Commentario 14 Gennaio 2024

PRIME PAGINE
Politica. Regionali, dal candidato FdI un appello agli alleati: il vostro posto è qui (Corriere della Sera); Schiaffo alla Lega in Sardegna (Repubblica); Centrodestra, accordo a un passo (Giornale);
Meloni-Schlein, la sfida Tv che può decidere le elezioni (Stampa); Meloni-Schlein, la sfida Tv che può decidere le elezioni (Stampa); Scuola, sì del governo al pugno duro contro le occupazioni (Messaggero); L'email di Renzi a Carrai per un affare Aspi-Qatar (Fatto Quotidiano).
Giustizia: "Se l'Italia smantella l'abuso d'ufficio rischia sanzioni Ue", dice la Castellaneta sul Fatto.
Economia. Titoli di Stato, la grande corsa (Sole24Ore); Blocco in Mar Rosso: allarme per gli obiettivi Pnrr (Messaggero); Perché la patrimoniale serve alla crescita (Fornero su Stampa); L'Europa vuole imporci di rottamare l'auto (Libero). Lavoro, contratti: al via i rinnovi per 10 milioni di addetti (Sole); Assegno d'inclusione a quota 635 euro: è più pesante del Reddito di cittadinanza (Messaggero). Reti idriche, incentivi legati a clima e rinnovabili (Sole).
Sanità. «Scudo penale per i medici» (Messaggero).
Esteri. Taiwan sfida Pechino: vince Lai (Corriere, Repubblica, Giornale e tutti); La Cina: la riunificazione è inevitabile (Messaggero); Yemen, l'Europa tentenna, timori su Di Maio «garante» (Giornale). Sul Corriere intervista al ministro Tajani: «Nessuna pressione sull'Italia per i raid sullo Yemen». Francia, la riva destra (Stampa).

ECONOMIA
In primo piano sul Messaggero (in prima e pagine 4 e 5) la crisi nel Mar Rosso rischia di inceppare anche i cantieri del Pnrr. Il nostro Paese ha bisogno di materie prime, ferro e acciaio soprattutto, e Confindustria teme la crisi delle forniture e dunque delle attività. L'Abi: c'è anche un allarme prezzi. Su Repubblica (pagina 10) benzina e alimentari: perché la crisi di Suez incide sul portafogli delle famiglie italiane. A rendere perfetta la tempesta che si profila sull'economia globale, riferisce il quotidiani, sono i contraccolpi sul mercato petrolifero e quindi sull'inflazione che sembrava domata, mentre le banche centrali esitano sui ribassi. Per la banca d'investimenti Schroders i prezzi del petrolio possono arrivare a 120 dollari.
Sempre sul Messaggero (in prima e pagina 8) via all'assegno di inclusione che, riferisce il quotidiano romano, è più "pesante" del Reddito: l'importo di 635 euro per 500mila famiglie, primi pagamenti al via dal 26 di questo mese. Nove richiedenti su dieci sono ex percettori del sussidio. Caridi (Inps): operazione riuscita.
Titoli di Stato in evidenza sul Sole 24 Ore (in prima e pagina 3): è record di emissioni. Questa settimana è stata la più affollata di sempre, con 53 miliardi di bond statali: i Governi Ue hanno già raccolto il 6,5% del fabbisogno dell'intero 2024. La Spagna in prima fila con 22 miliardi. Sempre sul Sole (pagina 2) il credito cresce Brevi al Sud (+0,3%), langue al Nord e cade al Centro.
Allarme debito pubblico in evidenza sulla Stampa (pagina 2): Lo stock è arrivato a 307 mila miliardi e vale il 336% del Pil globale. Allarme dell'Iif: "Con gli alti tassi, gli interessi rischiano di esplodere". Sempre sulla Stampa (in prima e pagina 3) Elsa Fornero spiega perché la patrimoniale serve alla crescita: una tassa sulla casa, scrive Fornero, può servire a ridurre il costo del lavoro e ad aumentare i salari. Ancora sulla Stampa (pagina 3) in evidenza il Mef, le privatizzazioni non decollano Mps e Poste non bastano ai mercati.
Intanto De Luca attacca il ministro Fitto: "Sblocca i 5 miliardi o ti denuncio" (Repubblica in prima e pagine 4 e 5 e tutti): il governatore campano sullo stop a 5,6 miliardi: "Una calamità", dice ma il governo contesta ritardi nella spesa. Sempre su Repubblica (in prima e pagina 24 e su tutti) in evidenza l'ex Ilva, con Mittal che chiede al governo 400 milioni per uscire dall'acciaieria. Non solo ex Ilva: al ministero tavoli di crisi per oltre 70mila lavoratori (QN pagina 23). Infine in evidenza su Libero (in prima e pagine 2 e 3) il piano della Commissione: Bruxelles ci comunicherà per posta quando dobbiamo buttare la macchina anche se vorremmo tenerla.

