Commentario del 06.08.2023

PRIME PAGINE
Tasse, la riforma in salita: serviranno10 mld (Stampa). Riordino enti locali in evidenza sul Messaggero: Comuni, più poteri ai sindaci. E status speciale per Roma.
Al Messaggero parla il ministro Zangrillo: "Ho le garanzie del Mef, in Manovra i fondi per i rinnovi Pa". E il Sole 24 Ore scrive: tra tasse, sanità e statali è caccia a 25 mld per la manovra.
Italia-Politica. Dossieraggio, Cafiero De Raho si difende: "Dossier mai usciti dalla mia Procura" (Stampa). Il Giornale scrive: corvi anche sulla Lega, non solo dossieraggio su Crosetto. Al Fatto Quotidiano parla Roberto Fico: "P2? Crosetto spieghi, Bonafede non c'entra".
Cronaca. L'attacco di Repubblica al governo: l'alluvione dimenticata.
Strage di Bologna, nuovo oltraggio di FdI (Repubblica): "Chi dice strage nera è un apostolo di menzogna".
Esteri-Niger. Il premier in esilio alla Stampa: "L'Occidente difenda in Niger o l'Afriaca finirà agli jihadisti".
Esteri-Ucraina. Mar Nero, il nuovo fronte di Kiev: colpita anche una petroliera russa (Messaggero). Navi russe sotto attacco (Corriere della Sera).

ECONOMIA
Taglio dell'Irpref, sfida in salita, sottolinea la Stampa pagina 2 guardando alla riforma fiscale; ancora da trovare tra i 6 e i 10 mld. Difficile individuare nella prossima legge di bilancio le risorse che servono ad avviare la riforma. Con la flat tax per tutti rinviata a fine legislatura, ora il governo sceglie la strada della gradualità. Critiche dall'opposizione, una su tutte, dalla segretaria del Pd, "la delega, dice, contiene promesse di riduzioni fiscali che renderanno insostenibile il sistema di Welfare e favoriranno privilegi corporativi". Sempre su La Stampa, il presidente dell'ordine dei Commercialisti plaude alla tassa piatta, "una misura necessaria per il Paese e la lotta all'evasione ne esce rafforzata", poi aggiunge: "il tessuto economico non è più quello degli anni 70, c'era bisogno di nuovi meccanismi". Per Alberto Bombassei, intervistato dal quotidiano torinese, "il rischio recessione, in Italia, non c'è: il sistema Paese sta reggendo". Il Corriere della Sera intervista il segretario della Cgil, Landini: "Troppe diseguaglianze, il governo deve ascoltarci; basta coi tavoli finti". E annuncia una mobilitazione per il 7 ottobre. Su Avvenire, pagina 8, intervista alla ministra Marina Calderone, che sullo stop al Reddito di cittadinanza dice: "Non abbandoniamo nessuno, l'assegno di inclusione tutela meglio i nuclei familiari e le persone fragili". Poi Calderone rivendica di aver "recepito alcune indicazioni di riforma del Reddito che i governi precedenti avevano trascurato". Per i lavoratori contratti e controlli, non il salario minimo. Su Messaggero, pagina 15, Italia ultima in Europa per prestiti; pesa la politica della Bce sui tassi, fortemente criticata da Governo, Confindustria e banche. In un anno tagliati alle imprese oltre 30 miliardi: quelle maggiormente colpite sono le Pmi. È il Lazio la regione tra le più interessate dal calo; le aziende laziali hanno ricevuto 5,4 mld in meno. E non è solo crisi mutui, nel mese in cui si concentrano la maggior parte delle ferie degli italiani, c'è quasi mezzo Paese che non ha i soldi per partire. Chi lo fa decide di risparmiare sull'alloggio o riduce i giorni di permanenza (Repubblica pagina 8).

