Commentario del 04.01.2024

Primo Piano Rassegna Stampa
Giovedì 4 gennaio 2024

PRIME PAGINE
Strage in Iran, alta tensione (Corriere della Sera). Attacco all'Iran,
sale la tensione (Messaggero). Rischio di escalation in Medio Oriente su
Repubblica: La strage dei Pasdaran. Iran, paura escalation (La Stampa).
La guerra ibrida di Gerusalemme (Quirico su La Stampa).
Caso Pozzolo, sospensione vicina, Il ferito: "Basta menzogne" (Corriere
della Sera). Ora Pozzolo accusa il giovane ferito ma lui: tutto falso
(Messaggero). Caso Pozzolo, spunta una ipotesi, non sarebbe stato il
solo a sparare (Repubblica). Sparo al veglione, ora è giallo sulle
versioni (Giornale). La sinistra sbaglia mira (Tempo).
Balneari, Forza Italia apre a Bruxelles, Fitto: si tratta se tutti sono
d'accordo (Messaggero). Concorrenza, Meloni difende i balneari,
Tremonti: "Bolkestein superata dalla storia" (La Stampa). Sul QN
l'intervista al viceministro Leo: "Più soldi in busta paga".
Caso Verdini jr sul Fatto Quotidiano: L'uomo del Ponte: "Salvini e
Francesca a disposizione". Libero: Lo scandalo della toga rossa.
Frodi fiscali, così i tecnici delle Entrate danno la caccia ai falsi
crediti d'imposta (Sole24Ore). Consulenza fiscale dall'IA (Italia Oggi).
Armi e difesa, ordini verso i massimi storici (Sole24Ore).

ECONOMIA
Centrato il target Pnrr sull'evasione fiscale: in base ai dati più
pubblicati dal Mef, le politiche volte ad arginare l'infedeltà fiscale
si sono rivelate, almeno parzialmente, efficaci: nel 2021 la propensione
all'evasione è scesa al 15,3%, quasi due punti meno rispetto al 2020,
oltre tre meno del 2019 e sei meno del 2017, quando la discesa è
iniziata. Si tratta di una cifra che, se confermata, garantirebbe
all'Italia di raggiungere con tre anni di anticipo l'obiettivo stabilito
nel Pnrr per il 2024. Ora i riflettori sono puntati sul sommerso che,
secondo l'aggiornamento della Relazione sull'economia non osservata,
redatto dall'apposita commissione di esperti, è tornato ad aumentare nel
2021. L'evasione fiscale e contributiva è scesa di 2,7 miliardi, da 86,3
a 83,6. E per alcune imposte come l'Irpef dei lavoratori autonomi è
aumentata da 28 a 30 miliardi (Repubblica, pagina 20 e tutti).
Nonostante ciò, l'evasione resta gigantesca, pari a quasi 84 miliardi
nel 2021, ovvero più di tre finanziarie (La Stampa, pagina 12 e tutti).
Sul QN a pagina 10, l'intervista al Viceministro Leo. Attenzione puntata
sulla prima revisione dell'Irpef: un intervento che, secondo il
viceministro, deve essere letto insieme con la conferma, per il 2024,
del taglio del cuneo sulle retribuzioni fino a 35mila euro lordi. Il
beneficio massimo di queste due misure porterà nelle buste paga degli
italiani fino a circa 1.500 euro in più l'anno.
In evidenza anche la prossima stangata dell'Iva: il 31 dicembre sono
terminati gli aiuti stanziati dal governo Meloni per famiglie e imprese
contro il caro energia, che aveva confermato un precedente provvedimento
dell'esecutivo guidato da Mario Draghi. In particolare, finisce il
periodo dell'Iva ridotta al 5%, mentre con l'anno nuovo torna
all'aliquota originaria pari al 22%. Timori anche per i rincari delle
bollette energetiche: il clima mite ha favorito un abbassamento dei
prezzi ma la notizia della perturbazione artica che sta colpendo il nord
e centro Europa ha fatto crescere costi e quotazioni, salite di otto
punti percentuali (Repubblica pagina 21 e tutti).
Su La Stampa, pagina 10, e tutti, attenzione al braccio di ferro tra
sindaci e governo a proposito delle concessioni balneari: il decreto
Milleproroghe ha rinviato di un anno l'obbligo di bandire le nuove gare,
prorogando le concessioni fino al 31 dicembre 2024 e, in casi di
criticità, alla fine del 2025. Una decisione che ha messo l'Italia a
rischio di una seconda procedura d'infrazione da parte dell'Unione
Europea per violazione della libera concorrenza. Giulio Tremonti, in una
intervista rilasciata a La Stampa a pagina 11, al riguardo sottolinea
che l'azione di Bolkenstein era ispirata a un'idea di libertà di mercato
europea, di movimento di capitali da una nazione all'altra, non
all'interno dei confini nazionali. Le richieste di Bruxelles
rappresentano ormai il relitto di un'Europa passata.

