Commentario del 09.03.2020

PRIME PAGINE
"Cara Italia, l'ora è buia ma dobbiamo farcela": Conte intervistato da Repubblica. Il virus avanza, lite sui divieti (Corriere). "State a casa, o fermiamo l'Italia" avvertono gli epidemiogi (Stampa). Dilaga il contagio, fuga al Sud (Messaggero). Nord-Sud, Paese sottosopra (Repubblica). Libero: "Viaggio nel ghetto Lombardia. Umiliata la prima regione d'Italia". Adesso chiudiamo anche questo governo (Giornale). Porte chiuse e bocche aperte: nelle Regioni tutti contro tutti (Fatto). Cristiana Salvi (Oms) al Fatto: "Responsabilizzare i ragazzi sui canali social".
Mercati: la Borsa rimane aperta ma è rischio speculazione (Giornale). A Piazza Affari scambi regolari. Bce in campo (Messaggero). Meloni, Renzi e altri: "Fermiamo la Borsa" (Libero).
Altre notizie. La Juve batte l'Inter e torna in vetta, ma lo stop al calcio è più vicino (Stampa e altri). Potrebbe finire qui (Repubblica).
Il virus atterra Alitalia (A&F).

ECONOMIA
Imprese contro il blocco delle merci: "Rischiamo uno choc economico" (Corriere p.19). La prima bozza del Dpcm scatena la paura, pressing di Confindistria per attenuare le regole. Aziende e sindacati tempo la paralisi della logistica e il numero uno di Confindustria Boccia dice: "E' a rischio la nostra immagine all'estero" (Giornale p.11). Si va verso l'allargamento di aiuti e Cig a tutto il territorio (Messaggero in prima e p.9). Sulle misure per il rilancio dell'economia, Conte a Repubblica (in prima e p.2-3) spiega: "Abbiamo messo sul piatto 7,5 mld di euro per sostenere le imprese più direttamente colpite, ma anche le ifamiglie e i lavoratori, con opportuni ammortizzatori sociali. Non ci fermeremo qui. Dovremo dare fondo a tutte le nostre risorse umane ed economiche, servirà un efficiente piano di 'ricostruzione' esteso a tutti i campi. Il modello Genova diventerà il modello Italia". E il sottosegretario all'Economia Villarosa alla Verità (p.6) dice: "Ci servono almeno 20 miliardi di euro nei prossimi mesi, per gestire quello a cui andiamo incontro. Nelle zone colpite tutti i mutui saranno sospesi. Tutte le tasse saranno sospese. Tutte le imposte sulla casa saranno sospese. Ci deve essere una grande moratoria economica". Pronto un budget da 25 mln per sospendere i mutui sulle prime case fino a 18 mesi (Sole in prima e p.5). Il presidente di Confcommercio, Sangalli, al Corriere (p.19): "Le nostre aziende faranno la loro parte, ma servono i fondi e il sostegno europeo". A&F (in prima e p.8-9) intervista l'ex ministro dell'Economia, Giovanni Tria: " Il rallentamento in tutto il mondo per il coronavirus rischia di diventare recessione per noi. Con lo shock da offerta noi siamo più esposti. Bisgogna sostenere i ceti deboli e compensare le perdite delle aziende, ma soprattutto investire e stimolare nuova offerta. Gli investimenti pubblici in infrastrutture sono il volano per rilanciare la domanda interna". De Bortoli su L'Economia (p.2) lancia la proposta di un "prestito Italia": un titolo di Stato trentennale, riservato a famiglie e soggetti italiani, che raccolga fondi esclusivamente dedicati al rilancio post-coronavirus. Potrebbe essere esentasse. O irrimedibile. Sarebbe un modo efficiente per far lavorare i risparmi privati in un modo virtuoso, e senza nuovi balzelli.
Borse al test del lunedì nero (Giornale p.11). Piazza Affari non chiude: "Ingiustificato il panico da virus" (Stampa p.11 e tutti). Si annuncia una seduta al alto tasso di volatilità, Consob vigilerà sul listino ed è pronta ad intervenire. Ma arriva la presa di posizione di Renzi, Meloni e altri esponentri politici, che chiedono la chiusura della Borsa (Repubblica p.16 e altri). Libero (p.10) parla di "sciacalli" a Piazza Affari, rilanciando la proposta di Meloni, Tajani, Renzi e altri: "Adesso fermiamo la Borsa". E' un appello alla Consob per evitare un attacco ai titoli italiani dopo il decreto del governo, ma il capo del listino Jerusalemi rassicura: "Niente panico". La Bce, nel frattempo, allenta la stretta e dà ossigeno alle banche (Messaggero p.8): la Vigilanza dirada le ispezioni sugli istituti e congela la regola sui crediti definiti in bonis.
Intanto, tra i primi effetti, il virus accelera l'agonia di Alitalia: aerei vuoi e la cassa sta per finire (A&F in prima e p.2).

