Commentario del 03.03.2020

PRIME PAGINE
Coronavirus, incubo default per il 10% delle imprese (Sole). Nuovi aiuti a lavoro e imprese (Corriere). Sgravi alle imprese che tornano, arriva il decreto anti-recessione (Messaggero). Il governo prepara il decreto Salva-Italia da 15 mld (MF). E il ministro Patuanelli al Sole annuncia: "Ecobonus al 100% e incentivi all'auto".
Contagi da coronavirus, prima frenata (Repubblica). Ma è paura per due nuovi focolai (Stampa). A Roma è il giorno dei contagi (Messaggero).
Italia-Eurozona: Deficit, l'Italia chiede più di 3,6 mld. Alla Camera di prepara il voto a distanza (Messaggero). Intanto, Deficit 2019 all'1,6%: più spazio in bilancio per gestire la crisi (Sole).
Profughi, la Ue tratta con Ankara (Messaggero).
Esteri-Israele. Exit poll: Netanyahu è avanti (Corriere).
Mercati. L'Ocse: il virus può dimezzare la crescita (Sole). Wall Street crede a Powell (MF).

ECONOMIA
Nuovi aiuti a lavoro e imprese (Corriere in apertura): il governo studia un secondo decreto che va oltre le zone rosse e intanto l'Ocse taglia le stime di crescita. Nella sua intervista alla Stampa (p.9) il ministro degli Esteri Di Maio parla anche delle misure a sostegno dell'economia: "Stiamo mettendo in campo strumenti e iniziative a supporto di imprese e turismo". Poi si concentra sulle previsioni di Fondo Monetario Internazione e Ocse, che vede un'Italia a crescita zero: "Penso che dobbiamo rimboccarci le maniche e lavorare. Già nei giorni scorsi il consiglio dei ministri ha varato degli strumenti utili per fronteggiare questa fase. Stiamo lavorando su altri che daranno respiro alle nostre imprese e quindi all'economia. Sarà messa in campo ogni operazione utile". L'ex ministro dell'Economia Tria, in un intervento sul Sole (p.20), scrive: di fronte alle prospettive attuali ri recessione, la tenuta sui deficit e debito 2019 danno al governo maggiore forza di trattativa con la Commissione europea e soprattutto maggiore credibilità davanti ai mercati. L'importante è che si traggano lezioni dalle debolezze passate per non ripetere gli errori, ma non si disperdano neppure i provvisori risultati positivi. Corriere (p.2) entra più nel dettaglio della riforma, che prevede rilancio di turismo e trasporti, sconti sulle tasse e più credito. E Messaggero (p.5) parla di sgravi alle imprese e sblocco delle opere pubbliche. In arrivo un provvedimento per incentivare le aziende che rientrano a produrre in Italia. Sarà utilizzato il "modello Genova" per velocizzare i cantieri. Anas e Rfi hanno fermi oltre 80 miliardi.  Sole (p.7) intervista al ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli: "Ecobonus al 100%, subito impresa 4.0 su tre anni e nuovi incentivi auto". Poi si concentra sui 3,6 miliardi in arrivo: "Sulla carta potrebbe non esserci mai cifra sufficiente, dire quanto serva esattamente in questo momento è difficile". Patuanelli torna poi a parla di misure: "Innanzitutto dobbiamo evitare sovrapposizioni, potenziando ove necessario le misure che già esistono. Questa crisi può essere l'occasione per stanziare definitivamente le risorse per rendere gli incentivi triennali, dopo che la manovra aveva stabilito un primo impegno su questo punto".
Il Fatto (p.7) intervista invece il viceministro al Tesoro Laura Castelli: "L'Ue non ci ascoltava, ora reagisca in fretta". Anche la Castelli, in merito ai 3,6 miliardi in arrivo dall'Ue conferma: "E' prematuro parlare di cifre. Stiamo ancora raccogliendo dati sui danni prodotti dal virus alla nostra economia. Soprattutto bisogna capire quali misure adottare e quali gli effetti sperati".
Il Giornale (p.2) però accusa: ecco l'Italia di Giuseppi: un Paese a crescita zero e massacrato dalle tasse. Il quotidiano rivela i dati Istat: pressione fiscale record al 42,4% l'anno scorso, mentre il Pil arranca (+0,3%). Polemico Verità (p.2) che sottolinea che Ue e Pd ci hanno fregato 18 miliardi, e ora Bruxelles finge di regalarcene 3. Il quotidiano (p.3) propone poi di salvarci da soli e fare vacanze solamente in Italia. L'Europa ci ha abbandonati e ora sta a noi sostenere economia e turismo, quasi azzerato. Evitiamo viaggi all'estero (dove non ci vogliono) e compriamo prodotti locali, l'unico antidoto al tracollo. Secondo il Messaggero (p.4) il governo pressa Bruxelles: "3,6 miliardi non bastano". Anche il quotidiano sottolinea come Conte e Gualtieri stiano pensando "a ulteriori misure coordinate in sede europea".