POLITICA
Caso dossieraggio, il Corriere della Sera pagina 12 riporta l'inquietdine dei parititi, che dicono "No a una politica sotto ricatto". Per il Giornale, in apertura e pagina 2, non solo il ministro Crosetto nel mirino: fuga di notizie anche sulle attività della Lega con i dossier che sono finiti prima ai giornali che ai Pm. Il sottosegretario alla Giustizia Delmastro, intervistato da Libero pagina 4, assicura: "Cercheremo i mandanti. Saremo chirurgici nel punire ogni abuso: se fosse confermato che si è trattato di un dossieraggio non legittimo e su sollecitazioni, sarebbe evidente il tentativo di inquinare la vita politica". AL Fatto Quotidiano pagina 2 parla Roberto Fico: "P2? Crosetto spieghi con chiarezza. Non si possono fare affermazioni del genere senza supportarle. Infatti Meloni mi sembra un po' in imbarazzo".L'ex magistrato Cafiero De Raho, intervistato dalla Stampa pagina 9, difende il lavoro della Procura nazionale: "Le segnalazioni di operazioni sospette non uscivano dalla mia Antimafia. Dunque, se sono uscite, ciò è avvenuto utilizzando altri canali". Dalla Spazzacorrotti alla anti-impresentabili: Repubblica pagina 6 segnala le leggi a rischio col pretesto dei dossier: un fronte che va da Fratelli d'Italia a Forza Italia, da Italia viva ad Azione ha messo nel mirino le norme su politica e corruzione dopo l'inchiesta di Perugia.
Intanto La Stampa da pagina 2 a pagina 4, riporta le preoccupazioni dei resindenti dell'Emila-Romagna: la ricostruzione non decolla. E chiedono l'intervento del governo. "Noi dimenticati da Roma". Il governatore Bonaccini alla Stampa pagina 3 attacca: "Tante promesse, finora non è arrivato neanche un euro. La rabbia sociale è pronta a scattare".
Ponte sullo Stretto di Messina, polemiche per i super stipendi: domani in Cdm la norma per togliere il tetto di 240 mila euro. L'attacco delle opposizioni: "Una vergogna" segnalano Repubblica pagina 10 e tutti i giornali.

ESTERI
Ucraina, escalation navale: Kiev dichiara "zona di guerra" le acque di sei porti russi nel Mar Nero, riporta la Stampa pagina 14. Dal 23 agosto scatteranno gli attacchi, ieri intanto è stata colpita una petroliera russa in Crimea. Per Repubblica pagina 16 è la risposta ucraina al blocco navale imposto dopo lo stop all'intesa sul grano. Per Libero pagina 15 invece Kiev, che fatica sul terreno, si sfoga a colpi di droni. Mentre è in corso la battaglia, il Corriere pagina 5 si concentra sul vertice di pace di Gedda: anche la Cina al tavolo per cercare le condizioni per far cessere la guerra.
Niger, scade l'ultimatum ai golpisti: l'Ecowas è pronta ad attaccare, scrive Repubblica pagina 17. Anche la Francia avverte: "La guerra è a un passo" riporta il Messaggero pagina 11. E i golpisti chiedono aiuto ai mercenari russi della Wagner, scrive il Giornale pagina 12. Al momento solo 4 Stati africani sarebbero pronti a intervenire: Nigeria, Senegal, Costa d'Avorio e Benin. Ma è impensabile che il golpe possa essere soffocato da militari occidentali, perchè, spiega Libero pagina 15, l'eco colonialista infiammerebbe il Sahel e le banlieu parigine. Alla Stampa pagina 17 parla il premier nigerino in esilio, Ouhoumoudou Mahamadou, che lancia l'allarme: "L'Occidente intervenga o gli jihadisti dilagheranno in Africa. Abbiamo sempre detto che il Niger costituisce una diga di protezione per l'Africa Occidentale, ci aspettiamo dall'Italia un fermo impegno per il ripristino di Bazoum e delle istituzioni democratiche in Niger".

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