Commentario del 15.08.2020

PRIME PAGINE
Su i contagi, ma si balla (Corriere). Le Regioni: discoteche aperte a
metà. Speranza: perché la Lombardia rinuncia alla quarantena?
"Sud, il piano per treni e strade" (Messaggero). Intervista a la
ministra De Micheli: "Programma a settembre e lavori in anticipo con i
fondi Ue".
Grillini sciolti nel Pd (Giornale). Da Rousseau via libera all'alleanza,
Casaleggio messo all'angolo
Svolta Cinque stelle: al voto col Pd (Qn)
Pd-M5S, si dei grillini (Repubblica). Ma ora c'è il nodo alleanze
Di Maio: "Ecco perché dico si al Pd" (Stampa). Parla il ministro
grillino: una nuova era per il Movimento
I giornali complici del governo (Libero). Non dicono che Conte e soci
sono indagati
Ormai lo sputtanamento è compiuto, e Tridico nasconde gli altri furbetti
(Verità)
Camera oscura: Tridico non fa i nomi (Fatto).
Dl Agosto, le novità e 24 articoli in più (Sole). In vigore da oggi la
manovra anti crisi di Ferragosto da 25 miliardi di euro.

ECONOMIA
Il Messaggero (p.4) parla ancora di Italia paralizzata. In Sardegna
turismo dimezzato e lo Stato blocca i fondi per l'autostrada ed il
metano. Pil in caduta libera a -6 miliardi di euro e 50mila posti persi
tra alberghi e bari. Governo in ritardo sulla dorsale del gas. Le
imprese: "Siamo pronte alla mobilitazione".
Secondo la ministra De Micheli: "Alta velocità e strade al Sud priorità
nel piano nazionale". Poi sottolinea: "Con il Recovery Fund possibile
accelerare la spesa di 200 miliardi in 10 anni. Già individuate le
infrastrutture strategiche, a settembre presenteremo il cronoprogramma".
Dei fondi europei parla anche l'ex premier Silvio Berlusconi nella sua
intervista al Giornale (prima e p.2-3): "L'Europa questa volta merita un
voto alto. Ora sta all'Italia fare un buon uso dei fondi. Guai a
rinunciare al Mes".
Intanto in Europa si registra lo schianto del Pil: "Mai così male dal
1945", e il Covid fa volare il debito (Stampa p.8). I Paesi che hanno
limitato il lockdown fanno peggio rispetto a Roma. L'allarme di
Bankitalia sulle entrate: "In sei mesi venti miliardi in meno".
Secondo Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, intervistato
da Stampa (p.9) "Serve un rinascimento del lavoro, detassiamo gli
aumenti contrattuali".
Il Sole (p.2) si concentra invece sulle novità del decreto Agosto. Stato
anche nelle Pmi strategiche. Sud, taglio del 30% ai contributi per 3
milioni di lavoratori. In vigore da oggi la nuova manovra anti crisi da
25 miliardi. Il Dl già al Senato: 250 milioni per gli emendamenti.
Moratoria sui prestiti Pmi fino al gennaio 2021. Debiti sanitari fuori
dalla riapertura dello sblocca pagamenti della Pubblica Amministrazione.
Per i balneari canone minimo a 2500 euro annui.
Secondo Verità (p.4) però alle imprese sono stati promessi 12 miliardi
ma finora se n'è visto solo uno. A giugno il ministro Gualtieri annunciò
il pagamento degli arretrati della pubblica amministrazione alle aziende
creditrici. Si tratta di liquidità cruciale per evitare i fallimenti, ma
la burocrazia blocca tutto. Anche il Messaggero (p.15) riporta l'allarme
della Cgia: "La Pubblica amministrazione non ha pagato oltre 11 miliardi
di debiti ai fornitori".

