Commentario del 28 Agosto 2023

IN PRIMA PAGINA
Manovra, misure e scintille, scrive in apertura di prima pagina il
Corriere della Sera. Governo al lavoro. Giorgetti: basta chiacchiere da
calcio d'agosto, servono rinunce. Oggi Cdm. Meloni, su La Stampa,
ascolto solo proposte realistiche. E poi boom di appalti nei Comuni,
rischio stop senza fondi Pnrr. Altro tema in primo piano, questa volta
su Repubblica; migranti, Salvini all'attacco. Meloni in difficoltà per
il boom di sbarchi e subisce gli affondi del leader leghista che chiede
nuovi decreti sicurezza. Su Fatto Quotidiano, Salvini sommerso dai
migranti annuncia un altro decreto-fuffa; solite chiacchiere sui
rimpatri e norme già esistenti. Su Giornale, sempre in previsione del
primo Cdm di oggi, il governo fa il pieno, aiuti per la benzina; manovra
e rincari, si lavora per sostenere le famiglie; ipotesi social card
carburanti per i redditi bassi. Sul Sole 24 Ore, salari, aiuti in cerca
di rifinanziamento. Dal cuneo fiscale ai fringe benefit agevolati scatta
l'esigenza di altri capitali. Su Messaggero lotta alla violenza di
genere, arrivano le lezioni in classe; il piano del governo: da
settembre anche i ragazzi saliranno in cattedra. Esteri, Mosca, test del
Dna a tempo record: "Prigozhin è morto nell'areo caduto". Su Repubblica,
l'agente Russa, Natalia Burlinova, reclutava in Italia. Cronaca, attesa
per il ciclone; al Nord scatta l'allerta rossa. Si chiamano "medicane",
scrive il Corriere della Sera, sono effetti del mare rovente. In
chiusura l'ultima estate italiana dell'ex ct della nazionale Mancini,
c.t. d'Arabia. Voci di un contratto da 30 milioni l'anno, ma lui smentisce.

ECONOMIA
Manovra in primo piano su tutti i quotidiani. Oggi il primo Consiglio
dei ministri, con Meloni che invita i ministri: "fate solo proposte
realistiche, priorità alla famiglie con figli" (Stampa pagina 2).
"Andranno fatte delle rinunce", dice Giorgetti (Corriere della sera
pagina 3). Almeno tre i nodi da sciogliere: coperture, extra profitti
delle banche e pensioni sulle quali, riferisce la Stampa a pagina 2,
Savini e Tajani sono divisi, con Forza Italia che insiste per le minime
e la Lega che invece punta a Quota 41. Per il Giornale (pagina 4) Tajani
indica scelte e priorità per una manovra liberale: "Stabilizzare il
taglio del cuneo fiscale, detassare 13esime, straordinari e, premi di
produzione. E poi le pensioni minime". Su Repubblica (pagina 4) il
governo a caccia di 5 miliardi: le risorse per la legge di Bilancio
potrebbero arrivare dalla revisione delle 626 agevolazioni che valgono
82 miliardi. Il compito affidato dal viceministro Leo a una commissione
di esperti. In alternativa, riduzione solo per i redditi medio-alti.
Sempre su Repubblica (pagina 5) l'intervista all'ex ministro
dell'Economia Tria che dice: "Per trovare fondi serve la spending
review" ed aggiunge: "Non è il momento di impegni imponenti tipo Ponte
né di sgravi fiscali rilevanti". Mentre sugli extra profitti:
"Leggerezza imperdonabile". Per quanto riguarda il caro benzina, non ci
sarà un intervento sulle accise che è escluso da tutto il governo ma,
riferisce il Giornale a pagina 2, si ragiona su un aiuto destinato a
categorie mirate con l'ipotesi di una social card carburanti, come
confermato dal ministro per le Imprese Urso. Sulla Stampa (pagina 3) il
boom di bandi di gara nel 2023: per l'80% sono quelli dei Comuni che il
governo vuole stralciare dal Pnrr e che così resteranno senza fondi.
L'sos dei sindaci: "Bisogna fare presto o tutte le procedure si
bloccheranno", dicono. Infine l'accordo anti-inflazione: i produttori
aprono (Messaggero pagina 6):  l'obiettivo è allargare il protocollo per
i prezzi calmierati fino a dicembre. Domani il tavolo con Urso,
Commercio e grande distribuzione hanno già aderito.

