Commentario del 28 Gennaio 2024

PRIME PAGINE
Shoah, ricordo e tensioni (Corriere della Sera); Segre: "Per la Shoah qui nessuno ha mai chiesto scusa" (Repubblica);  "Non dormo dal 7 ottobre un incubo i bimbi uccisi" (La Stampa); Meloni: Shoah, un crimine nazifascista (QN); Meloni e la Shoah: "Le leggi razziali una vergogna, malvagità nazifascista" (Il Messaggero); In ordine sparso (Avvenire); Malagiustizia all'italiana «Chi sbaglia deve pagare» (Il Tempo); Leader candidati metà degli italiani sono contrari record di no a Schlein (La Stampa); Le toghe insegnano la Giustizia a Nordio (Il Fatto quotidiano); Zaia: senza Autonomia uno Stato medioevale (La Stampa).
Borsa, utili 2023 per 85 miliardi (+10%) (Sole 24 Ore); Il taglio dei tassi e le (tante) cautele della Lagarde (Il Messaggero); Pnrr, il rischio che finanzi la spesa corrente (Corriere della Sera); Concorrenza: in arrivo nuova legge su ambulanti, Rc auto e autostrade (Sole 24 Ore); Fmi: l'Italia ripensi al Mes (Repubblica); I trattori bloccano le strade La protesta contro la Ue (Corriere della Sera).
Tensione con i russi, Biden riporta le sue testate nucleari in Inghilterra (Il Messaggero); Con i soldati israeliani nella Striscia di Gaza "Hamas è ovunque sparano dalle scuole" (La Stampa); A Khan Yunis, nella terra che sarà di nessuno (Repubblica); Hamas, bufera sull'agenzia Onu (Il Messaggero); A Gaza troppi feriti, ospedali ko Fondi tagliati all'agenzia Onu (Sole 24 Ore); Rivolta Occidente Taglia i fondi all'Onu filo-Hamas (Il Giornale); Scandalo Onu-Hamas Via i soldi, il Pd dice no (Libero); La Spagna di Sánchez ultima trincea a sinistra (La Stampa).


ECONOMIA
Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza in evidenza su Il Corriere della Sera, a pagina 28: se la quarta rata da 16,5 miliardi non fosse stata provvidenzialmente versata a tre giorni dalla fine del 2023, quest'anno il rapporto fra debito pubblico e prodotto lordo sarebbe salito in violazione di tutte le regole europee. Invece, una gestione abile della liquidità versata da Bruxelles nel conto del Tesoro per l'esecuzione del Piano dovrebbe ridurre l'urgenza per il governo di rivolgersi al mercato per collocare sempre nuovi titoli e, in questo, paradossalmente aiutano proprio i ritardi dei progetti. Una simile strategia implica però dei costi più avanti, perché obbligherà il Tesoro a emettere molti più titoli di Stato nel 2025 e 2026 quando si tratterà di pagare per i cantieri oggi in gestazione.
Un report dell'Ocse sull'Italia riportato sempre dal Corriere della Sera, pagina 28, sottolinea che Pil pro capite potrebbe crescere del 3,5% entro il 2050 se si ampliassero e rafforzassero le politiche attive sul lavoro incrementando l'istruzione terziaria e riducendo il divario di genere, I nodi da sciogliere per stimolare l'economia del Paese sono, da una parte l'elevata percentuale (al 23%, inferiore solo a Colombia e Turchia) di Neet, ovvero quei giovani che non studiano e non cercano un impiego, Dall'altra la bassa partecipazione delle donne nel mondo del lavoro (al 52%, al di sotto della media Ocse), sulle quali pesa maggiormente il lavoro di cura, gli stereotipi culturali che le allontano dai percorsi Stem, oltre a problemi di politica fiscale. Infine, secondo l'analisi, il numero di iscrizioni all'università potrebbe far crescere il Pil pro capite dell'1,5%.
Rocco Palombella, segretario generale Uilm, lancia l'allarme sulla situazione dell'ex Ilva (Corriere della Sera, pagina 29 e tutti): i forni sono vicini allo stop e secondo Palombella Arcelor Mittal deve lasciare la gestione, altrimenti nessun nuovo socio privato italiano si avvicinerà. Arcelor Mittal avrebbe fatto ostruzionismo: "da un lato ferma gli impianti e dall'altro dice che vuole rimanere". Il sindacalista auspica la tutela delle imprese dell'appalto, per evitare che si ripetano i 150 milioni andati in fumo nel 2015 e ribadisce che "ora ci sono altri 170 milioni di crediti, al netto della guerra sulle cifre, senza i quali le aziende fallirebbero. Per questo non basta prevedere che i crediti diventino privilegiati, occorre saldarli".
In un'intervista rilasciata a Repubblica, pagina 9, la direttrice del Fondo Monetario Internazionale Kristalina Georgieva sottolinea che l'Italia dovrebbe ratificare il Mes perché le conviene, e tagliare il debito perché è necessario: "negli ultimi anni è stato accumulato molto debito, le riserve sono esaurite e vanno ricostruite". Infine, in rilievo su Repubblica, pagina 18, con il concordato fiscale, per 4 milioni di partite Iva e piccole imprese arriva l'aliquota su misura, l'imposta concordata con il fisco, bloccata per due anni ed esente da accertamenti. Il viceministro all'Economia Maurizio Leo ha commentato che è "l'unico modo per far pagare le tasse a chi non le paga".

