Commentario del 05.08.2023

PRIME PAGINE
Tasse, via alla riforma che divide (Stampa). Tasse e sanzioni, si cambia (Corriere della Sera). Fisco, cambiano 1.500 scadenze (Sole 24 Ore). Tre aliquote, flat tax e scudo: le tasse nell'era Meloni (Repubblica). Dall'Irperf alle tredicesime detassate, c'è il via libera alla riforma del fisco (Messaggero).
Inflazione, Urso al Messaggero: "Calmierare i prezzi degli alimentari".
Italia-Politica. L'estate dei dossier e dei veleni (QN). Migliaia di dati accumulati per costruire i dossier segreti (Corriere della Sera). Dossier, segreti e spioni: la rete parallela dell'Antimafia cresciuta grazie ai grillini (Giornale). La destra all'attacco delle norme antiriciclaggio (Repubblica).
Cambiamento climatico, gli oceani soffocano (Repubblica).
Esteri-Russia. Navalny, condanna a 19 anni di carcere: così Putin cancella tutti i suoi avversari (Stampa). Intanto, schiaffo dell'Ucraina a Putin: nave russa colpita con un drone (Messaggero).
Esteri-Niger. L'alleanza anti-golpisti sfida la Wagner (Repubblica).

ECONOMIA
La delega fiscale è legge: via libera definitivo della Camera in terza lettura (su tutti). Meloni esulta: "L'Italia aspettava la riforma fiscale da 50 anni. Ora fisco più giusto e più equo". L'opposizione attacca, secondo Schlein la riforma "aumenta l'iniquità". L'esecutivo avrà ora 24 mesi per i decreti attuativi. Tra le misure simbolo ci sono: riduzione da 4 a 3 scaglioni Irpef, detassazione della tredicesima con obiettivo flat tax, Iva azzerata per pane e pasta. Il decreto rappresenta un'operazione di riordino per 1.500 scadenze, sottolinea il Sole 24 Ore (p.3). Il relatore, Alberto Gusmeroli, al Corriere della Sera (p.2) spiega: "La vera novità è la rateizzazione del maxi-acconto di novembre da gennaio al giugno dell'anno successivo. Per la prima volta dopo 50 anni non si pagheranno più le tasse in anticipo". Ora meno tasse per tutti, titola il Tempo (p.4). L'impostazione è chiara, scrive Repubblica (p.6): la destra guarda ai redditi medio-bassi e allarga le maglie agli evasori. Vantaggi per autonomi e imprese, dimenticati dipendenti e pensionati, segnala La Stampa pagina 3. Polemico Cottarelli, che a Repubblica (p.7) dice: "Riforma ingiusta e costosa, che lascia aperte le porte agli evasori". Anche la dem Maria Cecilia Guerra alla Stampa (p.2) attacca: "Dietro questa riforma c'è la concezione del fisco non come strumento per finanziare in modo equilibrato le casse pubbliche, ma come un sistema per concedere favori".
Intanto è stato firmato il protocollo anti-inflazione: interventi su spesa, voli e taxi, ma i prezzi calmierati arriveranno solo a ottobre, scrivono Corriere (p.5) e tutti. Intesa tra governo e grande distribuzione per diminuire gli aumenti al supermercato. Ma a sorpresa arriva il no dell'industria. Il patto anti-inflazione parte zoppo, titola Libero (p.16). Il ministro Urso al Messaggero (p.5) dice: "Adesione corale da parte di piccola, media e grande distribuzione. Dispiace che non ci siano invece associazioni significative dell'industria alimentare". Il ministro spiega gli obiettivi dell'accordo: "Portare l'inflazione a un livello naturale". La Stampa pagina 4 segnala però come l'assenza dei produttori potrebbe far altare l'intervento sul blocco dei prezzi. Francesco Mutti, presidente di Centromarca, a Stampa e Corriere della Sera dice: "Industria penalizzata da una scelta sbagliata. Non va bene un tavolo unico di trattativa, servono i tavoli di filiera".