POLITICA
Su La Stampa, a pagina 6, l'autogol di Piantedosi. Il primo inquilino
del Viminale, riferendosi alla violenza sulle donne dichiara: fatti che
riguardano l'educazione culturale; non è colpa delle istituzioni e men
che meno di questo governo". Per Piantedosi è una questione che investe
l'educazione dei ragazzi, è un compito della scuola. Su Messaggero, a
pagina 2, il ministro della scuola, chiamato in causa annuncia, "cambio
di passo dopo gli ultimi fatti". Si parte da settembre, con l'idea di
rendere i ragazzi "parte attiva". Focus su stupri, femminicidi e anche
sulle conseguenze penali per chi commette abusi. Sul fronte politico i
vicepremier scaldano i motori in vista delle Europee. I due a Ceglie
Messapica: discutiamo sui contenuti ma siamo uniti. Il leghista punta
sui cantieri da aprire, mentre il forzista sui servizi da privatizzare
(Messaggero pagina 4).  Intanto, Calenda attacca di nuovo Renzi
sull'elezione diretta del presidente del Consiglio; e le opposizioni
fanno fronte comune (Stampa pagina 12). Repubblica intervista il
capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera: "Il sì al premierato è un
segnale all'opposizione" e poi annuncia il ritornino alle preferenze.
Caso Vannacci: dice la sua Vincenzo Camporini, su La Stampa a pagina 12;
l'ex capo di Stato Maggiore è netto: "Vannacci è un militare senza
disciplina". Sull'argomento interviene Cicchitto, su Repubblica (pagina
13): "Anche dietro Vannacci si può vedere la mano di Putin Vogliono
spaccare la maggioranza", dice. Emergenza sbarchi: Attacco all'Europa,
scrive La Stampa. Il ministro Urso a Lampedusa: Bruxelles intervenga.
`Spostati a Porto Empedocle 500 migranti ma dentro l'hotspot ancora
3.800 persone (Messaggero pagina 9). Sfida premier-Salvini sul dossier.
Il sindaco invita Meloni. Per il ministro Urso, l'Europa deve capire che
l'Italia non può essere lasciata sola davanti a un fenomeno
straordinario, mentre per il ministro degli esteri, la situazione
internazionale peggiora spingendo le persone ad andare via dall'Africa.
Sul tema interviene Matteo Zuppi, presidente della Cei, dalle pagine de
La Stampa (in prima e pagina 11): "è il momento di risposte
strutturali", dice "tutti facciano la loro parte. Questa è una sfida
epocale: i muri sono ingannevoli, bisogna superare la paura." In casa
Dem, Bonaccini smarca la segreteria e nomina capigruppo "ombra", su
Repubblica pagina 8. La corrente che fa capo al governatore, punta a
strutturarsi sia in Parlamento che sul territorio. Su Corriere della
Sera, intervista ad Arianna Meloni  che dichiara:"non potevo più stare
nell'ombra"; "io già nel Movimento sociale italiano a 17 anni". E sulla
possibile candidatura alle Europee: "preferirei di no "ma sono un soldato".

ESTERI
In primo piano lo schianto del jet Embraer. Mosca conferma: Prigozhin è
morto (su tutti). La certezza è arrivata dopo il test del Dna.
Permangono i dubbi sul disastro: attese risposte da rottami e scatole
nere dell'aereo ma non è chiaro chi li potrà esaminare. Intanto,
riferisce il Corriere della sera a pagina 10, in rete i mercenari
ricordano un'intervista rilasciata dal loro leader in aprile che letta
oggi pare quasi una premonizione: "La Russia è sull'orlo del disastro -
diceva -. E se questi ingranaggi non verranno aggiustati oggi, allora
l'aereo andrà in frantumi mentre è in volo». E, ancora: "Parlo con
troppa onestà. Meglio uccidermi". Su Libero (pagina 11) l'intervista
alla politologa Nona Mikhelidze che dice: "La morte di Prigozhin costerà
cara a Putin". Intanto continuano gli scontri armati in Ucraina (Stampa
pagina 16). Nella notte tra sabato e domenica, riferiscono le autorità
ucraine, quattro missili da crociera russi sono stati abbattuti dalla
contraerea nella parte centrale e settentrionale del Paese. Nella
regione di Kyiv i detriti di un missile avrebbero ferito due persone. Il
ministero della Difesa russo, invece, ha dichiarato in un comunicato di
aver colpito con missili ad alta precisione un aerodromo nella regione
di Kyiv. Repubblica (pagina 10) riferisce che gli ucraini avanzano:
"Abbiamo superato la linea russa a Sud", dicono e ora puntano al mare,
così isolerebbero la Crimea dalla Russia. Sempre su Repubblica (pagina
13)  le attività in Italia dell'agente russa che reclutava le spie:
Natalia Burlinova, ricercata dall'Fbi, che ha ospitato degli italiani a
Mosca e ha organizzato un seminario a Milano con l'Ispi. In evidenza lo
storico incontro a Roma tra Israele e Libia (Stampa pagina 15 e tutti).
Il faccia a faccia Cohen-Al Mangoush favorito dalla Farnesina,
sottolinea il Giornale (pagina 14). I due, riferisce Repubblica (pagina
15) hanno parlato di aiuti umanitari da parte degli israeliani, di
progetti per l'agricoltura e la gestione dell'acqua e di una possibile
cooperazione per salvare i siti legati alla presenza ebraica in Libia.
Un colloqui che va nella direzione di un possibile processo di
normalizzazione tra l'Ovest della Libia sotto il controllo del
cosiddetto Governo di unità nazionale guidato dal premier Abdul Hamed
Dbeibeh e Israele. E che andrebbe a inserirsi nella sequenza di accordi
diplomatici senza precedenti fra Gerusalemme e Paesi arabi cominciata
nell'agosto 2020.

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