Commentario del 10.09.2023

IN PRIMA PAGINA
Meloni, strappo con la Cina (Repubblica). G20, guerra senza responsabili Meloni rinvia l'incontro con Xi (La Stampa). Il compromesso su Mosca (Corriere della Sera). G20 diviso su Kiev (Avvenire).
Inferno a Marrakech (La Stampa). Marocco devastato dal sisma oltre mille morti, soccorsi difficili (Repubblica). Ecatombe Marocco (Messaggero, QN). Il terremoto devasta il Marocco: è una strage (Corriere della Sera). Marocco in ginocchio per il sisma, migliaia di vittime (Avvenire). L'atlante strappato (Manifesto). Un terremoto dimagnitudo6.8 sventra il Marocco, oltre 1300 morti (Il Tempo).
Manovra, è caccia ai fondi mancanti. Urso: bonus benzina nel primo cdm (Repubblica). Secondo figlio, l'assegno sale (Messaggero). Industria: con guerra e Covid tornano filiere corte e fornitori made in Italy (Sole24Ore).
Elly contro gli ex-renziani: "Conte, non dividiamoci" (Fatto Quotidiano). L'intervista al ministro Salvini sul Giornale, La sfida di Salvini: "Porto la Le Pen sul palco di Pontida". "Acciaio italiano per il Ponte" (Il Tempo). Intervista al dottor Vaia sul QN: "Covid, pronte le mascherine a scuola". Nuova ondata di gufi e televirologi (Libero).

ECONOMIA
Manovra, coperta a metà riferisce Repubblica a pagina 10. Appena 12 miliardi, dice il conteggio delle ultime ore, a fronte di impegni obbligati e promesse elettorali ridimensionate che in tutto costano 25-30 miliardi. Una mezza manovra e per lo più virtuale, perché agganciata a coperture instabili. Dei 12 miliardi in questione, solo 6 sono blindati. Poi la strada si fa decisamente più impervia. A iniziare dalla spending review, chiamata a raccogliere 1,5 miliardi. La premier, riferisce ancora Repubblica, ha chiesto ai ministri di tagliare le misure non identitarie, oltre agli sprechi, ma nei dicasteri si procede con gran fatica. Sul Sole 24 Ore (pagina 3) il piano del governo da 13-14 miliardi per salari e pensioni. Un quadro più chiaro ci sarà di qui a fine settembre con l'arrivo delle nuove stime della Commissione Ue. Si va a caccia di risorse: in quest'ottica non si esclude una nuova tassa di almeno il 15% sulle multinazionali da far scattare a gennaio. Stangata sulle multinazionali data per certa dalla Stampa a pagina 10, mentre Avvenire (pagina otto) sottolinea al riguardo i dubbi di legittimità. Sul Messaggero (pagina otto) ampio spazio all'assegno unico più alto a partire dal secondo figlio: in arrivo un pacchetto da tre miliardi per sostenere nascite e famiglie numerose. Urso, intervistato da Repubblica (pagina 11) assicura che "non sarà una manovrina" annunciando "una social card per il bonus benzina" e "freno al caro-spesa".
Capitolo Ue: il Corriere della sera (pagina 10) evidenzia i dubbi di Giorgetti e Fitto sugli attacchi a Gentiloni, con il ministro dell'Economia che ha preso le distanze dalle critiche al Commissario chiedendo, al contempo, una sponda per chiudere il caso Ita, Stampa pagina 10. E intanto, riferisce il Corriere della sera (pagina 11) parte il negoziato (dietro le quinte) per la Bei.
Sulla Stampa (pagina 11) l'intervista al ministro dell'Ambiente Pichetto Fratin: "Proprio perché le risorse sono limitate non c'è un solo euro da sprecare in misure" dice. Mentre il Tempo (pagina 3) evidenzia che per il Ponte Salvini punta sull'acciaio dell'ex Ilva.
Lavoro: il segretario Fiom De Palma su Repubblica (pagina 24) critica: "Governo sordo su lavoro e sicurezza – e aggiunge - il salario minimo rafforza anche la contrattazione". Il Sole 24 Ore (pagina 2) sottolinea che sulle politiche attive il nodo è quello della durata mentre il Messaggero (pagina 9) evidenzia che, se aumentano i casi di covid, ci sarà la proroga dello smart working per i fragili.

