Commentario del 15.02.2023

PRIME PAGINE
Navi russe nel mar Baltico, su La Stampa; l'allarme lanciato dai servizi segreti norvegesi: a bordo testate nucleari. In seguito alle dichiarazioni contro Zelensky, il Ppe scarica berlusconi (Repubblica). Meloni, in difficoltà, vola a Monaco per rassicurare gli alleati.
Gelo tra Renzi e Calenda, dopo la sconfitta in Lombardia. Il Pd resiste nelle città.
L'Ue conferma lo stop, nel 2035, alla produzione di automobili a benzina e diesel (Messaggero e tutti); parte ora la sfida per gli incentivi e i punti di ricarica Contrari Ppe e Conservatori; timori per l'occupazione (Corriere della Sera). Il Parlamento Ue, con l'assenso di pd e M5S approva il bando sui motori a combustione (Libero).
Acea, scandalo Palermo, si dimette la presidente Castelli (Stampa, Repubblica).
Inizia l'era Rocca (Tempo); alla Pisana può contare su una maggioranza di 31 consiglieri su 51.

ECONOMIA
2035: motori termici fuori commercio, stop alla benzina e diesel (Stampa p.10, Corriere della Sera p.16, Messaggero e Sole24Ore p.2). Il Parlamento europeo vota il divieto di produrre motori tradizionali. Ira di Salvini: "Decisione folle, la pagheranno l'industria e i lavoratori". Per Moretti (Pd): "Così il centro-destra si schiera contro l'ambiente". Voto contrario di Ppe e Conservatori, a favore i socialisti. Spaccato il parlamento europeo: 340 i favorevoli a fronte di 279 no e 21 astenuti. Urso a Stellantis: "Tutelare la filiera italiana", che conferma gli impegni ma il fantasma dell'Euro 7 mette in bilico gli investimenti. Previsto il blocco anche per i tir.
Ue, l'Italia chiede più tempo sul debito. I nordici: "Ora servono regole comuni" (Stampa p.8). Il ministro Giorgetti punta a "vincoli di bilancio differenziati", ma per la Germania i percorsi devono essere "prevedibili".
Il leader degli industriali Bonomi, per la terza volta in pochi giorni torna a esprimere le sue preoccupazioni sul progetto autonomia differenziata (Messaggero p.8). La preoccupazione rimane la medesima, ovvero che si crei una "frammentazione in alcune competenze strategiche per le imprese che andrebbero gestite a livello centrale. Le materie citate da Bonomi sono due: grandi reti di trasporto e energia.
Intervista al ministro Piantedosi (Messaggero p.7), subito nuove assunzioni, basta tagli, potenziamo gli organici. La spesa per la sicurezza, secondo il ministro, ha risentito a lungo di un approccio ragionieristico che ha portato a considerarla come un impegno di bilancio da ridurre. Nuove assunzioni spinte anche per l'Expo. Tradotto in mueri, prenderanno servizio entro l'anno 5735 unità di personale, di cui oltre 4000 agenti, a fronte di 4100 cessazioni. Questi nuovi ingressi saranno possibili anche grazie allemisure introdotte in sede di conversione del Milleproroghe.
Su Sole 24 Ore (p.5) la stretta della Bce colpisce i mutui italiani che salgono al 3,5%
Russia inserita fra i paradisi fiscali e l'Europa prepara nuove sanzioni (Stampa p.4). Il Qatar resta fuori, nonostante gli scandali, perché "prezioso fornitore di gas".

