Commentario del 15.12.2023

PRIME PAGINE
Kiev nella Ue, prima intesa (Corriere della Sera). Ucraina e Moldavia nella Ue, c'è il via libera ai negoziati (Messaggero). L'Europa apre a Kiev (Repubblica). "Sì all'Ucraina nella Ue" ma è scontro sul bilancio (La Stampa). Sì all'Ucraina in Europa (Giornale). Eurostar (Manifesto). Ucraina presto nella Ue (Tempo).
Intervista a Schlein su Repubblica: "Questo governo non durerà, presto il voto". Soccorso a Conte, Di Maio in peggio (Libero).
In Italia stipendi fermi da 30 anni, in Europa +32,5% (Messaggero). Stop al caro-tassi, l'economia respira (QN). Bce non tocca i tassi, spread giù a 168 (Sole24Ore).  Banche, la festa è finita (MF). Obblighi green sulle imprese (Italia Oggi).
Cassese sul Corriere della Sera: Sempre più prof (pagati poco), la nostra scuola e una lunga crisi.
Tecnologia, sfida ultima (Avvenire).
Fatto Quotidiano: Sgarbi e il quadro rubato riapparso con il ritocchino.

POLITICA

In primo piano la convention di Fratelli d'Italia, la prima al potere, sottolinea il Corriere della sera (pagina 13) evidenziando che Atreju, che ha quasi un quarto di secolo, non è mai stata così "ricca". Immensa l'area con vista su Castel Sant'Angelo, chilometrico l'anello di ghiaccio per pattinare ed esagerata la sala dibattiti di fronte all'albero di Natale, che se la batte con quello del Campidoglio in piazza del Popolo. 400 giornalisti, 150 volontari, 21 ministri su 24 ad alternarsi sul palco e sabato "big" internazionali come Musk, Sunak e Rama. "Bentornato orgoglio italiano" è il titolo scelto da Repubblica (pagina 12), sottolineando lo show di ieri di Briatore anche se la vera star è stata Arianna Meloni che ha assolto il marito "ferroviere": "orgogliosa di lui", ha detto. Tra elfi e Lambrusco, riferisce la Stampa (pagina 16), la segretaria Pd Schlein diventa un cartonato: "Evita il confronto", attaccano i militanti. Mentre il Giornale (pagina 10) evidenzia che alla convention nasce la destra del futuro. Intanto, sul Messaggero (pagina 7), parte il derby delle feste con la kermesse dem negli ex studios cinematografici sulla Tiburtina intitolata "Sociale, verde, giusta. L'Europa che vogliamo". E Schlein su Repubblica (pagina 9), avverte: "Meloni sta facendo disastri e non arriva al 2027 Prepariamoci al voto".  E nella prima giornata di Atreju, evidenzia il Messaggero (pagina 7), si parla di autonomia: sulla riforma è Calderoli a dettare i tempi, più rapidi del previsto. L'8 gennaio il testo sul federalismo approderà alla Camera, fa sapere il ministro del Carroccio, convinto che non ci saranno intoppi. In tema di riforme, in evidenza su Repubblica (pagina 17) il sondaggio di Ilvo Diamanti sul premierato che piace a un italiano su due mentre resta alta la fiducia nel Capo dello Stato. Sulla Stampa (pagina 18) il tema dei migranti in Albania, col governo che tira dritto e prepara gli appalti. Sempre sulla Stampa (pagina 19) le testimonianze dei migranti minorenni nel report dell'Unicef sulle strutture emergenziali: "Nemmeno un vestito di ricambio, non ci permettono di chiamare le nostre famiglie a casa".  Infine in evidenza su tutti la "nuova" Rai che, riferisce il Corriere della sera (pagina 12) punta sulle fiction: dall'Istria alla caduta di Mussolini e poi Marinetti. Fiction nostalgiche della Rai in crisi di ascolti per la Stampa (pagina 17), che sottolinea la spinta sulle produzioni di argomento storico ma per l'Ad Sergio non c'è nessuna virata a destra.