POLITICA
"Seguiamo le regole e l'Italia si rialzerà": nell'intervista a Repubblica (in prima e p.2-3) il premier Conte tranquillizza gli italiani, ma avverte: "Difficile fare previsioni, siamo di fronte a un virus nuovo e con un tasso di cirulenza che ancora stiamo sperimentando. Ora dobbiamo contenere la diffusione e potenziare le strutture sanitarie". Poi, a proposito delle restrizioni al Nord, Conte spiega: "Il Nord non è propriamente zona rossa. Abbiamo introdotto limitazioni alla circolazione delle persone, tutti sono invitati a diradare le occasioni di trasferimento, limitandole ad esigenze lavorative, a casi di necessità e motivi di salute". Mentre dilaga il contagio, la fuga dal Nord isolato crea tensioni con il resto d'Italia (Messaggero p.2 e tutti): "Non scendete qui da noi" avvertono dal Meridione (Repubblica p.13). Ma il governo prosegue con una strategia a tappe, prima di recintare tutta Italia (Stampa p.3). E gli epidemiologi avvertono: decisivi i prossimi 8 giorni, a rischio il 60% della popolazione (Stampa p.2). La responsabile delle Relazioni estere dell'Oms per l'Europa, Cristiana Salvi, al Fatto (p.4) dice: "Usate i canali dei giovani per renderli responsabili". Intanto, è lite tra governo e Regioni: "Misure pasticciate, servono modifiche" dicono i governatori, convinti che il premier li abbia coinvolti tardi (Corriere p.8 e tutti).
Intanto, i dati sull'epidemia dicono che siamo il Paese,d opo la Cina, con più vittime e contagiati (Messaggero p.6 e tutti). Ora si corre ai ripari: 5mila kit di rianimazione e 22 mln di mascherine (Repubblica p.14). E negli ospedali è corsa a liberare i posti letto: dimissioni lampo per i casi stabili (Corriere p.14).

ESTERI
Tensioni al confine tra Turchia e Grecia, Erdogan ai greci: "Mandate i migranti negli altri Paesi europei" (Corriere p.25). Il messaggio del presidente turco, lanciato alla vigilia del viaggio in Belgio, è forte e chiaro, sia nei contenuti sia nei veri destinatari – scrive Repubblica (p.26) -: i paesi dell'Unione europea. E in particolare quelli che, già alle prese con il problema del Coronavirus, non vedono l'ora di chiudere questa partita così scomoda e impopolare: Francia, Germania e blocco di Visegrad. In realtà la trattativa con Erdogna sembra essere già a buon punto, si parla di un miliardo di euro in più rispetto ai 6 che aveva già concordato nel 2016. Ci sono però ancora un po' di dettagli da chiarire. Il principale è la modalità di pagamento: Ankara vorrebbe che i soldi arrivassero direttamente al governo, mentre Bruxelles non ne vuole sapere e preferisce continuare a versare il dovuto sui fondi dedicati all'accoglienza. Altri punti ancora da risolvere: quelli relativi alla politica estera, laddove Erdogan si aspetta una posizione più amichevole e proattiva dell'Europa nelle due guerre in cui è coinvolto.

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