POLITICA

Scontri e tensioni nel corso della Giornata della Memoria in primo piano su tutte le testate, mentre la Lega annuncia un ddl antisemitismo (Il Messaggero in prima, pagina e tutti). La piazza anti Israele riunisce estremismi di destra e di sinistra in gruppi monitorati su Telegram (Corriere della Sera, pagina 6), equiparando l'Olocausto alla guerra a Gaza e contestando tutte le istituzioni. A Roma, nella manifestazione a piazza Vittorio, compare un manichino di Netanyahu vestito da deportato, più di mille persone a Milano in piazzale Loreto cercano di sfondare il blocco delle forze dell'ordine al grido di "intifada" e chi critica Hamas viene minacciato: tutti idealmente uniti contro contro il sistema politico-istituzionale che cerca la pace in Medio Oriente e non il 'casus belli' per farlo definitivamente deflagrare (Il Messaggero, pagina 3 e tutti). Il giorno dopo il monito di Sergio Mattarella, che ha sottolineato le responsabilità dirette del fascismo per la Shoah e ha avvertito dei rischi di un nuovo "culto del capo", la politica risponde compatta ribadendo il suo "no" a ogni forma di antisemitismo: Meloni ha definito la Shoah un "orrore nazifascista", Fontana avverte dell'importanza "di non dimenticare mai la ferocia nazifascista" e La Russa conferma "la vicinanza al popolo ebraico. La Shoah è il male assoluto" (Corriere della Sera pagina 2 e tutti). Liliana Segre, cui la Statale di Milano ha conferito honoris causa il diploma in Scienze Storiche, nel corso della sua lectio magistralis sottolinea che "nessuno, finora, ha chiesto ufficialmente scusa in Italia ai sopravvissuti per quanto successo: Italiani, brava gente" (Repubblica, pagina 7 e tutti).
Intanto, anche l'Italia, con USA e Regno Unito, sospende l'erogazione di fondi al'Urnwa, agenzia Onu compromessa con Hamas, ma i deputati dem promuovono una mozione per non far cessare le donazioni: prima firmataria Schlein (Libero, pagina 2 e tutti) che, in vista del confronto alza i toni verso la premier, dicendo che "fa concorrenza a Wanna Marchi, usando la Rai per la propaganda più becera" e prepara un sit-in di protesta sotto la sede Rai di Viale Mazzini cui invita a partecipare "tutte le forze politiche di opposizione" (La Stampa, pagina 10 e tutti): focus della querelle, il servizio del TG1, che ha provocato le ire del PD, durante cui è stato annunciato "un reddito universale di 1000 euro a favore di 14 milioni di anziani, quando in realtà la prestazione è destinata soltanto a 25mila italiani" (Repubblica, pagina 11 e tutti).
Il sondaggio Ghisleri, a pagina 11 de La Stampa sulla candidatura dei leader politici alle europee, evidenzia che il gradimento più alto va alla premier seguita da Tajani, Conte e Salvini. Bene anche Renzi, mentre soltanto l'8,2% dell'elettorato PD condividerebbe Elly Schlein come capolista. Luca Zaia, intervistato da La Stampa, pagina 13, sottolinea che "chi critica l'autonomia differenziata vuole restare nel Medioevo, in un'Italia immorale a due velocità", e sul limite ai mandati per i governatori osserva: "chi lo vuole tratta i cittadini da idioti". Infine, dopo le polemiche dei giorni scorsi, al Teatro di Roma raddoppiano le poltrone: si va verso la nomina di direttore artistico per Di Fusco e dg per Cutaia (Repubblica, pagina 12).

