Commentario del 01.08.2023

PRIME PAGINE
Prima frenata (Avvenire). Rallenta la crescita italiana (Corriere della Sera). Calo di primavera del Pil: -0,3% (Sole 24 Ore).  L'economia adesso frena, Italia ultima tra i big europei (Repubblica). I tassi della Bce azzoppano il Pil (Giornale). Peggio di tutti su Pil e rincari, titola il Fatto Quotidiano. Per l'Italia c'è la prima frenata del Pil ma continua la discesa dell'inflazione (Messaggero). Inflazione ancora giù a luglio, ma il carrello della spesa rimane sopra la soglia del 10% (Sole 24 ore).
Reddito di cittadinanza, il governo fa autogol (Repubblica). L'esecutivo bacchetta l'Inps: "E per i nuclei fragili l'assegno resta" (Messaggero). L'ex presidente Inps Tridico al QN: "Il governo non ha soluzioni per 600mila persone. E scarica tutto sui Comuni". L'esecutivo non cambia linea. L'opposizione: "E' scontro sociale" (Sole 24 Ore). Landini alla Stampa: "Il governo fa cassa con i poveri". Il Giornale segnala intanto la protesta flop: bomba sociale rimandata. Sanità, quindi regioni a rischio commissario (Stampa).
Esteri-Niger. Arrestati i ministri, la protesta dell'Europa (Corriere della Sera). La resistenza del leader: "Non mi piego ai golpisti" (Repubblica). Sospeso l'invio di uranio dalla Francia e ora è a rischio anche l'accordo sui migranti (Stampa).
Esteri-Ucraina. Con missili e droni la resistenza ucraina si sposta in Russia (Corriere della Sera). Quei droni su Mosca e la minaccia atomica (Stampa). La Russia attacca: bombe sulla città di Zelensky (Giornale).
Esteri-Usa. Trump in volata nei sondaggi tra i repubblicani e stacca DeSantis (Corriere della Sera).

ECONOMIA
Il Pil ingrana la retromarcia (Giornale pagina 3 e su tutti i quotidiani). Calo inatteso dello 0.3%. Questa battuta d'arresto, inattesa nelle proporzioni, si deve un combinato disposto di fattori negativi. Il principale è la flessione del valore aggiunto dell'industria, accompagnato da quello dell'agricoltura, penalizzata dalle alluvioni. Male i consumi mentre l'export ha fornito un contributo nullo. Positivi i servizi, molto probabilmente trainati dal turismo. Per l'esecutivo la colpa è della stretta monetaria. La spia era, comunque, accesa da settimane. "Un arretramento prevedibile. Nessun dramma, ma c'è grande attenzione" – secondo quando trapela da Palazzo Chigi. La stima è inferiore alle previsioni e a questo si aggiunge un'altra notizia negativa contenuta nei dati diffusi ieri dall'Istat: il Pil italiano fa registrare una prestazione peggiore di quelli della Germania (0,0%), della Francia (+0,5%) e della Spagna (+0,4%). Da Il Sole 24 Ore (pagina 3), l'inflazione ancora giù, ma il carrello della spesa rimane sopra la soglia del 10%.. Su Corriere della Sera (pagina 2) la presidente della Banca centrale europea, Christine Lagarde: "Abbiamo fatto molti progressi nella lotta all'inflazione, e ci stiamo avvicinando al nostro obiettivo, un target a medio termine del 2%». Sulle prossime mosse di politica monetaria la presidente parla di una possibile pausa sui rialzi dei tassi a settembre che però "non sarà necessariamente definitiva". Del resto l'inflazione core resta stabile nell'area euro al 5,5%. Professa cauto ottimismo il ministro Giorgetti (Corriere della sera pagina 2); al Mef si scommette che l'Italia non si troverà ad affrontare una situazione come quella tedesca, dove le fiammate inflazionistiche stanno deprimendo i consumi e spingendo il Paese in recessione. Il punto vero è che non ci sarà spazio, nelle settimane a venire, per "richieste fantasiose". Proprio in questi giorni si stanno svolgendo in Via Nazionale gli incontri con tutti i dicasteri in vista della manovra di bilancio. E il rapporto Istat è utile, spiegano dal ministero, "per riportare tutti alla realtà e al realismo".  Insomma: "Soldi da buttare non ce ne sono". Cambiando argomento, su Libero (pagina 5), intervista al ministro Zangrillo, che chiede di  superare "il mito del posto fisso; secondo il ministro, "l'attrattività dì un impiego non è data solo dalla stabilità"; poi un riferimento al Rdc, " agitare lo spettro della piazza è pericoloso, chi lo fa è un irresponsabile. Lo Stato aiuterà sempre chi non può lavora".