POLITICA
Continua a far discutere il caso del dossieraggio con l'indagine della procura di Perugia partita dalla denuncia del ministro Crosetto. Il titolare della Difesa attacca: "Con il dossieraggio mandano avvertimenti a chi non è comprabile" (Stampa p.11). La questione è già sul tavolo del Copasir (Corriere della Sera p.8): il primo step del comitato potrebbe essere quello di sentire Alfredo Mantovano, sottosegretario alla presidenza del Consiglio che detiene la delega ai servizi segreti. Nel mirino la struttura parallela dentro l'Antimafia cresciuta a dismisura con il grillino De Raho (Giornale p.3). Destra all'attacco: nel mirino le norme contro il riciclaggio (Repubblica p.10). Per limitare le informative su ministri e parlamentari la maggioranza pensa a un intervento sulla Spazzacorrotti di Bonafede, ma ci sono i dubbi della Meloni. Palazzo Chigi respinge infatti chi vuole rivedere la norma Spazzacorrotti sulla trasparenza bancaria, scrive la Stampa (p.22). "Si rispetti la gerarchia dei poteri e si abolisca la spazzacorrotti" dice invece al Corriere della Sera (p.9) il senatore di Italia viva, Enrico Borghi. Libero (p.2) solleva dubbi sui vertici dell'Antimafia: è possibile che non sospettassero nulla? E' preoccupante, scrive Libero, se i capi della Dna, Cafiero De Raho e Giovanni Melillo, non si sono resi conto che nei loro uffici c'era chi raccoglieva informazioni riservata per motivi oscuri. La presidente dell'Antimafia, Chiara Colosimo, al Giornale (p.2) parla di "vicenda torbida" e avverte: "Qualcuno vuole una politica debole, ma non cederemo". Per il Foglio il vero dramma che emerge dalla vicenda è la possibilità che venga confermato che è del tutto legale avere una giustizia malata, tarata per entrare discrezionalmente nella vita degli altri.
Spazio anche alle tensioni nel Terzo polo. Scissione dei gruppi pronta, ma monta il malessere degli eletti, titola il Sole 24 Ore (p.6). Un "Divorzio all'italiana" lo definisce la Stampa pagina 8. Per il Messaggero pagina 7 è una separazione difficile: Italia viva e Azione cercano alleati per centrare il 4% alle Europee. In vista del voto del 2024 per Bruxelles, il Corriere della Sera (p.10) segnala il patto Salvini-Meloni per tutelare il governo: la campagna elettorale per le elezioni europee non dovrà avere ripercussioni sull'esecutivo.

ESTERI
Niger, ultime ore per evitare lo scontro (Sole p.7): non sembrano aprirsi spiragli nella trattativa con il golpisti mentre si avvicina in modo insidioso l'ultimatum fissato per domani dall'Ecowas per il ripristino dell'ordine costituzionale nel Paese. Falliti i negoziati, l'Ecowas prepara i piani per l'intervento militare (Corriere della Sera p.13). Intanto il presidente Bazoum avverte: "Se perdo, il Sahel sarà russo". Libero (p.16) mette nel mirino Macron, che sarebbe stato avvertito dagli 007 del golpe, ma ha dormito e non ha schierato il contingente francese a difesa del presidente legittimo.
Guerra in Ucraina. La Stampa pagina 14 segnala la battaglia sul Mar Nero, con Kiev che rivendica un attacco con droni alla base militare russa di Novorossijisk. Colpita una nave da guerra per le operazioni anfibi (Corriere della Sera p.12). Il Messaggero (p.8) lo definisce uno "schiaffo" di Kiev a Putin. Ma il Cremlino nega: "Attacco respinto, nessun danno".
Russia, altri 19 anni per Navalny: l'oppositore di Putin è stato condannato per "estremismo" e dovrà scontare la pena in un carcere di massima sicurezza (su tutti)

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