Commentario del 06.02.2023

PRIME PAGINE
Forza Italia si smarca (su Repubblica e tutti); Tajani: da noi toni bassi; Berlusconi: temo una svolta a destra, voterei Moratti. Intanto Meloni sprona gli alleati a rimanere uniti su elezioni e giustizia. Attacco hacker (QN, Corriere della Sera e tutti); colpiti pc in mezzo mondo; dati criptati, per sbloccarli bisogna pagare un riscatto. Nel mirino enti pubblici e istituzionali. Guasto alla rete Tim, ma non dovuto al cyber attacco. Dietro l'offensiva l'ombra dei russi (Stampa). Caso Cospito: nessuna trattativa, Meloni non cede e il terrorista si vanta della sua popolarità (Messaggero). Intanto, Pd e FI chiedono i finanziamenti pubblici ai partiti, scrive Fatto Quotidiano, la maggioranza va in pezzi, con Lega tentata e FdI contraria. Su Libero, la lotta alle navi ong ha dimezzato i morti; meno vittime malgrado un aumento degli sbarchi. Su Stampa, intervista a Papa Francesco: "il mondo è in guerra, voglio vedere Putin e Zelensky.

ECONOMIA
Rifiuti, Lazio e Campania senza risorse Pnrr. Per Cdp, i fondi per gli impianti non sono andati dove servivano di più (Messaggero p.9). Su Affari e Finanza (in prima e pagina 2), Balneari, tassisti e ambulanti, decenni di pressioni lobbistiche, di leggi e ora anche una valanga di azioni legali; Meloni alle prese con la questione delle concessioni, ma le categorie interessate sono anche il suo bacino elettorale.
Intanto, Francia e Germania trattano escludendo l'Italia (Repubblica p.6). Domani, i ministri dei due paesi europei, volano a Washington in missione sugli aiuti di Stato; i due si affrettano a precisare che il viaggio è coordinato con Bruxelles, e la linea rimane quella europea. Ma l'incontro isola l'Italia (Repubblica p.7), e il ministro Urso chiede unità alla Ue; il timore è che le nuove norme sui sussidi favoriscano Parigi e Berlino. Il governo intanto cerca altre sponde.
Autonomia differenziata, per il presidente dell'Abi, il federalismo non può riguardare anche le banche. E sulla scuola, si rischiano stipendi diversi ai prof, programmi "spezzatino", fuga al Nord degli insegnanti, mentre i Presidi chiedono piani di studio omogenei.
Su Stampa (p.18), intervista a Roberto Tomasi, ad di Aspi, che annuncia investimenti di 21 miliardi da parte di Autostrade per rifare la rete stradale più vecchia d'Europa. E poi aggiunge il buon rapporto costruito con l'esecutivo, e un plauso al nuovo codice che permette appalti e lavori più rapidi.
Lato progressisti, dopo la denuncia della giovane ingegnera, la sinistra fa mea culpa sui salari: "non si vive con 750 euro al mese".
Su Sole 24 Ore (p.2), secondo un'indagine, affiancata da un questionario supervisionato da Altroconsumo, gli italiani sarebbero campioni di comportamenti green, con il 74% che si preoccupa per il pianeta, e il 65% che acquista in base all'impatto ambientale pur puntando al risparmio.

POLITICA
Meloni: "sul caso Cospito vogliono buttarmi giù", ma Tajani ribatte: "da noi toni bassi" (Stampa p.6, Corriere della Sera p.6). La premier ribadisce la linea: noi non trattiamo con la mafia, e non caliamo la testa. Comizio in stile Vox (Repubblica p.2) "Attenti – avverte- sono in arrivo colpi bassi". Gaffe quando dimentica di introdurre sul palco il candidato per la regione Lazio, Rocca.
Berlusconi allarmato dai sondaggi, è preoccupato di una deriva a destra (Repubblica p.3), a Milano, dichiara, avrei votato Moratti.
Intervista a Ignazio La Russa (Messaggero p.3) che ribadisce la linea della premier sull'unità e compattezza, solo così, dice, si eviteranno derive eversive come con le Br. Sul 41bis: va mantenuto. Su QN, intervista al figlio di Marco Biagi che ricorda il clima di allora, simile a quello attuale; per l'intervistato, il silenzio sulle sue vittime a favore del detenuto è imbarazzante.
Lato opposizioni, il Pd si compatta contro la premier; (Corriere della Sera p.9); per Bonaccini, Meloni difende l'indifendibile. Calenda cerca di smorzare i toni chiedendo di andare oltre il caso Cospito, e poi aggiunge che i dem hanno ragione: "voteremo contro Delmastro" e poi propone una bicamerale per federalismo e riforme. Bonaccini chiede unità e lancia l'appello a Calenda e Conte (Messaggero p.6) e sul 41bis: non è in discussione. Meloni debole e arrogante, i suoi devono lasciare", dichiara.
Intervista a Roberto Speranza, su Stampa (p.8), che suggerisce a Meloni di pensare da Premier, e di cacciare gli squadristi dal suo partito; per Speranza è grave che la Premier pensi al suo partito piuttosto che all'Italia alla prima curva difficile; cartina al tornasole di questa situazione – secondo Speranza- è l'imbarazzo manifestato da Nordio.
Per le Primarie Pd si va verso un'affluenza del 60% (Stampa p.8); Bonaccini in testa, ma Schlein è certa di risalire (QN p.9)

ESTERI
Hacker russi all'attacco, anche l'Italia nel mirino (Corriere della sera e Stampa p.2-3, Repubblica p.8, Messaggero p.7). Violati migliaia di server: maxi-offensiva ai Paesi Nato e dell'Ue. L'Agenzia per la Sicurezza: "Nel mirino enti pubblici, ospedali e università". La Meloni: "Informai il Cdm". 4 giorni fa Mosca aveva diffuso una "kill list" di Stati nemici.
Ai tank occidentali il Cremlino risponde coi pirati di Killnet (Repubblica p.9, Stampa p.4). Putin: "Siamo di nuovo minacciati dai panzer tedeschi. Non manderemo tank ai loro confini ma abbiamo qualcosa con cui rispondere, una guerra differente". Non ci sono prove ma tutti i sospetti portano alla Russia. Patto Cremlino-hacker: "Liberi di agire se colpite l'Occidente".
La difesa di Kiev è certa: "L' offensiva russa arriverà entro febbraio (Stampa p.12). Coi carristi sul fronte più caldo del Donbass, Bakhmut sta per essere accerchiata ma non molla: "Dateci tank e vinceremo".
Il Papa: "Fermiamoci: il mondo è in autodistruzione" (Repubblica p.20, Stampa p.13, Messaggero p.12, Corriere della Sera p.15). Al rientro dall'Africa: "Sono pronto a incontrare Putin e Zelensky"
Pallone spia, la Cina minaccia gli Usa: "Risponderemo con mezzi necessari".  Ma Xi vuole il dialogo (Repubblica p.13, Messaggero p.11, Corriere della Sera p.12). Pechino esprime "Forte insoddisfazione. Reazione eccessiva: viola le prassi internazionali. Ci riserviamo il diritto di usare i mezzi necessari per reagire. Tajani: "Sostengo l'azione degli Usa".
Amnistia a metà per i ribelli iraniani: "Grazia a chi si pente". Ma la repressione va avanti. Gli attivisti: "Solo propaganda" (Repubblica p.15, Stampa p.13, Messaggero p.12, Corriere della Sera p.10). Khamenei concede il perdono a condizione che si ammetta di aver commesso reati e ci si penta promettendo di non manifestare più. L'ex premier Mousavi: "Referendum per una nuova Costituzione".

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