Commentario del 20.02.2023

IN PRIMA PAGINA
In primo piano su tutti le parole di Zelensky: "Ucraina più forte di un anno fa. Europa e democrazia il nostro orizzonte" (Sole24Ore). "Vincerò con il vostro aiuto" (Corriere della Sera). "Grazie Italia, la guerra sarà breve" (Stampa). "Italiani non ci abbandonate" (Repubblica). Intanto l'Ue chiede subito più armi (Stampa). Per il Giornale Putin perde la guerra del gas.
Superbonus, tregua Berlusconi-Meloni (Stampa). "Costava 40 miliardi" la premier si difende (Repubblica). Meloni: Superbonus, possibili modifiche. E Berlusconi ferma le critiche al governo (Corriere della Sera). Il Sole sottolinea la stretta in otto passaggi sul Superbonus. Messaggero: scudo penale sul superbonus. Per Libero, sul Superbonus, Meloni dà dell'asino a Conte.
Primarie Pd, Bonaccini avanti. Schlein in testa a Milano (Corriere della Sera).
A Libero parla il ministro Calderone: "Sostituiremo il reddito grillino".

POLITICA
Tregua Berlusconi-Meloni sul Superbonus. La premier spiega: "Dovevamo difendere i conti, ma eviteremo il tracollo delle aziende" (Corriere della Sera p.8 e tutti). "Costava 40 mld – ha detto ancora Meloni -. Duemila euro per ogni italiano, non ci lascia i soldi per la finanziaria" (Repubblica p.6). Secondo Libero (in prima e p.2) è la lezione della Meloni al somaro Conte: "Bonus fatto così male che ha sfasciato i conti". E Berlusconi dice: "Intervento giustificato e inevitabile per evitare danni ai conti dello Stato". La Stampa (p.8) registra la tregua tra il leader di Forza Italia e il capo del governo, anche se la pace è lontana: gli sherpa dei leader sono impegnati a trovare un accordo.
Pd alle prese con le primarie. Il responsabile dei circoli: Bonaccini avanti su Schlein, ma si teme il flop ai gazebo (Repubblica p.10). Chiuso il voto nei circoli anche in Lombardia e Lazio: Elly Schlein e Stefano Bonaccini sono sul filo di lana (Corriere della Sera p.12). La deputata è avanti a Milano città, il contrario nell'area metropolitana, come nella provincia di Roma. Bonaccini è avanti in Lombardia, 45% contro 38%, dove conquista 10 province su 12. In ogni caso si assottiglierebbe il vantaggio che il governatore aveva incassato nel resto d'Italia: 54,3% a 33,7%. Quei 21 punti potrebbero scendere a 17 o 18.  Andrea Orlando alla Stampa (p.13) si rivolge a Bonaccini e torna sulle polemiche per le sue frasi sulla Meloni: "Dica quale Pd ha in testa, usa più fair play con la premier che con noi".

ECONOMIA
Superbonus, dopo lo stop del governo, oggi a Palazzo Chigi sono attesi i rappresentanti delle banche, delle imprese e dei costruttori per valutare le modifiche. Il ministro Urso al Corriere (p.11) spiega: "Abbiamo eliminato un meccanismo perverso con 9 miliardi di truffe e un carico insostenibile per lo Stato ma sappiamo che va preservato un settore così significativo per la nostra economia". Il governo prova a sbloccare 15 mld (Stampa p.8): i crediti incagliati mettono a rischio la sopravvivenza di migliaia di imprese e professionisti edili. Il presidente dell'Abi Patuelli a Repubblica (p.6): "Sarebbe impensabile fermare tutto, proprio ora che l'Europa ci chiede di efficientare i nostri immobili e potrebbe legare alla direttiva sulle "case green" anche specifici incentivi. Cogliamo questa occasione: rendiamo stabile la normativa e certo il diritto, legando la durata dei bonus all'orizzonte della direttiva Ue. La spinta all'edilizia e al Pil funziona se non è occasionale, ma prolungata nel tempo. E se non spaventiamo il mercato, ma lo incoraggiamo a funzionare bene". Carlo Cottarelli al Corriere della Sera (p.8): "Il governo ha fatto bene a intervenire, era un'esagerazione. Chiaramente c'era la necessità di sostenere il settore delle costruzioni e si dovrà ancora intervenire, tenendo conto che abbiamo il problema del rinnovamento dei nostri edifici. Però un bonus al 110% che poteva essere utilizzato con la cessione è una modalità troppo generosa e troppo costosa per lo Stato. Che ci fosse un problema nel provvedimento originario era chiaro a tutti".
Reddito di cittadinanza, flop sul lavoro: il Pnrr stanza 4 mld per riqualificare e trovare un impiego, ma solo 1 su 10 lo cerca (Messaggero p.6). Inoltre, quasi il 90% dei percettori del sussidio non ha le carte in regola per un posto. Il ministro del Lavoro Calderone a Libero (p.5) annuncia la sostituzione del reddito: "L'obiettivo è evitare l'esperienza passata, quando 600 mila persone hanno percepito l'assegno senza passare da un Centro per l'impiego. Non succederà più: sarà obbligatorio seguire formazione e riqualificazione".

ESTERI
In primo piano le parole di Zelensky: "La guerra finirà presto, ma l'Italia resti con noi". Il presidente ucraino assicura: "Siamo più forti di un anno fa". La sua intervista riportata da Repubblica, Sole 24 ore e Corriere della Sera in vista dell'incontro con Meloni, che intanto valuta l'invio di caccia e dichiara: "Siamo atlantisti, lo dimostriamo" (Stampa p.2). La premier italiana lavora per l'organizzazione di una conferenza per la ricostruzione che potrebbe essere ospitata proprio dall'Italia (Repubblica p.4, Messaggero p.9). Zelensky spiega: "Per noi è fondamentale non perdere il sostegno italiano e di nessun altro Paese, che abbiamo coltivato con grande sforzo contro l'intensa campagna di disinformazione del Cremlino negli ultimi anni". Il leader ucraino risponde in modo sarcastico alle polemiche per le frasi di Berlusconi: "Non lo conosco personalmente, ma forse anche noi dobbiamo mandargli qualcosa. Gli piace la vodka? Ne abbiamo di ottima qualità in Ucraina". Poi sullo scacchiere internazionale, Zelensky dice: "Macron sbaglia, è inutile il dialogo con Putin. La Cina? La mia speranza è che Pechino mantenga un atteggiamento pragmatico, si rischia altrimenti la Terza guerra mondiale". Intanto, in America diminuisce il sostegno a Kiev da parte degli elettori (Repubblica p.3); Biden domani in Polonia per l'incontro con i leader della regione e per un discorso pubblico, con l'intenzione di unire gli alleati e forzare Putin a trattare. Ma la guerra, secondo un'analisi di Lucia Annunziata su La Stampa (p.4) fa saltare gli ultimi tabù, e i grandi sconfitti della Seconda Guerra mondiale si riarmano e tornano in prima linea; e con la guerra Ucraina al centro, si potenzia una nuova ondata di conflitti con Berlino contrapposta a Mosca e Tokyo contro Pechino.
Intervista alla Commissaria Ue all'Uguaglianza (Repubblica p.19) che sottolinea quanto sia importante la giustizia, che senza di essa non esiste la pace; "salvare chi migra verso l'Unione è un dovere, non un diritto".

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