POLITICA
Regionali in primo piano su tutti i quotidiani. Centrodestra in confusione, riferisce Repubblica (in prima e da pagina 2 a 5), sottolineando che Meloni fa una prova di forza in Sardegna imponendo Truzzu senza il sì degli alleati mentre Salvini subisce il no al terzo mandato e rischia la resa dei conti. E poi, riporta ancora il quotidiano, c'è Tajani è alle prese con la "ribellione" dei forzisti locali. E proprio il ministro degli Esteri parla della crisi nel Mar Rosso nell'intervista al Corriere della sera (in prima e pagina 7), assicurando che sui raid anti-Houthi  "Non abbiamo ricevuto alcun tipo di pressione, ma il nostro sostegno, dice,  per ora è solo politico".
Intanto Schlein lancia la sfida nella roccaforte di Giorgia (Messaggero pagina 6 e tutti): La segretaria dem sbarca in Abruzzo, la prima Regione conquistata da Fratelli d'Italia:  "Tutti uniti si può vincere", dice ma non scioglie la riserva sulle Europee. Intervistata da Repubblica (pagina 5) Emma Bonino attacca: "Un errore le finte candidature le Europee non siano una conta italiota". Mentre Fedriga intervistato dalla Stampa (pagina 5) dice: "Quando ci siamo divisi sui candidati abbiamo danneggiato gli elettori", sottolineando che "Guidare una regione per tre volte può essere utile: in teoria un premier può governare a vita".
In evidenza sulla Stampa (in prima e pagina 7) il duello tv tra Meloni e Schlein che, sottolinea Ghisleri, può cambiare l'esito delle elezioni con il 56% che seguirebbe l'eventuale faccia a faccia tra le leader mentre è caccia ai voti di circa venti milioni di indecisi ed un cittadino su tre si dice preoccupato per il futuro, le percentuali maggiori tra i sostenitori di Pd e 5 Stelle. Mentre per il politologo Vassallo (Istituto Cattaneo) su QN (in prima e pagina 4) la premier capolista alle europee vale fino al 2% in più per Fratelli d'Italia mentre la leader dem non porta più voti al Pd.
Sanità, avanti con lo scudo penale per i medici in evidenza sul Messaggero (pagina 2): la mossa del governo per ridurre i processi  per le presunte "colpe mediche" che non solo ingolfano i tribunali ma soprattutto creano una spirale negativa nel mondo della Sanità. A pagina 3 (con richiamo in prima), l'intervista al ministro Schillaci che dice: "Stipendi più alti e sblocco del turn-over per impedire la fuga dei camici bianchi" sottolineando che "serve un patto con le regioni: un nuovo piano sanitario nazionale con gli obiettivi da raggiungere". Sempre sul Messaggero (in prima e pagina 12) la scuola, con il sì del governo al pugno duro contro le occupazioni.
Intervistato da Libero (pagina 20) il ministro Lollobrigida spiega verità, bufale e leggende sugli insetti nei piatti italiani sottolineando che "La competenza esclusiva per le norme su etichettatura e commercializzazione degli alimenti è della Commissione europea". In primo piano sul Fatto quotidiano (in prima e pagina 5) l'email di Renzi a Carrai per un affare Aspi-Qatar. Infine sul Giornale (in prima e pagine 12 e 13) le sedi romane del Pd pagate dai cittadini. Dem e Rifondazione non versano l'affitto dei locali comunali: buco da 2 milioni.

