Commentario del 16.12.2023

PRIME PAGINE
Nordio, stretta sulle intercettazioni: "Più difficile sequestrare i cellulari" (Messaggero); La destra in auto blu e il ritorno di Giambruno (Corriere della sera); Il Mister Ex Giambruno rovina la festa a Giorgia (Fatto quotidiano); In calo Lega e Forza Italia (Corriere della sera); Imbarazzo dell'azienda Soldi: serve imparzialità (Corriere della sera); Lady Soumahoro rinviata a giudizio per reati fiscali (Messaggero); Soldi e migranti A processo il clan Soumahoro (Giornale); Caduta moralisti (Libero); Dieci anni da Capitano (Giornale); Conte candida l'architetto del disastroso Reddito M5S (Libero); Furbizie Sinistre (Tempo); Sgarbi e il quadro rubato: blitz dell'Arma al castello del furto (Fatto quotidiano).
"Patto, cerchiamo un'intesa" (Messaggero); Vertice europeo, Meloni frena sul Patto (QN); Superbonus, c'è l'apertura del Tesoro sul provvedimento salva-lavori del 2023 (Messaggero); "Superbonus come Chernobyl" (Stampa); L'inflazione frena la corsa le famiglie tornano a spendere (Repubblica); È record di maxi scontrini, fragile il 37% delle famiglie (Avvenire); Tempi brevi per l'assegno d'inclusione (Tempo); Bankitalia: inflazione al 2% per tre anni Pil +0,6% nel 2024. Rischio recessione Ue (Sole 24 Ore); Uno sportello Inps nei comuni (Italia Oggi).
Aiuti a Kiev, veto di Orbán (Corriere della sera); Ue, il ricatto di Orbán (Repubblica); Fondi Ue all'Ucraina, l'ultimo ricatto di Orban (Stampa); Guetta: "Viktor fragile parla solo al suo popolo" (Stampa); Europa stop and go (Avvenire); Flotta anti-Houthi Gli Usa chiedono le navi all'Italia (Repubblica);  La nuova escalation da Gaza al Mar Rosso (Avvenire); Ultimatum Usa a Israele: basta morti civili, stop ai raid in tre settimane (Sole 24 Ore); L'intervista alla Nobel iraniana Narges Mohammadi "La mia voce da una cella Contro il velo e per Mahsa" (Corriere della sera); La Guyana contesa tra petrolio e corsa all'oro (Repubblica).
Effetto Giulia Boom delle donne che chiedono aiuto (Repubblica). Il chirurgo del Gemelli a una festa con il Papa ma secondo i registri risultava in ospedale (Stampa). La Ferragni multata "Lo spot del pandoro è finta beneficenza" (Messaggero); Il pandoro indigesto della Ferragni (Giornale); Pan d'oro (QN).