ECONOMIA
Corsa contro il tempo per approvare la manovra sul Corriere della Sera a pagina 8 e tutti. Ieri, in Senato, dopo diversi tentativi, maggioranza e opposizioni hanno trovato un'intesa sull'iter della legge di Bilancio. Deputati in rivolta, scrive Repubblica a pagina 8, "non siamo dei pigiatasti". Fiducia al Senato solo il 22 dicembre. La Camera voterà la legge di bilancio in extremis il 30 con l'incubo esercizio provvisorio. L'obiettivo era chiudere prima di Natale. E il presidente Fontana smentisce il governo sul Mes: "Aula pronta a ogni decisione".
Sul Fisco, riaperti i termini per la rottamazione e sulle pensioni c'è il conguaglio. Intanto sul Mes, riappare Di Maio che in tv porta le carte in soccorso di Conte dopo il fax presentato da Meloni sulla sua approvazione targata Conte. Patto di stabilità e bilancio sul Messaggero a pagina 5, Meloni rilancia a Bruxelles, dalla Lega spiragli sul Mes. E sempre sul Patto di stabilità, sul Corriere della Sera a pagina 6, che cos'è e come cambierà.
Focus sulle dichiarazioni dei redditi del 2022 dei leader di partito e degli esponenti politici di maggioranza e opposizione sul Corriere della Sera a pagina 9. Renzi sale a 3,2 milioni, per lui 600mila euro in più del 2021. Piano e Tremonti vanno oltre i 2. Meloni ha guadagnato 293mila euro. I redditi in prima su La Notizia: da 2,5 a 3,2, gli affari di Renzi vanno sempre meglio e ora è il più ricco del Senato, è l'apertura del quotidiano.
Più di 737 mila famiglie rischiano di non prendere il nuovo sussidio nel mese di gennaio, mancano il via libera della Corte dei conti e la circolare operativa Inps. Senza soldi 1,6 milioni di persone "non occupabili" che oggi
prendono il Reddito di cittadinanza e che dal 2024, quando non esisterà più perché abolito, dovrebbero incassare il suo sostituto, l'Assegno di inclusione (Repubblica pagina 11). Il Messaggero a pagina 4 e Giornale a pagina 2, segnalano che in Italia i salari sono al palo da 30 anni, secondo le rilevazioni dell'Inapp e i lavoratori in servizio sono sempre più avanti con l'età soprattutto nella Pubblica amministrazione.   
La Bce cauta sul taglio dei tassi su tutti i quotidiani: non si può abbassare la guardia. Per Lagarde, la politica monetaria resterà restrittiva: "Dipendiamo dai dati, non dai tempi – dice - vediamo le prospettive di inflazione al 2,1% nel 2025 e il percorso per arrivarci è più lento".  
Sulla crisi della scuola, la riflessione di Sabino Cassese sul Corriere della Sera a pagina 32: sempre più prof pagati poco, scrive, il programma di assunzioni non si concilia con le ristrettezze di bilancio e il piano di dimensionamento degli istituti. E a proposito di scuola, su Libero a pagina 3, lo spreco dei soldi dei banchi a rotelle del Movimento 5 Stelle, oggi abbandonati sui tetti, costati 200 milioni di euro.  
Silvio Garattini su La Stampa a pagina 4 analizza la spesa per i farmaci definendola un grande spreco. L'aumento degli anziani porta a un maggiore consumo, nel 2022 il conto per lo Stato è arrivato a 23,5 miliardi, meglio investire nella prevenzione che manca, dice. Poi l'Imu in primo piano su La Stampa a pagina 13. In 200 piccoli Comuni il rischio di una rata in più, pericolo stangata soprattutto nelle località turistiche.

ESTERI
In primo piano su tutti i quotidiani il via libera del Consiglio europeo ai negoziati per l'ingresso dell'Ucraina nella Ue. Il colpo di teatro su la Stampa (pagina 6) si è materializzato intorno alle 18. Dopo sei ore di trattative a vuoto, Olaf Scholz si è alzato dal tavolo del Consiglio europeo e ha detto a Viktor Orban: "Se non sei d'accordo, esci dalla stanza e lasciaci prendere questa decisione". A quel punto il premier ungherese ha lasciato la sala e Charles Michel ha proposto l'apertura dei negoziati di adesione con l'Ucraina e con la Moldavia, oltre alla concessione dello status di Paese candidato alla Georgia e all'apertura dei negoziati (seppur "condizionati") con la Bosnia- Erzegovina. Nessuno ha sollevato obiezioni, anche perché l'unico contrario non era più al tavolo. In evidenza su tutti il ruolo della premier italiana, col Corriere della Sera (pagina 3) che riferisce delle promesse di Meloni all'amico ungherese sullo sblocco dei fondi. Per Repubblica (pagina 4) l'allargamento a Kiev e agli altri Paesi orientali impone a Bruxelles di riscrivere le proprie regole interne a partire dalla politica estera e di difesa. Sulla Stampa (pagina 8) l'intervista al fondatore di Limes Lucio Caracciolo, che dice: "Kiev è ormai uno Stato fallito saranno gli europei a pagare il conto". Mentre Emma Bonino sempre sulla Stampa (pagina 6) auspica la nascita degli Stati Uniti d'Europa, intanto il presidente russo Putin esclude una nuova mobilitazione e rivela che sono 617mila i militari al fronte (Repubblica pagina 6). Sulla stessa pagina l'intervista all'esperto dell'istituto di sondaggi Levada Levinson che rivela: "Due terzi dei russi favorevoli alla fine del conflitto ma senza cedere territori a Kiev". Di bluff di Putin parla la Stampa (pagina 11), evidenziando che lo zar torna a parlare alla conferenza di fine anno per la prima volta dall'invasione ammettendo anche quesiti "critici" per creare l'immagine di un dibattito vero ma Il copione della normalità cade quando parla di Ucraina: "Vinceremo", dice.
Sul fronte del Medio Oriente è pressing Usa sulla durata dei raid ma Israele insiste: "Ci vorranno mesi" (Repubblica pagina 18). Sempre Repubblica (pagina 21) evidenzia le trattative per frenare la minaccia Hezbollah al confine del Nord. Mentre la Stampa (pagina 14) parla di polveriera Cisgiordania con l'esercito israeliano dentro Jenin che dà battaglia nelle moschee e negli ospedali mentre a Gaza è assalto ai tunnel. Sempre la Stampa (pagina 15) riferisce che a Berlino sono stati arrestati sette membri di Hamas. L'operazione anti-terrorismo partita dalla Germania si è estesa a Olanda e Danimarca. Nel mirino le istituzioni ebraiche in più Paesi e c'è il timore di un'escalation della tensione.

© riproduzione riservata

Nessun commento:

Posta un commento