ESTERI
In primo piano su tutti i quotidiani le elezioni presidenziali a Taiwan. È William Lai Ching-te, il più odiato da Xi Jinping sottolinea il Corriere della sera (pagina 2), il nuovo presidente di Taiwan. Il candidato del Dpp, il Partito democratico progressista con il quale la Cina ha chiuso da otto anni ogni canale di dialogo, ha ottenuto il 40% dei voti. Un distacco notevole rispetto ai due avversari che, pur dichiarandosi fedeli allo status quo (la separazione di fatto), invocavano maggiore flessibilità verso il Partito comunista: Hou del Kuomintang si è fermato al 33%, Ko che immaginava una terza via indefinita ha finito al 26%. Con la terza vittoria del Dpp, sottolinea Repubblica (pagina 7), Taipei prosegue il cammino verso l'Occidente: meno legami economici con Pechino e più deterrenza militare. Mentre il Sole 24 Ore (pagina 5) evidenzia che il costo di un conflitto aperto su Taiwan sarebbe, secondo la stima di Bloomberg Economics, di diecimila miliardi di dollari. La prima dichiarazione cinese dopo il voto rientra nel rituale, sottolinea il Corriere della sera (pagina 5) e tutti: "No alle manovre separatiste, ci opporremo con forza all'indipendenza". Poi un accenno alla disponibilità a "lavorare con le parti politiche interessate, persone e gruppi taiwanesi che vogliono migliorare gli scambi tra le due sponde dello Stretto". Una frase tutta da interpretare, e che potrebbe essere una mossa per ostacolare Lai, offrendo sostegno alle opposizioni nell'isola.
Intanto gli Usa continuano i raid anti-Houti (Repubblica pagina 8 e tutti) con Netanyahu che promette: "Nessuno ci fermerà" mentre le trattative per uno stop ai combattimenti e per un nuovo scambio di prigionieri sembrano bloccate, nonostante l'accordo raggiunto dal Qatar per consegnare agli ostaggi i medicinali di cui hanno bisogno. In evidenza su Repubblica (in prima e pagine 11, 12 e 13) e su tutti i cento giorni di guerra e dolore, con il Fatto quotidiano (in prima e pagina 17) che ricorda i 24mila morti e che a Gaza "L'Idf vuole Rafah". Mentre Domenico Quirico sulla Stampa (pagina 17) sottolinea che gli Stati Uniti stanno mettendo a dura prova la pazienza di mezzo Medio Oriente ma l'Iran e i suoi vassalli libanesi di Hezbollah per ora evitano di allargare il conflitto.
Intanto in Francia, riferisce la Stampa (pagina 10), Macron "ripulisce" Parigi per i Giochi e tenta di frenare il suo declino con la grandeur ma è Le Pen ad avanzare puntando sul concreto: sicurezza, salari e potere d'acquisto. Sempre sulla Stampa (pagina 11) l'intervista al segretario del Partito socialista Olivier Faure, che dice: "È caduta la barriera contro gli estremisti" auspicando che "la gauche torni unita".
Infine in Usa repubblicani al voto in Iowa, primo atto delle presidenziali (Avvenire in prima e pagina 4 e tutti). L'ex presidente, riferisce Repubblica (pagina 15) annulla il comizio per il clima ma è in testa su Haley con 25 punti di distanza mentre DeSantis salta la tappa del New Hampshire.






© riproduzione riservata

Nessun commento:

Posta un commento