POLITICA
Alleanze e terzo mandato, si del Movimento 5 Stelle: "Nuova era"
(Corriere p.2-3 e tutti). Su Rousseau meno di 50mila votanti. Via libera
a Raggi e alle trattative col Pd.
Secondo Repubblica (p.2) il voto del Movimento apre al Pd, ma le
alleanze sono lontane. Vince su Rousseau il si alle intese con altri
partiti e a superare la norma del doppio mandato. Molte resistenze nelle
regioni, alle intese a sinistra. Sala: "A Milano, se corro, non faccio
patti con loro". Soddisfazione da Palazzo Chigi: ora si rema tutti insieme.
"Per il Movimento inizia una nuova era, con il Pd ora guardiamo anche al
2021". Così il ministro degli Esteri Di Maio intervistato da Stampa
(p.3). Poi aggiunge: "Non basta l'idealismo, ora miglioreremo nella
scelta della classe dirigente".
Secondo il Giornale (p.4) è uno schiaffo a Casaleggio: il M5S tradisce
se stesso per salvare le poltrone. Ma il capo di Rousseau avverte: no ai
politici di professione.
Tra i temi in primo piano anche l'audizione di Tridico alla Camera.
Secondo Verità (p.2) si autoassolve, ma la sua difesa è costellata di
buchi. In audizione dice di essere estraneo alla soffiata sui 600 euro,
poi tace sui nodi: dalla profilazione alla telefonata di Rosato. Per
Repubblica (p.6) Tridico copre i furbetti dell'Inps: "Nessuna manovra,
rispettata la legge". Il presidente dell'istituto: "Sapevo tutto da fine
maggio. Niente fughe di notizie. Il direttore di Repubblica mi chiese
soltanto conferma". Secondo il Corriere (p.5) Tridico si difende, ma
l'opposizione incalza: vada via.
Secondo Libero (p.5) Tridico supera l'esame di immaturità. Il capo della
previdenza spara una raffica di numeri ma tace sull'elenco dei "papponi"
del bonus uscito dal suo istituto.
Non si placano intanto le polemiche sul tema di contagi e movida. La
Spagna chiude i locali e l'Italia resta a guardare mentre i positivi
crescono, scrive il Messaggero (p.2). Il braccio di ferro tra governo e
Regioni consente di fatto le aperture di Ferragosto. Mascherine e
capienza ridotta, regole diverse ovunque. Londra intanto isola chi
arriva dalla Francia.
La Stampa (p.4) parla di pressing del governo sulle discoteche, stretta
delle Regioni per evitare lo stop. Primi provvedimenti dopo le
anticipazioni del ministro Boccia: capienza dimezzata in Veneto e in
Emilia. Secondo Repubblica (p.8) l'Italia col fiato sospeso sceglie il
Ferragosto a metà. Dura la Bellanova: "Così si aiuta la lobby delle
discoteche". E i numeri dei positivi salgono ancora.
Intanto a scuola basterà la mascherina, ma scatta l'ira dei presidi:
"Una comica" (Messaggero p.9). Il Cts cede alle criticità segnalate
dagli istituti che non riescono a trovare nuove aule. I dirigenti
scolastici protestano: tanto rumore per nulla. Secondo Repubblica (p.9)
le aule senza distanze spaventano la scuola: "C'è il rischio contagio".
Dopo la rivolta di prof e genitori, il Cts convoca una riunione
d'urgenza: "La deroga vale solo per le vere emergenze, non siamo la
stampella della politica".

ROMA&LAZIO
In primo piano su tutti i quotidiani l'esito del voto su Rousseau e
l'apertura per un eventuale nuovo mandato alla Sindaca Raggi. Repubblica
(p.4) parla di strategia di Raggi che a Roma punta a strappare il si dei
Dem. La sindaca è sicura che cadrà il veto pd su di lei. Ma il Nazareno
continua a cercare altri nomi. L'ultima ipotesi è Francesca Bria.
Raggi: toppa dopo lo strappo, scrive invece Repubblica Roma (prima e
p.2). Tende la mano ai consiglieri dissidenti e chiede di incontrarli a
settembre mentre continua a paventare il rimpasto. Il Pd aspetta le
Regionali e intanto ribadisce il no ad accordi sul suo nome. Tra i
5Stelle prende piede l'ipotesi Comunarie.
Soddisfatto dell'accordo anche il leader dem Zingaretti: "Luigi è stato
di parola, alleanza per tutto il Paese" (Corriere prima e p.4). Ma
contemporaneamente stoppa la Raggi: con lei anni drammatici, non la
sosterremo mai.
Zingaretti esluta, titola il Giornale (p.4-5): Conte (e la Raggi)
all'angolo. Arginato il protagonismo del premier. Nuovi spazi al centro:
pace Renzi- Calenda.
Secondo Libero (p.6) Il M5S diventa costola del Pd, e volano i vaffa.
Appena 29mila iscritti approvano gli accordi elettorali con i dem, altri
19 mila si ribellano. Si al Raggi bis.
Notizia Giornale (prima e p.2) parla di plebiscito per il Raggi bis. Il
popolo di Rousseau rivuole a Roma la sindaca della legalità. Un vero e
proprio plebiscito per il Raggi bis. Rousseau da il via libera alla
ricandidatura della Sindaca di Roma con l'80% dei voti e alle alleanze
territoriali del Movumento col 60%. Un verdetto che spiana le intese col
Pd, ma non nella Capitale.
Carlo Calenda, intervistato dal Messaggero (p.6) dice: "Dal Pd candidato
debole per spartirsi Roma con M5S. Ma hanno distrutto i dem".
Il Tempo (prima e p.3) intanto attacca: Un grande sogno svenduto per
amore delle poltrone. Questo il titolo del commento di Gianluigi
Paragone. La "diversità" dei 5Stelle, già in dubbio, svanisce del tutto
con il voto su Rousseau.
Nella sua intervista su Stampa (prima e p.3), il ministro Di Maio tocca
anche il tema Raggi, parlando di esperienza che può diventare banalmente
gestione del potere: "Tutto si misura dai fatti. Le sembra che la Raggi
abbiamo costruito un potere che voglia preservare? A me sembra che il
potere lo abbia combattuto e che voglia continuare a farlo". ,
E proprio Luigi Di Maio è protagonista di un intervento sul Fatto (prima
e p.4). Escludere Virginia Raggi, ad esempio, sarebbe stata una follia –
scrive Di Maio- cosi come sarebbe una follia non dare una nuova
opportunità a tutti quei sindaci e consiglieri del Movimento che stanno
cambiando il modo di pensare e fare politica anche nelle piccole città.
Queste persone stanno incidendo grazie alla loro forza d'animo, alla
loro passione e alla loro genuinità".


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