Commentario del 26.09.2023

IN PRIMA PAGINA
Migranti, sale la tensione con Berlino (Corriere della Sera). Scontro Meloni-Scholz (Stampa). La premier scrive al Cancelliere tedesco: "Stupore per gli aiuti tedeschi alle Ong" (Sole 24 Ore). Ira sovranista su Berlino (Repubblica). Per Libero Meloni asfalta la Germania: soldi alle Ong? A casa vostra.
Italia-Economia. Manovra, ora il governo raschia il fondo del barile (Stampa). Stime Nadef: deficit al 4,3% per creare un tesoretto (Repubblica). Bollette e trasporti: 1,3 mld di aiuti (QN).
Italia-Politica. Aria di rimpasto. La Lega apre. A ballare sono quattro ministri (Repubblica).
Addio a Napolitano, capi di Stato e 100 ambasciatori per il saluto laico (Repubblica). D'Alema alla Stampa: "Fu la sintesi tra il comunismo e la nostra democrazia".
Esteri, Ucraina: decapitata la flotta russa nel Mar Nero: "Ucciso Sokolov" (Repubblica). Il blitz di Kiev azzera la marina russa (Messaggero).
Cronaca. Morto il boss Messina Denaro. Per lui niente funerali (Repubblica).

ECONOMIA
Il governo vara un nuovo decreto contro il caro energia con un pacchetto di misure che vale circa 1,3 miliardi di euro su tutti i quotidiani. Il via libera al provvedimento è arrivato ieri al termine del Cdm riferisce il Corriere della Sera a pagina 10 e domani aggiornamento al Def. Sul Pnrr, rivisti i 13 obiettivi per la quinta rata. Su Repubblica a pagina 7, il governo taglia la rata di dicembre, sei obiettivi cancellati e tredici slittano. Sul Messaggero a pagina 2 in evidenza la spinta di Meloni: "avanti sulla quarta rata e nel 2024 le riforme". Su La Stampa a pagina 9, la protesta di Decaro: "Il governo spieghi come pagheremo le opere". E domani la Nadef – riporta Repubblica a pagina 6 - con le nuove stime: passo obbligato per trovare risorse, arrivano gli 80 euro per la benzina. Fino al 4,3%, il ministro dell'Economia Giorgetti deciderà oggi dove fermare l'asticella del deficit, il numeretto che conta per la Finanziaria.
Intanto Matteo Salvini in pressing sull'idea del condono lanciata domenica scorsa, idea che non è stata presa benissimo. Secondo il vicepremier leghista sarebbe un vantaggio per lo Stato che incassa e per milioni di cittadini che saranno più tranquilli. Fratelli d'Italia, con il capogruppo alla Camera Tommaso Foti, non si trova d'accordo (Corriere della Sera pagina 11). E proprio Foti parla a La Stampa a pagina 6: "sulla sanatoria solo idee di Matteo, troppo severi con i contribuenti, sugli omessi pagamenti è giusto intervenire". Secondo La Stampa (in prima e a pagina otto) Salvini rilancia con un'altra sanatoria: rottamazione delle cartelle fino a 30 mila euro. Via libera allo sconto per gli scontrini non dichiarati.  
Nel nuovo decreto energia, riporta La Stampa a pagina 8, agevolazioni per pochi: 1,3 miliardi per carburanti, luce e gas, aiuti a studenti e mobilità, agevolazioni alle compagnie assicurative che salveranno Eurovita. Il Messaggero a pagina 3 parla di aiuti per le bollette e benzina, salvi 50mila piccoli negozi, chi si metterà in regola con il Fisco non sarà soggetto alla sanzione accessoria della sospensione della licenza.
Intesa al ribasso sugli Euro 7, passo indietro degli Stati Ue (Repubblica pagina 28, La Stampa pagina 24 e tutti): l'accordo fra i ministri allunga i tempi e mantiene gli attuali limiti Euro 6 su auto e furgoni, il ministro Urso: "Ha prevalso la ragione". Novità riportata dal Messaggero a pagina 4: le borse di studio arriveranno a tutti gli universitari che ne hanno diritto, ieri in Cdm stanziati oltre 17 milioni. Infine, sul Sole24Ore (pagina 11 e tutti i quotidiani), la Banca centrale europea ha approfittato ieri di una audizione parlamentare della sua presidente Lagarde per esortare i Ventisette a trovare rapidamente un accordo sul futuro Patto di Stabilità.