ESTERI
In primo piano su tutti i quotidiani lo stop ai finanziamenti all'Unrwa da Usa, Italia, Regno Unito, Canada e Finlandia. "Siamo impegnati nell'assistenza umanitaria alla popolazione palestinese, tutelando la sicurezza di Israele", sottolinea il ministro Tajani. Mentre da Londra spiegano che questa decisione comporta "grandi rischi politici e di soccorso", dice Hussein al-Sheikh, segretario generale dell'Organizzazione per la Liberazione della Palestina. Il nodo infatti, sottolinea il Messaggero (pagina 4) è questo: la delegittimazione dell'Unrwa verrà pagata soprattutto dalla popolazione palestinese che attende aiuti e sostegno. Sulla stessa pagina il quotidiano evidenzia che le prove della connivenza di dirigenti, maestri e personale amministrativo dell'Unrwa c'erano già da tempo ma dopo la strage del 7 ottobre sono andate ben oltre i singoli casi al punto che lo stesso segretario generale dell'Onu Guterres  si è detto "inorridito" ed è scattato il licenziamento di quelle che però non sembrano essere solo mele marce, ma modelli diffusi a Gaza e non solo.
Intanto, riferisce il Corriere della Sera (pagina 11), ieri nel corso della consueta conferenza stampa del sabato Netanyahu ha ribadito che il Qatar "è problematico, ospita e finanzia i terroristi di Hamas, deve esercitare maggiore pressione su di loro". Parole pronunciate proprio mentre lo sceicco  Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim Al-Thani, premier del piccolo regno nel Golfo, è in Francia per incontrare l'israeliano David Barnea e discutere assieme a William Burns, capo della Cia, e Abbas Kamel, superspia egiziana, i dettagli della nuova intesa che porti al rilascio degli oltre 100 ostaggi ancora tenuti a Gaza. Il tutto mentre il ministro degli Esteri di Londra Cameron ha presentato una iniziativa in 5 punti, primo obiettivo: la tregua.
In evidenza su Repubblica (pagina 2) il reportage nella Striscia a seguito dell'Idf: la battaglia più dura, i tunnel di Hamas che sbucano vicino alla barriera dello Stato ebraico e le case spianate per sradicarli. Ancora un reportage, questa volta su La Stampa (pagina 6) nell'inferno di Khan Yunis. Sempre su La Stampa (pagina 8) la lettera di Antonio Tajani e Manfred Weber dove si chiede un esercito e più investimenti strategici per l'Europa: è l'ora della Difesa comune, dicono. Nel frattempo è botta e risposta nel Mar Rosso: colpita petroliera britannica con carico di nafta russo (Corriere della Sera pagina 11). Gli Houthi sparano, Usa e Londra reagiscono coni raid. Sempre il Corriere della Sera (pagina 12) riferisce che si lavora a un vertice a distanza tra Biden e Xi dopo il disgelo di San Francisco con gli Usa che chiedono a Pechino: fermi gli Houthi. In evidenza sul Messaggero (pagina 5) i venti di guerra fredda con  le testate nucleari Usa che tornano nel Regno Unito. Infine su La Stampa (pagina 8) il piano segreto dell'America per Kiev secondo quanto riferito dal Washington Post: "Sostegno senza riprendersi i territori".




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