Commentario del 14.02.2023

PRIME PAGINE
Su tutti i quotidiani, il dominio del centrodestra alle elezioni regionali. Vittoria di Fontana in Lombardia e Rocca alla Regione Lazio. Altrettanto spazio la fuga degli italiani dalle urne, "Meloni vince per abbandono degli elettori" (Fatto Quotidiano); entrambi i nuovi governatori superano il 50%, ma l'astensionismo vola oltre il 60%; per il Giornale, l'effetto Fedez al Festival di Sanremo, regala la vittoria al centrodestra, facendo perdere voti ai progressisti.
Intanto, Palazzo Chigi, a due giorni dalla sentenza, si ritira dal processo Ruby Ter come parte civile (Fatto Quotidiano, Repubblica e tutti).
Guerra in Ucraina, Kiev contro Berlusconi (Corriere della Sera), a proposito delle sue dichiarazioni contro Zelensky; la maggioranza è costretta a ribadire il suo appoggio totale all'Ucraina.
Il calciatore Jankto: sono gay, non voglio più nascondermi; l'ex Samp e Udinese fa coming out (Corriere della Sera).

ECONOMIA
La Commissione Ue ha diffuso le previsioni economiche per il 2023 e il 2024, che allontanano il rischio recessione (tutti). L'economia dell'Ue è entrata in quest'anno con un passo migliore rispetto a quanto atteso e sembra in grado di scampare alla recessione, il Pil crescerà dello 0,8%. Il commissario Ue all'Economia, Gentiloni ha presentato ieri le previsioni macroeconomiche invernali che alzano le prospettive di crescita rispetto alle stime autunnali (Corriere della Sera p.36, Messaggero p.20 e tutti). L'Italia cresce più di Germania e Francia (Sole24Ore prima e p.4). Intanto arriva lo stop agli aiuti per il caro bollette, alla luce del calo del prezzo del gas, per l'Eurogruppo è arrivato il momento di mettere un freno ai sussidi. "Servono aumenti salariali: l'inflazione non salirà", garantisce il Giornale (p.21) – "gli extraprofitti trainano i rincari, l'effetto scala mobile appartiene al passato".  
Le lavoratrici madri potranno andare in pensione prima, 4 mesi per ogni figlio. È l'idea che sta studiando il governo, secondo quanto riferito ieri dal sottosegretario al Lavoro, Durigon (Corriere della Sera p.37, Repubblica p.30 e tutti). Intanto su Messaggero (p.21): Pnrr, assunti i precari del piano, i 500 assunti con contratti a termine come funzionari nelle amministrazioni centrali potranno essere "stabilizzati" a partire dal prossimo mese di marzo, basterà un semplice colloquio. Su Italia Oggi (prima e p.29) Pnrr in porto a ogni costo, in dirittura il decreto-legge per l'accelerazione degli interventi previsti dal Piano.

POLITICA
La vittoria del centrodestra nelle due regioni più popolose d'Italia (tutti). Rocca e Fontana, come annunciato dai pronostici, ottengono la vittoria con ampio margine. In Lombardia risale la Lega, ma non è più il primo partito, balzo di FdI nel Lazio e crollo del M5S; il Pd risale (Corriere della Sera p.2). Aumento a dismisura degli astenuti, a Roma hanno votato soltanto 1 su 3 (Repubblica p.3 e tutti). Su La Stampa (p.4), le dichiarazioni dei due nuovi governatori, in Lombardia, la rivincita di Fontana dopo Covid e inchiesta, "qui mi hanno capito"; nel Lazio, Rocca il conquistatore "cambierò la Sanità", e intervistato da Il Messaggero (p.7), pone le sue priorità: Giubileo e pronto soccorso". Terremoto a sinistra (Stampa p.4 e tutti); D'Amato attacca il Pd, e la lentezza del congresso, ma soprattutto Conte e il M5S, addossandogli la responsabilità della sonora sconfitta.
Per Meloni il governo esce rafforzato e FdI fa la voce grossa e chiede posti di peso; siamo il "destracentro" (Repubblica p.7). E si profila una riorganizzazione della maggioranza, spunta uno scambio tra Premier e l'alleato Berlusconi a cui si chiede un passo indietro (dopo le parole su Zelensky) in cambio del ritiro come parte civile al processo Ruby ter (Repubblica p.3). Per Tajani (Messaggero p.3), la vittoria è stata un'iniezione di fiducia, ma bisogna "convincere i tanti che hanno disertato le urne". Dalle opposizioni, le prime reazioni dopo la sconfitta (Stampa p.6-7, Repubblica p.10, Corriere della Sera p.14-15); per Letta, il Pd rimane il secondo partito, l'Opa contro di noi è fallita; ma Bonaccini ci legge una sconfitta ed è urgente rafforzarsi come PD e scuote gli alleati (QN p.11), Calenda, pur non raggiungendo la soglia minima accettabile -con il suo candidato in Lombardia terzo e fuori dal Consiglio Regionale-,  riparte dal progetto di un partito unico riformista; e la senatrice di Azione, Gelmini, intervista da QN (p.12), ricorda la difficoltà della sfida, e annuncia che faranno opposizione. E se Bonaccini scuote gli alleati, Schlein (Repubblica p.11) chiede una svolta, non inseguire più il centro, e fare davvero la sinistra. Un commento, a firma Cuzzocrea su Stampa (p.29,) sulla sconfitta della sinistra, senza idee tra Opa e piagnistei, sottolinea le dichiarazioni del centrodestra che si si attacca a vicenda. Rampelli, intervistato da La Stampa (p.3), rimarca l'assenza di uno sfidante competitivo. Secondo Ghisleri (Stampa p.8), "l'Italia premia chi è coerente".

ESTERI
La Meloni detta la linea agli alleati ma accelerare per la visita a Kiev (Stampa p.11, Messaggero p.14, Corriere della Sera p.17). La premier striglia FI e Tajani corregge il tiro: "Tribunale per i crimini russi" poi la telefonata col Cavaliere che assicura: "Voteremo sempre l'invio di aiuti". Rabbia ucraina per Berlusconi (Stampa p.10, Corriere della Sera p.16). Indignazione a Kiev: "Bacia le mani di Putin sporche di sangue". Podolyak: "Vuole il nostro genocidio. Baratta la reputazione dell'Italia con la sua amicizia con Putin. Smetta di fingere". Berlusconi: "Non sto con Putin".
Caso Regeni, il giudice chiama a testimoniare la Meloni e Tajani: "Diteci se l'Egitto vuole collaborare" (Repubblica p.24). E sull'invio di jet anche la Nato rompe il tabù. Stoltenberg: "Servono armi per reagire ora" (Stampa p.10). Il segretario: "La velocità è cruciale, la Russia ha iniziato la nuova offensiva, compensa la qualità con la quantità".
La Moldavia sogna l'Ue ma teme il golpe: "Putin fallirà" (Repubblica p.18). Il governo è caduto e circolano voci di miliziani ceceni pronti all'azione. C'è chi vuole l'unione con Bucarest.

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