ECONOMIA
Patto di stabilità in primo piano su tutti i quotidiani con le parole del ministro Giorgetti dal palco di Atreju, che ha definito "Scarse le quotazioni dell'ipotesi che all'Ecofin telematico di mercoledì prossimo si arrivi a un'intesa finale sulla riforma delle regole di bilancio europee (Sole 24 Ore pagina 2). A pesare sulle possibilità di successo della riunione straordinaria dei ministri economici dell'Eurozona sono anche le modalità scelte per l'incontro perché, spiega Giorgetti, "non ho niente contro le videoconferenze, ma che io vada a chiudere un accordo che condiziona l'Italia per i prossimi 20 anni in videconferenza,... anche no, grazie". Ma non è solo un problema di connessione, sottolinea il Sole. Perché quella sviluppata da Giorgetti è una critica radicale a un'Europa rappresentata come "un condominio a cui manca la dimensione politica". Una drammatizzazione che Meloni sposa però solo in parte, evidenzia il Messggero (pagina 3). "Bisogna lavorare ora dopo ora" dice ai cronisti, sottolineando come le attuali "posizioni abbastanza distanti" non precludano a una soluzione positiva all'Ecofin di mercoledì. "Penso che un accordo si possa e si debba trovare, ma non posso dire che lo abbiamo trovato", aggiunge.  In evidenza sul Messaggero (pagina 5) ancora le parole di Giorgetti alla kermesse di Fratellid'Italia, questa volta riferite al Superbonus definito come "una centrale nucleare" che "continua ad emanare radioattività", ma il ministro non esclude un intervento limitato al 2023 mentre si va verso un Sal straordinario per coprire le spese sostenute me resta lo stop del 31 dicembre. Un'apertura che, riferisce la Stampa (pagina 6) non sfugge a Forza Italia: "Apprezziamo l'attenzione del ministro Giorgetti, dice il senatore azzurro Damiani che ha elaborato una proposta sul Superbonus insieme al collega Guido Liris di Fratelli d'Italia. Intanto, riferisce Repubblica (in prima e pagina 28), arrivano i dati Istat sull'inflazione, che frena la corsa con un calo dello 0,5% e le famiglie che tornano a spendere anche se il "carrello della spesa", costituito dai beni alimentari, per la cura della casa e della persona, viaggia ancora al ritmo del 5,4% annuo. Dati confermati anche da Bankitalia, che stima l'inflazione in forte frenata per il prossimo triennio, sotto il 2% (Sole 24 Ore in prima e pagina 3). Via Nazionale, inoltre, taglia ancora le stime sulla crescita del Pil nel 2024 e le aumenta per il 2025 mentre cala ancora l'indice Pmi, segnale di recessione per l'Eurozona. In evidenza su Avvenire (in prima e pagina 15) i dati dell'Osservatorio di Findomestic da cui emerge che se è vero che c'è stato un aumento degli acquisti dei beni durevoli di qualità questi consumi hanno coinvolto solo le famiglie che hanno grandi capacità di spesa, mentre la crisi tiene ancora in scacco il ceto medio e le famiglie meno abbienti. Infine sul Tempo (in prima e pagina 5) l'annuncio del ministro Calderone da Atreju sull'assegno di inclusione: "Aperti in anticipo i termini per richiederlo", ha detto.

POLITICA
In evidenza sul Corriere della Sera (pagina 11) l'intervento di Ignazio La Russa ad Atreju sul ddl premierato. Il presidente del Senato ha detto che "si è mentito sapendo di mentire dicendo che si poteva avere un presidente del consiglio col 55% dei seggi e il 25% dei voti. In Italia non è possibile. La Corte costituzionale ha già detto che il limite è il 40%". Punto irrinunciabile, per La Russa, è "che decida il popolo". In primo piano su tutti, le parole rivolte, seppur indirettamente, dal direttore dell'Approfondimento Rai Corsini, alla segretaria dem che ha alluso al rifiuto di Schlein di intervenire ad Atreju, a differenza dei suoi predecessori politici, e ha usato il "noi" per le iniziative di Fratelli d'Italia. Parole che hanno provocato la riprovazione del Pd con Marinella Soldi, presidente Rai, che ha sottolineato "l'assenza di equidistanza da parte di un giornalista del servizio pubblico" (Corriere pagina 8 e tutti). Sempre sul Corriere della Sera (pagina 12) il sondaggio realizzato da Ipsos che vede in calo il gradimento della premier. Se per il 50% il giudizio sull'operato dell'esecutivo è negativo, tuttavia il consenso per Fratelli d'Italia risale al 29,3% mentre scendono Lega all'8% e Forza Italia con poco più del 6%. In risalita PD al 19% e Movimento 5 Stelle al 17,2%. Sul Messaggero (pagina 6) l'apertura del forum dei dem inaugurato da Gentiloni che dichiara: "siamo pronti a guidare l'Unione Europea", mentre la ministra Roccella ha affermato che "il gender è patriarcato", cui fa eco Paola Concia (Repubblica pagina 7) che, ha detto, si batterà "sempre contro le teorie gender che cancellano le donne". Sempre sul Messaggero a pagina 7 l'intervento del ministro della Giustizia Nordio sul palco di Atreju, il quale assicura che la riforma della separazione delle carriere di giudici e pm "non è stata insabbiata" e annuncia una nuova stretta sul sequestro di telefonini e pc degli indagati. Matteo Renzi gli fa sponda e bacchetta il governo: "Dovete far lavorare il ministro", mentre Andrea Delmastro attacca le toghe dicendo che "solo gli ayatollah iraniani sono insindacabili". Sempre a proposito di Atreju, in primo piano sul Fatto quotidiano (in prima e pagina 3) Giambruno che rovina la festa a Giorgia arrivando inatteso, ironizza il quotidiano diretto da Travaglio, come un pizzino ambulante e oscura i dibattiti.  Infine evidenza sul Giornale (in prima e a pagina 9), Libero (in prima e pagine 2, 3 e 6) e Tempo (in prima e pagine 2 e 3) il caso di lady Soumahoro rinviata a giudizio per mancati versamenti, false fatture e altri reati fiscali relativi alla gestione dell'accoglienza dei migranti in provincia di Latina.

