Commentario del 18.08.2020

PRIME PAGINE
Covid, discoteche in rivolta. Ma ora è caos sui tamponi (Stampa e altri). "Si balla soltanto a Palazzo Chigi" titola Libero. Scuola, l'altolà dei presidi (Corriere). "Scuola, riaperture a rischio" dice al Messaggero Ricciardi, consulente del ministro Speranza. Virus, ecco il piano scuola: "Un positivo e classe a casa" (Repubblica). Giornale vede una seconda ondata (di incapaci) e cita un dossier: "L'Italia è senza un piano di emergenza".
Italia-Politica. Mes, più vicino il sì dei 5S, ma ora chiedono un segnale a Conte (Sole). Ultimatum del dem Delrio: "M5S, dite sì al Mes" (Stampa). Calenda: "L'alleanza fa male al Paese". Intanto, Di Maio studia il "golpe" per riprendersi il M5S (Giornale).
Italia-Economia. Licenziamenti, da oggi sei opzioni per attuare i recessi (Sole). La ministra del Lavoro Catalfo al Sole: "Smart working non solo d'emergenza".
Usa. La convention dei Dem nel segno di Michelle (Repubblica). Michelle esalta i democratici: restiamo uniti. E Sander ricompatta il partito: via Trump (Stampa).

ECONOMIA
Virus, discoteche in rivolta per la chiusura. "Ricorreremo al Tar" annunciano i gestori dei locali (Stampa p.2 e tutti). Intensificati i controlli, previste multe anche da 1000 euro per la movida senza mascherina (Messaggero p.6). Intanto torna la grande paura della scuola in bilico (Repubblica p.2 e tutti): a un mese dalla riapertura sono tanti ancora i nodi e i presidi ora chiedono lo scudo penale: "Il rischio è un processo per contagio" (Stampa p.5 e altri). Dai dirigenti il no alla responsabilità penale, la ministra dell'Istruzione Azzolina spiazzata: "Serve collaborazione" (Corriere p.3). Pronto un intervento ma dal ministero fanno già sapere che non ci sarà lo scudo. Un solo contagio in classe e sarà quarantena per tutti, questo il protocollo di sicurezza su cui starebbero lavorando gli esperti (Repubblica p.3). Mentre Ricciardi, consulente del ministro Speranza, al Messaggero (p.5) spiega: "Sono giorni decisivi, la riapertura delle scuole non è scontata. Se i contagi salgono c'è un problema serio".
Licenziamenti, da oggi sono possibili in sei casi (Sole in prima e p.3). Il decreto di agosto prevede la flessibilità del divieto, che va avanti dal 17 marzo, in base all'utilizzo della cassa o dell'esonero. Si può andare oltre lo stop ricorrendo alla cessazione definitiva dell'attività o a un accordo collettivo aziendale di incentivo all'esodo. La ministra del Lavoro Catalfo, intervistato dal Sole (in prima e p.2) annuncia la riforma degli ammortizzatori sociali: "I nuovi strumenti dovranno essere universali e strettamente legati ai percorsi di formazione e politiche attive, con la condizionalità che avrà un ruolo determinante". Poi, a proposito dello smart working, la ministra spiega: "Ho convocato un tavolo con le parti sociali per il 24 settembre. La normativa ha bisogno di essere rafforzata e aggiornata, anche alla luce della diffusione che ha avuto lo strumento. La disciplina del lavoro agile va collegata all'interno di un più ampio e sistematico piano di incentivi e investimenti per facilitare la transizione tecnologica delle imprese e del nostro tessuto produttivo". Intanto, sulla cassa integrazione c'è una svista nell'ultimo decreto: l'Inps non anticipa più il 40% della cig (Repubblica p.13). Non è stata richiamata in modo esplicito la procedura veloce introdotta con il decreto maggio.

POLITICA
Tensione sul Mes, il pressing del Pd agita i 5S (Stampa p.6). "Ogni giorno sprecato è imperdonabile" incalzano i dem. Per il Sole (in prima e p.7) è più vicino il sì del M5S sul Salva-Stati, ma ora i grillini attendono un segnale da Conte, la cui posizione viene blindata dall'asse ritrovato tra Di Maio e Grillo. Il presidente del gruppo Pd alla Camera Delrio alla Stampa (p.7) dice: "Non è la paura della seconda ondata del Covid l'argomento forte per richiedere il prestito del Mes per le spese sanitarie. E' la comprensione dei fatti: il premier prenda posizione e dica se ci sono le condizionalità che i grillini temono". Poi, rispetto all'alleanza con i 5S, Delrio spiega: "I sondaggi ci dicono che l'80% dei nostri elettori è favorevole, ma serve un'identità comune". Sull'alleanza Pd-M5S non è d'accordo invece Calenda. L'ex ministro e leader di Azione alla Stampa (p.9) attacca: "Stanno insieme per le poltrone, la saldatura distrugge il Paese".
Verso le Regionali. Alleanze e sondaggi positivi, secondo Repubblica (p.8) il Pd sogna il 4-2 sul centrodestra: i demo ora puntano alla vittoria in tutti i territori finora guidati dal centrosinistra. Un risultato impensabile fino a poco tempo fa. Ma in Puglia salta l'ipotesi di un accordo con i 5S, il ministro Boccia però precisa: "Chiederemo il voto disgiunto". E resta in piedi un'ultima trattativa. Il Corriere (p.11) guarda alle sfide chiave in Liguria, Puglia e Marche, con Pd e M5S che cercano tre strade per l'intesa sulle Regioni: si ragiona sull'idea che si possano eliminare gli attuali sfidanti per scegliere nomi nuovi. Ma nei territori 5S e Dem resistono. Il candidato 5S nelle Marche Mercorelli al Corriere (p.11) spiega: "Vogliono comprarci. Ritirarmi? Non se ne parla. Continuo la mia campagna elettorale, il quesito votato su Rousseau apriva alla possibilità di alleanza alle comunali, non alle regionali. Qui nelle Marche non c'è mai stato un progetto comune con il Pd".

ESTERI
Sbarchi, visita di Di Maio e Lamorgese in Tunisia: 11 mln per fermare i migranti (Stampa p.12 e tutti). Siglato un patto con il governo maghrebino, anche se nel Paese cresce la rabbia di chi ritiene un proprio diritto partire. Giornale (in prima e p.11) polemico: 11 mln alla Tunisi per (non) fermare gli sbarchi. E Verità (in prima e p.9) attacca: Di Maio e Lamorgese spennati dai tunisini. I due ministri volano nel Paese nordafricano per tentare di bloccare i migranti, ma l'unico risultato è che l'Italia sborserà altri 11 mln di euro per aiutare il governo di Tunisi.
Bielorussia, ondata di scioperi. Minsk in marcia per futuro e libertà: "Non abbiamo paura" (Repubblica p.16). E Lukashenko ora apre a nuove elezioni (Stampa p.13 e altri): il presidente punta però prima ad un referendum per cambiare la Costituzione. Intanto, secondo i media russi, ci sarebbero mezzi del Cremlino in viaggio verso Minsk. Il ministro degli Esteri tedesco Heiko Maas alla Stampa (p.13): "L'Europa non può stare in silenzio. Per noi il risultato delle urne è inaccettabile, sanzioneremo i vertici del regime".
Usa, Michelle Obama chiude il primo giorno della convention e unisce i dem contro Trump (Corriere p.12). "Restiamo uniti" è il motto con cui l'ex first lady esalta i dem, nella convention di Milwaukee anche Sanders in campo per ricompattare il partito: cacciamo il presidente (Stampa p.14).

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