POLITICA
In evidenza su tutte le testate ancora il caso Pozzolo e la festa di
Capodanno organizzata da Delmastro a cui il deputato si è presentato
armato finendo indagato per un colpo di pistola che ha ferito il genero
di una delle
guardie del corpo. Nuove testimonianze ricostruiscono l'accaduto nel
Biellese ma, se il ferito afferma di non aver mai toccato l'arma, la
traiettoria del proiettile smentirebbe il deputato di Fratelli d'Italia,
il quale ribadisce di non aver sparato: la sospensione, tuttavia,
sarebbe vicina (Corriere della Sera, prima e pagina 8 e tutti). La
reazione dell'opposizione non si è fatta attendere: Renzi ha definito la
classe dirigente di Fratelli d'Italia 'mediocre e pericolosa', mentre Pd
e Movimento 5 Stelle, entrambi all'attacco della premier accusata di non
aver commentato l'accaduto finora, chiedono le dimissioni sia di Pozzolo
che di Delmastro (Repubblica, pagina 6 e tutti).
Attesa oggi la più volte rimandata conferenza di Giorgia Meloni, già
slittata due volte: oltre al tema delle riforme, dal premierato
all'autonomia, e i nodi di attualità, in particolare la manovra e il no
al Mes, dovrà affrontare anche le inchieste di questi giorni. Sono
previste quaranta domande che riguarderanno inevitabilmente anche le
disposizioni nei confronti del deputato piemontese Pozzolo (Corriere
della Sera pagina 7 e tutti).
Anche gli appalti Anas pilotati in evidenza su tutti: dal 28 dicembre ai
domiciliari come il suo socio Pileri, Tommaso Verdini non si è
presentato all'interrogatorio di garanzia, e ha inviato al gip una
dichiarazione con cui comunicava l'intenzione di avvalersi della facoltà
di non rispondere (Il Messaggero pagina 7 e tutti). Nell'indagine su
Inver emergerebbero anche i tentativi di pilotare nomine nella regione
Veneto (Repubblica, pagina 9). Intanto, nell'inchiesta sono coinvolti
due nuovi indagati: si tratta dell'ex parlamentare ed eurodeputato Vito
Bonsignore, e dell'ex amministratore delegato dell'Anas, Massimo
Simonini, una figura importante nel sistema di corruzione basato anche
su favori alla politica, messo in piedi da Verdini jr e dal padre Denis,
anch'egli indagato, attraverso la società di lobbying Inver, utilizzata
dagli imprenditori coinvolti come strumento per arrivare a gestire gli
appalti Anas (Secolo XIX, pagina 10).
Infine, in evidenza su Il Messaggero a pagina 8, la caccia ai giovani
della Pubblica Amministrazione: il Dipartimento della Funzione pubblica,
su impulso del ministro Paolo Zangrillo, ha rilasciato una versione App
di Inpa, il portale per il reclutamento. Si tratta, in pratica, della
porta di accesso ormai unica ai bandi delle amministrazioni. Ad oggi
sulla piattaforma dei concorsi pubblici sono pubblicati ben 13 mila
avvisi, e sono previste oltre 170mila assunzioni.

ESTERI
La strage dinamitarda in Iran in evidenza su tutti i quotidiani. 100
morti nel giorno della commemorazione di Soleimani, generale ucciso
dagli Usa. Khamenei: "Atto atroce", ora c'è paura per l'escalation
(Repubblica, Corriere della Sera pagina 2). L'attentato è avvenuto un
giorno dopo l'uccisione a Beirut del numero due di Hamas. Il capo di
Hezbollah: "Vendicheremo l'uccisione in Libano di al Arouri. Nasrallah
minaccia: "Se Israele attacca il Libano sarà guerra senza limiti". Il
rischio è che il conflitto si allarghi. Gli Usa ribadiscono: "Non è
opera nostra né di Israele", ma temono una escalation. Washington
distingue l'operazione di Beirut dall'attacco in Iran. La Casa Bianca
punta il dito contro lo Stato Islamico: "Attentato simile ad altri". Le
bombe senza firma sembrano un eccidio per scuotere il regime degli
ayatollah, Isis, Israele, oppositori. La pista esterna subito evocata da
Teheran è utile a fini interni. In Cisgiordania negozi chiusi per
protesta contro l'uccisione mirata di Al-Arouri a Beirut, Israele spinge
sull'emigrazione da Gaza. Netanyahu annuncia: "Esilieremo solo i
terroristi". Ma arrivano le critiche di Usa e Ue: "E' irresponsabile"
(Corriere della Sera e Repubblica pagina 4). Il Mossad avverte: "Siamo
pronti a colpire ovunque." Intanto Al Sisi ferma i negoziati per la
tregua. Secondo indiscrezioni di stampa sarebbero in corso contatti con
il Congo e altri Paesi, mentre 11 Stati firmano per chiedere la fine
degli attacchi nel Mar Rosso. Gli Stati Uniti e la Gran Bretagna sono
pronti a colpire lo Yemen. L'operazione difensiva contro gli Houthi che
mettono a rischio il commercio in una delle rotte più importanti del mondo.
Nuovi raid ucraini su Belgorod. In 5 giorni 300 missili. Kiev chiede
nuove difese aeree. Scambiati centinaia di prigionieri (Stampa pagina 6,
Corriere della Sera pagina 14). Continuano gli attacchi russi sulle
città. Gli alleati sono preoccupati e Varsavia incalza: "Subito missili
a lungo raggio all'Ucraina e sanzioni più dure contro Mosca". Intanto
prosegue la resilienza di Zelensky (Stampa pagina 6). Ma la
controffensiva fallita ha indebolito il presidente eroe di un Paese
assalito. Il capo delle forze armate Zaluzhny è diventato il suo
principale rivale. Però gli attacchi feroci di Putin lo hanno reso
indispensabile, non solo all'Ucraina.

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