ESTERI
In evidenza su tutti il veto del premier ungherese Orbán sulla revisione dei fondi da destinare a Kiev, 50 miliardi suddivisi in 4 anni, e alle altre nuove priorità dell'Ue: immigrazione, piattaforma Step per l'innovazione, emergenze causate dalla crisi climatica e maggiori interessi sul debito (Corriere della sera pagina 5). Una fonte Ue di altissimo livello ha sottolineato che la Commissione Ue starebbe applicando doppi standard per gli esborsi all'Ungheria e Budapest non è intenzionata a pagare per i maggiori interessi sul debito. Il cancelliere Scholz ha escluso l'ipotesi che ci possa essere uno scambio tra la concessione a Budapest del pieno accesso ai fondi bloccati e il suo consenso sul via libera agli aiuti per Kiev. Sempre sul Corriere (pagina 6), le norme a sostegno alla resistenza ucraina attivate subito dopo l'inizio del conflitto, che l'esecutivo Meloni ha annunciato di non voler interrompere. Fra due settimane la legge che fu approvata dal gabinetto Draghi decadrà, ma il ministro Crosetto non ha ancora sciolto la riserva: per assistere l'Ucraina, il governo dovrebbe appoggiarsi alla legge 185, che stabilisce i criteri di cessione di armi all'estero con procedure diverse, perché le norme in vigore autorizzano il passaggio degli armamenti "da Stato a Stato", mentre la 185 consente anche la vendita da parte di privati e non prevede controllo parlamentare: basterebbe il benestare di Crosetto, e la questione potrebbe assumere rilevanza politica. Ancora sul Corriere della Sera (in prima e pagina 2) l'intervista al premio Nobel per la Pace Narges Mohammadi, in carcere in Iran: vicepresidente del Centro dei Difensori dei Diritti Umani, attivista simbolo della lotta iraniana alla dittatura, risponde per iscritto dalla cella che condivide con altre quattro compagne, nel braccio femminile di Evin, e afferma che non smetterà mai di combattere nonostante la detenzione.
Intanto in Medio Oriente sono tre gli ostaggi israeliani uccisi a Gaza per errore, mentre da Washington continuano le pressioni per una cessione delle fasi più acute del conflitto (su tutti). La contrapposizione fra USA e Israele verte in particolare sulle operazioni militari nella Striscia e sulla successiva soluzione politica, dato che in Israele non vogliono saperne della nascita di uno Stato palestinese in Cisgiordania e Gaza. All'intervento conciliatore di Sullivan, consigliere per la sicurezza di Biden, è stato risposto che le priorità restano assassinare il leader di Hamas, Yahya Sinwar, assieme al suo vice, Marwan Issa, e il capomilitare, Mohammed Deif (Repubblica pagina 12 e tutti). Ed è anche caos sul Mar Rosso: dallo Yemen, gli Houthi legati al regime di Teheran sparano razzi sulle navi cargo che ritengono legate in qualche modo a Israele, tra cui una della società tedesca Hapag-Lloyd, e un'altra della società Msc: entrambe le compagnie, come diverse altre, hanno interrotto i transiti nel Mar Rosso (Repubblica pagina 13 e tutti). Infine, il reportage di Repubblica a pagina 15 sulla Guyana contesa dalle gangs latinoamericane per il controllo di giacimenti petroliferi e miniere d'oro, ma nel Paese annunciano "non ci arrenderemo alla mafia venezuelana".



© riproduzione riservata

Nessun commento:

Posta un commento