POLITICA

Migranti, si accende lo scontro tra Germania e Italia per i finanziamenti concessi da Berlino alle Ong per i salvataggi in mare. Continua a preoccupare, nel frattempo, la loro gestione interna. Il governo punta a incrementare il numero dei Cpr nonostante la contrarietà dei governatori. Anche se Fedriga assicura ai colleghi: "Sono le strutture più sicure" riporta la Stampa pagina 4. Repubblica pagina 4 segnala però la denuncia del Garante dei detenuti, Mauro Palma: manette e botte prima dei rimpatri, ignorate le richieste di aiuto. Con la lettera inviata ieri al Cancelliere tedesco Scholz, Meloni va alla ricerca di un nemico. E nel frattempo fa sponda con Macron, scrive Repubblica pagina 3: probabile faccia a faccia oggi in occasione dell'addio a Napolitano. Il presidente francese punta a stigmatizzare l'asse Salvini-Le Pen anche in vista del voto europeo. Libero pagina 4 cita sondaggi che smentiscono la narrazione secondo cui gli italiani sarebbero preoccupati per le scelte dell'esecutivo: per il 56% degli elettori il governo in Europa non è isolato. Anche un terzo degli elettori di sinistra concorda con questa linea. Per Massimo Franco sul Corriere della sera pagina 8 Salvini sta provando a imporre la sua agenda anti-europea: sta infatti intensificando una strategia che riaccredita le parole d'ordine populiste. Inoltre, segnala Tommaso Ciriaco su Repubblica pagina 8, la Lega va in pressing sulle poltrone di governo: girano già le prime voci di rimpasto. Meloni fa muro, ma 4 ministri sarebbero nel mirino: Santanchè, Pichetto-Fratin, Urso e Piantedosi. Ma Salvini non deve tirare troppo la corda, altrimenti, scrive Ciriaco, Meloni potrebbe reagire ribaltando il tavolo e imponendo una nuova conta elettorale.
In vista delle elezioni europee anche il Movimento 5 Stelle cerca di rivitalizzarsi: Repubblica pagina 13 sottolinea il lavoro di reclutamento di giovani under 35 da parte di Conte, che punta ad alzare i toni contro il governo e sulla piazza per contendere la leadership dell'opposizione al Pd.

ESTERI
Dopo l'invasione del 2022, la flotta russa dominava il Mar Nero, cercando di strangolare l'economia ucraina bloccando l'export del grano. Ma ora la situazione è mutata. Nonostante l'annullamento dell'accordo da parte di Mosca, navi ucraine hanno ripreso la rotta verso la Turchia, sfidando il blocco navale russo. Questo cambiamento è stato possibile grazie ai missili antinave forniti dagli alleati occidentali e agli sforzi ucraini, dimostrando una crepa nel controllo russo sul Mar Nero. Ora altre navi sono pronte a seguire l'esempio, riaprendo una rotta cruciale per l'Ucraina e mettendo alla prova la strategia militare russa (Corriere della Sera pagina 15).  Nell'attacco missilistico a Sebastopoli, l'ammiraglio russo Sokolov, comandante della Flotta del Mar Nero, è dato per morto dalle autorità ucraine insieme a 34 ufficiali. Sokolov era responsabile di operazioni marittime e lanci di missili Caliber contro l'Ucraina (Repubblica pagina 15). Sempre da Repubblica, la Russia sta aumentando le spese militari al 6% del Pil, concentrando risorse sulla produzione di armi comprovate, anche se affronta la carenza di personale addestrato. Nel frattempo, gli armeni stanno fuggendo dal Nagorno Karabakh, mentre la Russia è impegnata altrove, riportando tensioni etniche nella regione del Caucaso. Contemporaneamente, a poche migliaia di chilometri, si consuma l'ennesimo esodo degli armeni dal Nagorno Karabakh dopo la resa alle truppe azere. La Russia, tradizionale protettrice, è impegnata altrove (Corriere della Sera pagina 34).  La Francia si sta ritirando dal Niger a causa delle tensioni con la giunta militare locale e l'opposizione delle popolazioni locali alla sua presenza. Tuttavia, il paese continuerà a impegnarsi nella lotta al terrorismo in collaborazione con governi democraticamente eletti. Nel frattempo, in Kosovo, si è verificato un nuovo episodio di violenza con cinque morti. Un commando serbo è stato accusato di attaccare un monastero e di pianificare una destabilizzazione del paese. Questo episodio ha riacceso le tensioni tra il mondo occidentale e l'orbita russa, mentre il Kosovo rimane una regione instabile con una storia di conflitti etnici tra la minoranza serba e la maggioranza albanese (Repubblica pagina 17). Tornando in territorio italiano, in seguito alle polemiche dei giorni scorsi sul finanziamento della Germania alle Ong, su La Stampa a pagina 2, l'intervista al portavoce di SOS-Humanity che sottolinea quanto il finanziamento da parte del governo tedesco all'ONG tedesca per il soccorso in mare sia irrisorio rispetto alla vastità del compito. Kaldenhoff afferma che l'obiettivo dovrebbe essere la cooperazione tra Italia e Germania, insieme ad altri Paesi europei, per coordinare il soccorso in mare, che è una responsabilità degli Stati e non della società civile. Critica l'escalation di tensioni tra Italia e Germania e sottolinea la necessità di concentrarsi sulla priorità di salvare vite in mare. Nell'intervista a Marco Impagliazzo (Repubblica pagina 3), presidente della Comunità di Sant'Egidio, viene chiarito che la collaborazione tra la comunità e il governo tedesco riguarda principalmente l'integrazione dei migranti regolari in Italia.

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