccisi per errore" (Repubblica) Ostaggi uccisi da Israele, è scontro "Avevano la bandiera bianca" (Corriere della sera); Le macerie di Zanuta cancellata dai coloni (Stampa); Il Mossad scoprì i soldi di Hamas: Bibi se ne fregò (Fatto quotidiano); Reclutamento forzoso ora gli ucraini costretti a combattere (Repubblica); Prigionieri della guerra (Avvenire).
Fondi del Vaticano, Becciu condannato: cinque anni e mezzo (Messaggero e tutti); Addio a Toni Negri cattivo maestro degli Anni di piombo (Repubblica e tutti).


ECONOMIA
In evidenza sul Messaggero (in prima e pagina 6) la strategia del governo sulle auto lanciata dal ministro Urso dal palco di Atreju: basta a dare aiuti pubblici e incentivi a chi produce auto e dà lavoro all'estero per poi vendere nel nostro Paese anche con marchi made in Italy, quindi Fiat, ha detto a chiare lettere il ministro delle Imprese e del Made in Italy. Sempre sul Messaggero (in prima e pagina 29) l'analisi a firma Giuseppe Vegas sulla nuova normativa europea in materia di Esg per il settore bancario da cui deriverà una serie di obblighi per le banche si dovranno attenere che avranno effetti dirompenti non solo sulle banche stesse ma soprattutto sulle imprese che necessitano di credito.
Su Repubblica (pagina 6) uno studio degli economisti di Bankitalia rivela che il nuovo assegno di inclusione in vigore dal primo gennaio ridurrà la platea di beneficiari da 2,1 a 1,2 milioni: 900 mila famiglie in meno prenderanno, dunque, il sostituto del reddito di cittadinanza garantendo così al governo Meloni 1,7 miliardi di risparmio all'anno. Le domande per il nuovo assegno di inclusione partono domani sul sito Inps. Sempre domani la ministra del Lavoro Calderone riceverà Cgil, Cisl e Uil che le avevano chiesto un incontro urgente, paventando il rischio che la maggior parte delle famiglie oggi destinatarie del reddito di cittadinanza rimanesse senza l'assegno nel mese di gennaio perché obbligata a fare tutte le pratiche entro il 31 dicembre. Per scongiurare il rischio esodati l'Inps ha firmato ieri una circolare che contiene una deroga importante: pagamenti a tutte le domande accolte entro gennaio. Sulla stessa pagina l'intervista all'economista Michele Raitano, che accusa: "L'Italia torna ultima in Europa unico Paese senza un sostegno minimo".
Intanto l'Ue è all'ultimo negoziato e senza intesa a gennaio il nuovo Patto slitta al 2025, riferisce la Stampa (pagina 7) sottolineando che Roma e Parigi frenano: non sono soddisfatte dal rinvio dell'intesa sui fondi per Ucraina e migranti e chiedono più tempo per il deficit e uno scorporo almeno parziale delle spese per il debito e il Pnrr. Sul fronte Pubblica amministrazione il Corriere della sera (pagina 37) intervista al ministro Zangrillo, che dice: "la legge di Bilancio per il 2024 stanzia 8 miliardi, cioè un terzo di tutte le risorse della manovra per il rinnovo dei contratti 2022-24, un grande messaggio di attenzione verso i nostri dipendenti", mentre sulle richieste dei sindacati che ne chiedono 32: "serve un bagno di realtà", dice.
Infine l'emergenza taxi in evidenza sul Sole 24 Ore (in prima e pagina 2) che resta lontana dall'essere risolta. Nonostante l'intervento del governo con il decreto Asset solo Roma, Milano e Bologna si stanno attivando per aprire a nuovi operatori ma i tempi non si annunciano brevi.