POLITICA
In evidenza su tutti i quotidiani lo stop al reddito di cittadinanza. Regna la confusione, oltre a montare il disagio e la rabbia sociale riferisce Repubblica a pagina 2. Anche perché, sottolinea Repubblica, adesso si scopre che quelle stesse 160 mila famiglie "esodate" del Rdc rischiano di ritrovarsi prive anche dell'Assegno unico per i figli. Una tagliola che, viene stimato, interesserà a conti fatti 224 mila persone già a partire da questo mese di agosto. Intanto, giornata ad alta tensione ieri nelle piazze e nei palazzi. Con Schlein che attacca: "È incredibile non solo che abbiano deciso di fare la guerra ai poveri  ma anche che non abbiano preparato minimamente questi passaggi accompagnando con una corretta informazione e dando sostegno alle misure di supporto che devono essere messe in campo", dice chiedendo a Meloni di "riferire in Parlamento" (Stampa p.6). Duro anche Conte: "Ci ripensi e fermi subito questo disastro sociale ed economico". Mentre Landini rilancia la battaglia sul salario minimo: "Basta con i finti tavoli, finora non c'è stata nessuna trattativa", dice. Un disastro, sottolinea il Fatto quotidiano a pagina 4, con il sussidio che verrà tolto anche ai fragili mentre per i corsi manca la piattaforma. Intervistato dal Corriere della sera, pagina 9, il cpogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera Foti dice: "Le opposizioni vogliono il caos, noi le politiche attive del lavoro". Per il Tempo, pagina 2, Movimento 5 stelle e Pd aizzano le piazze mentre l'Anci, riferisce il Giornale a pagina 5, chiama l'esecutivo: "Non può lasciarci soli a gestire il problema".
Sulla Stampa, pagina 8, sanità a rischio default: buco da 15 miliardi, il governo a caccia di risorse, oggi l'incontro tra Giorgetti e Schillaci, che chiederà al titolare del Mef almeno 3 miliardi. Tra le ipotesi per trovare i fondi necessari c'è quella di una tassa sul gioco d'azzardo, ma il ministero dell'Economia frena perchè non sarebbe attuabile in tempi brevi.
A tenere banco su tutti i quotidiani c'è infine la polemica tra Renzi e Calenda, col leader di Azione che critica Boschi e Bonifazi dopo una cena al Twiga con Santanchè. Una polemica che, sottolinea il Messaggero a pagina 7, arriva nel bel mezzo di una giornata in cui in molti avevano già gridato all'avvicinamento tra renziani e meloniani su un altro fronte: un emendamento di Italia Viva al Decreto bis sulla Pubblica amministrazione passato in commissione Lavoro-Affari costituzionali con il sì di Fratelli d'Italia.

ESTERI
Niger in primo piano su tutti i quotidiani. Dopo aver deposto il presidente Bazoum e isolato alcuni ministri, riferisce il Corriere della sera a pagina 11, la giunta golpista sta cercando di rinforzare la sua presa del potere, incurante degli appelli internazionali per ripristinare il governo democratico. Ieri sono stati arrestati 180 membri del partito di governo comprese due figure chiave dell'esecutivo: la ministra delle Miniere Ousseini Hadizatou Yacouba e il ministro dell'Energia nonché figlio dell'ex presidente Mahamadou Issoufou, ora impegnato in trattative per una soluzione diplomatica della crisi. Allineati gli Usa, con Blinken che ha appoggiato le decisioni dell'Ecowas, la Comunità economica dei 15 Stati dell'Africa occidentale, di sospendere le relazioni con il Niger, applicare sanzioni e autorizzare l'uso della forza se Bazoum non verrà reintegrato entro una settimana. La Stampa, pagina 13, sottolinea che il Paese è il maggior fornitore di combustibile fossile assieme alla Russia: è una tenaglia ma il golpe mette a rischio anche il gasdotto Trans-Sahariano e gli accordi sui migranti. Persino il Cremlino si è detto "seriamente preoccupato"e favorevole al rapido ripristino dello Stato di diritto nel Paese africano (Corriere della sera pagina 11). Mentre a Palazzo Chigi, riferisce Repubblica a pagina 10, i timori sono rivolti alle possibili iniziative di Parigi, che sembra spingere per un intervento contro i golpisti dell'Ecowas: una mossa che rischierebbe di coalizzare i pretoriani ribelli del generale Tiani, l'esercito nigerino e larga parte della popolazione, innescando un conflitto feroce nell'unico alleato rimasto all'Occidente nel Sahel. Il governo di Roma invece chiede una linea di cautela, ribadita ieri dopo una riunione presieduta dalla premier con il sottosegretario Mantovano, i ministri Tajani e Crosetto e i direttori dell'intelligence: "L'Italia auspica una soluzione negoziale e la costituzione di un governo riconosciuto dalla comunità internazionale".
Sul fronte della guerra bombe sulla città di Zelensky con 6 morti (Corriere della sera pagina 10 e tutti). Mentre sul piano diplomatico la Croazia ribadisce il pieno sostegno alla resistenza ucraina e offre i propri porti nell'Adriatico per aiutare l'export dei prodotti agricoli penalizzati dalla morsa russa nel Mar Nero, come ribadito dal ministro degli Esteri croato in visita ieri a Kiev. Intanto a Stoccolma è stato autorizzato un altro rogo del Corano (Avvenire, pagina 14) "Andremo avanti finché non sarà bandito", dicono i rifugiati iracheni e organizzatori della protesta-bis. Infine gli Usa, dove i sondaggi indicano che il moltiplicarsi dei guai giudiziari di Trump non sta affatto indebolendo la sua candidatura: l'ex presidente continua, anzi, a rafforzarsi col distacco dall'unico inseguitore significativo, Ron DeSantis, che ha raggiunto il livello record di 37 punti percentuali.

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