POLITICA
Schlein liquida chi va via dal Pd sul Corriere della Sera a pagina 12 e tutti i quotidiani, "forse l'indirizzo era sbagliato prima, avete sbagliato a scegliere il Pd" dice, ma Bonaccini le suggerisce di ascoltare il malessere. Schlein invita Conte a non dividersi per l'alleanza alla Regionali, scrive il Fatto Quotidiano (pagina 2). Applausi per Conte alla festa dem ma – segnala Repubblica a pagina 13 – lui attacca sulle spese militari". Tra Conte e Bonaccini – riporta il quotidiano a pagina 12 – prove di dialogo, ok sanità e lavoro ma no sull'Ucraina, e intanto il leader 5stelle annuncia che non si candiderà alle Europee. Secondo Richetti, intervistato dal Messaggero (pagina 7), "i dem passano ad Azione perché si sentono traditi - e aggiunge - alle elezioni Ue con una lista nostra". Elena Bonetti al Corriere della Sera (pagina 13) dice: "lascio Renzi e la sua idea di centro Il futuro? Un ticket con Calenda".
Mattarella, insieme al ministro Crosetto, incontra e ringrazia Gustavo Bellazzini di 101 anni, l'ultimo superstite dei marinai della Corazzata Roma, l'ammiraglia della Regia Marina Militare affondata il 9 settembre 1943. Il presidente spiega poi cos'è oggi l'esercito, al centro dell'attenzione dopo la pubblicazione del controverso libro del generale Vannacci e si rivolge proprio all'esercito: "Presidio di libertà e diritti, il fascismo fu un inganno" dice (Repubblica pagina 14).
Nel frattempo, in vista delle Europee, il segretario di Forza Italia Tajani cerca di unire i piccoli,
corteggia Toti, Brugnaro, Formigoni, Cuffaro. Caccia ai consiglieri regionali. La Stampa (pagina 13) parla di "listone Tajani". Salvini, intervistato dal Giornale (pagina 4) annuncia: "Porterò Le Pen a Pontida, il centrodestra deve scegliere se stare con lei o Macron - con Marine ci sentiamo spesso,
Non lasciamo l'Europa alla sinistra che ci impone la casa green".
Strage di Ustica: su Repubblica (pagina 15) il sondaggio di Noto vede il 55% d'accordo con la tesi di D'Amato che ha dichiarato che il DC9 Itavia fu abbattuto erroneamente da un missile francese che avrebbe dovuto colpire Gheddafi e chiedono risposte dalla Francia.   
Infine, trona l'allarme Covid: il dottor Vaia, intervistato dal Corriere della Sera a pagina 21 e da Libero a pagina 2, invita alla prudenza e consiglia di proteggere i fragili, mentre su Repubblica (pagina 18) si prospetta la possibilità di tornare ad indossare le mascherine in classe. Libero (pagina 3) ironizza: rieccoli! Nuova ondata di gufi e televirologi.

ESTERI
In primo piano su tutti i quotidiani il terremoto in Marocco. Il sisma è stato di magnitudo 7 sulla scala Richter: uno dei più violenti nella storia del Paese. L'epicentro è a una settantina di kilometri a Sud di Marrakech sulle montagne dell'Alto Atlante. 1305 i morti nel bilancio di ieri sera. Una strage di contadini travolti dal crollo delle case di fango, sottolinea Repubblica (pagina 3). "Nel Paese cinquecento italiani, stanno tutti bene", assicura il ministro degli Esteri Tajani. Ora è corsa al rientro (Stampa pagina 3). Ed Algeri, evidenzia la Stampa pagina 6, è pronta ad aprire lo spazio aereo malgrado la rottura diplomatica mentre le luci della Torre Eiffel si spengono per solidarietà (Corriere della sera pagina 2).
Il bacino del Mediterraneo, scrive Mario Tozzi sulla Stampa (pagina 6) è una delle regioni a più alto rischio sismico al mondo. Il problema è scarsa prevenzione e manutenzione. Secondo l'Istituto nazionale di vulcanologia "nessun collegamento tra la faglia dell'Atlante e le scosse in Italia" (Repubblica pagina 4)
New Delhi: il G20 a guida indiana chiede la "pace in Ucraina" ma non cita la Russia (Corriere della sera pagina 6 e tutti). Il G20, riferisce Repubblica (pagina 9) ammorbidisce i toni contro la Russia rispetto all'anno scorso, ma critica tutto quello che Mosca ha fatto o minaccia di fare in Ucraina. Gli Usa accettano il compromesso, ma valutano di mandare a Kiev i missili a lungo raggio Atacms, avvertendo quindi Putin che, se non si convincerà a negoziare in buona fede una soluzione politica, dovrà fronteggiare una continua escalation della guerra in cui non sta vincendo. Di fatto, sottolinea la Stampa (pagina 8) nel comunicato del vertice sparisce il riferimento all'aggressione russa. Kiev delusa: "Non c'è nulla di cui essere orgogliosi con questo testo". Mentre per Avvenire (pagina 5) quello di New Dehli è un accordo al ribasso sulla guerra a Kiev con i 20 Grandi che annacquano il testo finale. Mentre la Stampa (pagina 8) riferisce di Pechino contro Washington sulla presidenza del Gruppo dei Venti nel 2026.
L'uscita soft di Meloni dalla Via della seta (Stampa pagina 9 e tutti): "Scelta nostra, l'America non c'entra", dice la premier nel bilaterale di ieri con il premier cinese. Proposto un accordo commerciale. L'appello a Salvini: "Evitare polemiche contro la Cina".  Intervistato da Repubblica (pagina7) Tajani dice: "Avere un quadro positivo di collaborazione dal punto di vista economico con la Cina per noi è un elemento fondamentale. Noi lo vogliamo rinforzare. Quindi vanno favoriti gli scambi economici e culturali. La Via della Seta non è stata vantaggiosa per noi", dice.

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