POLITICA
In primo piano su tutti i quotidiani il patto del governo con Rama e Sunak contro gli sbarchi. Il governo, riferisce la Stampa (pagina 4) teme di non poter trasferire immigrati in Albania in tempo per le Europee e Fazzolari annuncia: "Cerchiamo altri Paesi fuori dall'Ue per aprire nuovi hotspot". Quello con Sunak e Rama, sottolinea il quotidiano torinese, è uno strano triangolo politico che ha, alla sua base, la "volontà di frenare l'immigrazione clandestina", come sottolinea lo stesso primo ministro britannico dal palco di Atreju. Protagonista del terzo giorno della convention di Fratelli d'Italia è però anche Musk il mattatore, mentre  diventa un caso il suo invito a fare figli (Corriere della sera pagina 3): "L'immigrazione non basta italiani fate più figli o la vostra cultura rischia di sparire", ha detto. Musk come una rockstar e Atreju dimentica spinelli e madri surrogate, ironizza Repubblica (pagina 5), sottolineando che il popolo di Fratelli d'Italia lo osanna ma fa finta di non ricordare che il miliardario americano ha fatto ricorso alla maternità surrogata per concepire uno dei suoi tanti figli e si è fatto riprendere mentre fuma marijuana durante la registrazione di un podcast. In questo trionfo del nuovo potere detto "Orgoglio italiano", sottolinea Polito sul Corriere della sera (in prima e pagina 5), tutto sembra fatto apposta per confermare la vera ossessione di Giorgia Meloni, e anche ciò che la rende agli occhi di molti italiani tuttora diversa da altri più sperimentati premier del passato: la tigna nel mostrare di avere radici, di non concepire la conquista del governo come l'obiettivo ultimo della politica, e anzi la presunzione di voler rifare l'Italia, e magari pure gli italiani.
Nel frattempo all'evento del Pd Prodi lancia Schlein (su tutti). "Elly può benissimo federare il nuovo centrosinistra", ha detto il Professore che, sottolinea la Stampa (pagina 6) sa bene che spingere il carro di Schlein ora è l'unica opzione, perché dall'altra parte c'è "un mondo diverso", avverte: "Ho visto che hanno detto che sono stato ad Atreju. Non ci sono mai stato, ho cercato in tutti gli archivi possibili immaginabili – racconta – ma forse un tempo ci si poteva anche andare, oggi no, quello è diventato un discorso interno, uno show, con un dibattito finto". Inoltre, "quando si chiamano Musk o Vox, vuol dire vivere in un mondo diverso, allora statevene nel mondo diverso", ha ammonito Prodi. Una chiamata alle armi della vecchia guardia, evidenzia Meli sul Corriere della sera (pagina 6) sottolineando che Schlein ha fortemente voluto Prodi, Letta e Gentiloni alla sua kermesse.
Sul Corriere della sera (pagina 19) l'intervista a Pier Ferdinando Casini, che sul premierato dice: "La Russa ha ragione così non piace a nessuno". Infine la morte di Toni Negri con l'analisi di Bertinotti su QN (pagina 8): "Ha dato molte lezioni ma io scelsi il sindacato", dice.

ESTERI
In primo piano su tutti lo scontro in Israele per i tre ostaggi uccisi erroneamente dai soldati che avevano pensato a una trappola di Hamas: dall'inchiesta condotta risulterebbe che i militari, sparando, abbiano violato le regole di ingaggio, ma Netanyahu ha detto che comunque non si fermerà (prima, pagina 8 di Repubblica e tutti). Uccisa durante la prigionia a Gaza anche la ventisettenne Inbar Haiman, rapita al Festival musicale vicino Re'im (Il Messaggero, pagina 8 e tutti). Da ieri, le piazze israeliane sono gremite di manifestanti che aspettano risposte dal governo, perché, dicono, "abbiamo sempre sostenuto che continuare la guerra mette a repentaglio la vita degli ostaggi" (Repubblica pagina 8 e tutti). Lo stesso capo di Stato maggiore, Herzl Halevi, si è assunto la responsabilità dell'accaduto spiegando che i soldati sono costretti a operare in una situazione di grande stress (Corriere pagina 8 e tutti). Anche il Mar Rosso è teatro di scontri perché i ribelli Houthi, legati allo Yemen, colpiscono le navi commerciali che potrebbero avere legami con Israele: quindi, le grandi compagnie come Msc, la cui portacontainer Palatium III è stata attaccata venerdì, hanno interrotto ogni tipo di traffico nella zona (Il Messaggero, pagina 8, e tutti).
In evidenza a pagina 10 de Il Fatto Quotidiano, "il fiume di danaro di Hamas volutamente ignorato da Netanyahu". Si parla infatti dell'intricata rete di aziende a fatturato milionario gestite da Hamas all'estero. Il Mossad lo ha scoperto da anni ma il premier ha fatto poco o nulla per fermare questo flusso di denaro, destinato a finanziare armi e infrastrutture militari nella Striscia. Su Repubblica in prima e a pagina 25, l'editoriale di Molinari: in rilievo proprio le trattative segrete mediate dal Qatar dove si concentrerebbero capi e ricchezze di Hamas e che potrebbe avviare un negoziato con Israele garantito dalla Cia. Attenzione anche sul conflitto Russia-Ucraina: Raphael Gluksmann, eurodeputato della sinistra francese, afferma in un'intervista del Corriere a pagina 13 che il vero ostacolo per Zelensky non è Orban, il premier ungherese che ha messo il veto sul pacchetto di aiuti all'Ucraina, bensì i molti leader europei che avrebbero intenzione di aprire un dialogo con Putin e invita a devolvere a Kiev i beni sequestrati alla Russia. Su La Repubblica a pagina 10, l'incubo del reclutamento forzoso: gruppi di sequestratori istituzionali darebbero la caccia a uomini adulti per inviarli al fronte.  In un editoriale su La Stampa a pagina 8, Alan Friedman analizza la situazione attuale dell'Ucraina: scrive che il blocco degli aiuti è 'un regalo natalizio per Putin' e che il leader russo conti sui suoi alleati negli Stati Uniti e in Europa, concludendo che l'unico modo per salvare il Paese sia cedere "ai ricatti dei putiniani". Oggi infine in Serbia ci sarà anche il voto per il Parlamento: due terzi dell'elettorato sperano in un'alleanza con Mosca e Pechino (La Stampa pagina 9) mentre i giovani sono propensi ad aprire all'Europa.


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