POLITICA
Non si fanno attendere le reazioni del Ppe, in seguito alle esternazioni contro il presidente ucraino da parte di Berlusconi (Repubblica p.6); ma il Cavaliere chiarisce: "voglio la pace", "i fatti dicono che sono sempre con Kiev" (Stampa p.2) e trova la difesa dell'alleato Salvini, mentre Meloni, con la sponda del Ppe vola a Monaco e, forse, a Kiev, per ricucire, ma non vuole delegittimare Berlusconi (Messaggero p.4)
A urne chiuse, si ragiona sull'astensionismo. In cinque mesi persi 3mln di voti (Corriere della Sera p.4); mentre il partito della premier primo quasi ovunque, con le città del nord rimangono al Pd. Il centrodestra è indietro solo tra i giovani. Le analisi sul voto ipotizzano che il non voto è più sbilanciato a sinistra (Repubblica p.10); secondo Cattaneo ha influito il risultato scontato. Per Vassallo (Stampa p.15) la crescita esponenziale di FdI è dovuta a fortuna e virtù. La premier avrebbe creato una dirigenza coesa, sfruttando gli errori degli avversari e le divisioni causate dal Covid.
Lato dem, per Zingaretti (Messaggero p.5) serviva l'alleanza.
E dalla Lombardia, Fontana, intervistato dal Corriere della Sera, promette di ascoltare tutti, "ma il presidente sono io", si affretta a specificare; "aspetto l'Autonomia, sarà una rivoluzione", aggiunge. Santanché, intervista da la Stampa (p.13) avverte Fontana: "saremo generosi, ma siamo passati da 2 consiglieri a 22, adesso trainiamo noi"; per il ministro gli italiani credono in Giorgia. E in Lombardia è Meloni a fare l'impresa, con gli industriali che per Repubblica (p.9) tornano statalisti; Varese, feudo di Fontana, certifica il primato di Fdi. Mentre la Lega di Salvini passa dal 30 delle ultime regionali al 19%.
E dal Lazio, Rocca promette la squadra pronta in venti giorni, ma è pronto a tenersi la "sanità" (Corriere della sera p.8); "governeremo per dieci anni", dichiara il nuovo governatore. "la sanità la seguirò da vicino- dichiara- è da ricostruire e probabilmente anche da ripensare".
Il bilancio finale vede un risultato positivo per FdI (Corriere della Sera p.13-14), anche per Salvini, premiato per i toni più bassi e scelte concrete; fanalino di coda della coalizione FI. Voto negativo ai partiti di opposizione con il Pd che non tracolla, rispetto a M5S e Terzo polo.
E dopo la vittoria alle regionali, Meloni offre un patto agli alleati, ma avverte: "basta con le liti". E il governo si prepara alla prima partita (Corriere della Sera p.3) sulle nomine deciderà Palazzo Chigi; si profila all'orizzonte un dipartimento ad hoc per le società partecipate. E sul Pnrr, accentramento di poteri su Palazzo Chigi per incassare 40 miliardi (Messaggero p.8). Spoils system nei ministeri e ok alle opere anche senza il lasciapassare di Regioni e Comuni.
In tutto questo, il Nyt, elogia Giorgia "una sorpresa" scrive, e argomanta, la leader italiana irrita l'Europa comportandosi bene, perlopiù", scrive il quotidiano americano.

ESTERI
Jet e sottomarini atomici: le manovre del Cremlino allarmano l'Occidente: "Offensiva già iniziata" (Repubblica e Stampa p.2, Corriere della Sera p.18, Messaggero p.9). La Norvegia segnala movimenti di Mosca nel Baltico mentre i media avvertono: "Caccia russi ai confini dell'Ucraina per l'offensiva dal cielo. Dislocate armi tattiche". Una squadriglia russa da Kaliningrad vola verso la Polonia. Ma i servizi di Kiev replicano: "Non lasciamo Bakhmut". La Moldavia chiude i cieli per 3 ore.  
Dubbi della Nato su caccia e missili a lunga gittata: "In Ucraina rischiamo una guerra infinita" (Repubblica p.4, Stampa p.4, Corriere della Sera p.18. Messaggero p.9). Al vertice dei ministri Stoltenberg avverte: "Mosca si sta preparando a nuovi attacchi". Messaggio a Kiev, Usa compresi: "No ad armi per colpire la Russia o che trascinino l'Alleanza nel conflitto. Che non potrà essere eterno, l'ultimo pacchetto di armi dovrà essere "decisivo" ma poi "le guerre finiscono sempre con i negoziati. Zelensky dovrà trattare". Altro motivo di allarme: la Nato non produce munizioni a sufficienza. Gli alleati forniranno entro aprile i primi 30 Leopard. Poi ne arriveranno altri 100.
Intervista ad Antonio Tajani: "Armi e sanzioni: l'Italia resta al fianco di Kiev ma per ora no a nuovi decreti" (Repubblica p.3). "L'Italia è con il popolo ucraino, non siamo l'anello debole di Nato e Ue: la pace si raggiunge solo fornendo nuovi armamenti a Kiev, ma ora non ravvediamo necessità di varare un ulteriore provvedimento per inviare nuovi aiuti militari all'Ucraina". "Le critiche a Zelensky? Berlusconi ha parlato a titolo personale e la linea del partito in Parlamento e in Europa non è cambiata".
Odessa minacciata dal mare (Stampa p.3, Stampa p.4). Mosca inaugura i "droni navali": barchini senza pilota per attaccare infrastrutture dall'acqua. Il primo impiego contro il ponte strategico a Zatoka: "Sono copiati dai battelli teleguidati di Kiev". Non convince l'idea di difendere a tutti i costi Bakhmut, "un punto sulla carta".
Erdogan promette 30.000 case: "E' il nostro disastro peggiore" (Corriere della Sera p.20). Nuove polemiche sugli abusi in Turchia. Sale il bilancio dei morti, 8.000 salvati. Si temono altri crolli.
Tra le macerie della Siria divisa: "Siamo rimasti soli, vogliamo fuggire" (Repubblica p.18). Nel Nord-Ovest devastato da 12 anni di guerra e in mano ai ribelli filoturchi, il sisma ha raso al suolo città e villaggi. Non si sa come scavare. E gli aiuti tardano ad arrivare.

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