POLITICA
Il Messaggero (p.2) parla dei dieci nuovi malati a Roma: "Ma non è un focolaio". Ieri 11 morti però sono in aumento i guariti, gli esperti: nella capitale infezioni importanti. Repubblica (p.2) sottolinea come per la prima volta ci siano meno casi e più guariti. Un altro tema in primo piano è quello dell'emergenza negli ospedali. Repubblica (p.4) sottolinea l'appello della Lombardia ai privati: "Liberate posti letto per malati lievi e gravi". La Stampa (p.4) riporta invece i timori del governo per due nuovi focolai, e intanto raffica di voli cancellati verso l'Italia. Il conto totale dei casi sale a 1835, picco di malati a Cremona e nella Bergamasca. Sempre sulla Stampa (p.9) intervista al ministro Di Maio: "L'Italia esige rispetto, no ai blocchi contro di noi". Secondo Di Maio: "Chi usa il tema del coronavirus per fare campagna elettorale non vuole bene al Paese". Il Corriere (p.8) intervista il virologo Giuliano Rizzardini: "Limitiamo i nostri contatti sociali, venerdì faremo il primo bilancio". Poi aggiunge: "Solo con il costante impegno di tutti possiamo ridurre il tasso di espansione della malattia, presto capiremo se le misure adottate funzionano".
Zitti tutti, comando io. Questo il titolo di Libero in apertura. Secondo il quotidiano il premier Conte ha perso la testa: chiede unità e responsabilità ai partiti per affrontare l'epidemia, poi ne approfitta per fare ogni cosa da solo e inchiodarsi alla poltrona. Perfino il Pd si è scocciato. Poi il quotidiano (p.4) attacca Di Maio: "Gigino inadeguato". Si ritiri, se ha una coscienza. L'Italia è isolata, per l'epidemia ma anche per Libia e Siria. Oramai le gaffe del ministro fanno solo piangere. Tra i temi di politica anche l'intervista a Giorgia Meloni su Repubblica (p.12): "Mai con Renzi, contenta che Salvini l'abbia detto chiaramente". E sull'emergenza sanitaria e le misure di governo e Protezione civile, dice: "Non sono un virologo, ma so per certo che sono stati commessi errori di comunicazione. Siamo passati dalla sottovalutazione del fenomeno alle riunioni di governo nel bunker della Protezione civile, trasmettendo all'estero l'immagine di un Paese sull'orlo della catastrofe". Uno dei temi è quello di un possibile rinvio del referendum sul taglio dei parlamentari: "Decideranno le autorità competenti, io sarei per rispettare la scadenza. Noi siamo per il taglio".

ESTERI
In primo piano su tutti i quotidiani la crisi dei migranti. Secondo la Stampa (p.14) la Grecia blinda i confini: respingimenti e spari per fermare i migranti. Un bimbo muore annegato, Erdogan rifiuta un miliardo dall'Ue, oggi previsto un vertice ad Atene.
Secondo il Messaggero (p.13) invece l'Ue media con Ankara: "Campi a nostre spese", l'offerta a Erdogan recapitata dal premier bulgaro Borissov. Oggi von der Leyen in visita alla frontiera con la Turchia in vista del summit di venerdì. Repubblica (p.10) sottolinea invece la rabbia dei migranti: "Ora riaprire i confini", poi conferma la morte di un bimbo a Lesbo. Un altro ragazzo ucciso sul confine di terra dai proiettili della polizia greca. Atene dura: "E' un'invasione".
Secondo Verità (p.13) in 120 mila premono per entrare e i greci prendono a calci le Ong. Prosegue, via terra e via mare, l'esodo dei profughi siriani. A Lesbo la situazione degenera; operatori delle Onlus e immigrati malmenati al porto. Un barcone si ribalta e un bimbo perde la vita. Isolato un campo di accoglienza. Il Fatto (p.16) parla di "nuovo ricatto del sultano", crisi umanitaria come nel 2015. Il presidente Erdogan non vuole mollare la presa su Idlib. Risultato: un milione di civili in fuga dalla battaglia, molti bloccati dal filo spinato al confine con la Grecia. Il tema della crisi dei migranti è anche uno dei principali aspetti toccati da Di Maio nella sua intervista alla Stampa (p.9). Il ministro parla del possibile ricatto di Erdogan: "Non c'è nessun ricatto. Torno a ripetere: bisogna dialogare e trovare soluzioni. In settimana ci sarà un consiglio Affari Esteri straordinario per affrontare questo tema. In Europa stiamo lavorando con grande sintonia con gli altri Paesi. E posso dire che c'è voglia di trovare soluzioni, non creare altri problemi".

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