Commentario del 15 Aprile 2024

PRIME PAGINE
Politica. In evidenza le reazioni alle critiche di Bossi a Salvini, gelo tra i due: la Lega ha perso sé stessa (Repubblica). Il leader replica al Senatùr e stringe un patto con Vannacci (Corriere). Matteo: "Gli insulti di Bossi ci migliorano" e i big della Lega blindano il segretario (Messaggero, Tempo, Libero). A Varese per i 40 anni Salvini lancia la "Lega del fare" (Giornale). A Bari, Conte chiude a Colaianni (Messaggero). Il "terzo uomo" non convince: idea ballottaggio e poi ticket, Colaianni ha 78 anni, Romito, destra, 36 (Fatto). Pd-M5s, Fico: "Patto di legalità" (QN). Caos candidature: il Pd teme arrivino altre inchieste (Libero). Sinistra col turbante (Libero) Pd e M5S faticano a esprimere solidarietà a Israele. Conte il più ambiguo.
Economia. Patto col Fisco, 10 nodi da sciogliere (Sole). Fisco, più risorse per la Manovra con 3 miliardi della rottamazione: regolarizzate le cartelle 2020-22 (Messaggero). "Concorrenza sleale": faro dell'Antitrust su Ryanair: boicotta le agenzie di viaggio e danneggia gli utenti (Messaggero).
Esteri. Su tutti i quotidiani il dopo-attacco: intercettato il 99% di droni e missili dell'Iran, che ribadisce: "operazione conclusa" (Corriere, Stampa, Sole, QN). Khamenei: "Gerusalemme sarà in mani musulmane" (Repubblica, Tempo). Israele prepara la risposta (Repubblica, Corriere, Sole). Ok di Netanyahu alla ritorsione contro l'Iran: ignoti tempi e modalità. Biden intima lo stop a Netanyahu ed è contro l'escalation: "non parteciperemo al contrattacco" e promette "forte iniziativa diplomatica" del G7 (Repubblica, Corriere, Stampa, Sole, Fatto, QN). Piantedosi: "Allerta massima". L'ambasciatore Massolo: "L'Italia può essere decisiva alla guida del G7". Il mondo è diviso: l'Occidente si stringe a Israele ma frena la reazione di Netanyahu: "Ora moderazione". Russia e Cina con Teheran (Repubblica e Messaggero). Il G7: no all'escalation (Corriere, Messaggero, Sole, Giornale). Timori per attacchi di Israele a siti nucleari iraniani (Messaggero). Putin alla finestra ma deve risolvere la grana Kiev (Tempo)


ECONOMIA
In primo piano sul Sole 24 Ore (in prima e pagina 7) il Patto biennale fiscale, 10 i nodi da sciogliere in attesa del software: dal calcolo dei debiti tributari o previdenziali che inibiscono l'accesso al concordato, fino alla gestione delle perdite su crediti. Intanto, riferisce ancora il Sole (in prima e pagina 9) il bilancio del primo trimestre 2024 della giustizia tributaria conferma l'aumento della litigiosità tra Fisco e contribuenti e pone un problema per la buona riuscita del Pnrr. Ancora sul Sole (in prima e pagina 11) in evidenza il trust testamentario con la bozza di decreto delegato che apre a una più sicura pianificazione delle successioni: si potrà pagare subito per evitare maggiori esborsi futuri.
Sempre sul Sole (in prima e pagina 13) in evidenza anche il tema della sanità con le farmacie più vicine agli italiani: un presidio ogni 3 mila abitanti.  La capillarità si colloca sopra la media Ue (3.237): 19.557 punti vendita, il 69,7% indipendenti. E sui tagli alla sanità il presidente del Gimbe Cartabellotta intervistato da QN (in prima e pagina 12) dice: «Troppe famiglie perdono le cure. Il governo deve intervenire». Alla sanità è dedicato anche il Dataroom del Corriere della Sera (pagina 31), sottolineando che nei prossimi 6 anni andrà in pensione un medico di base su 3. Intervistato da La Verità (in prima e pagina 10) il governatore della Liguria Toti dice: "La sanità è in difficoltà, ma non siamo allo sfascio: più che i soldi servono nuove regole". Sempre su La Verità (pagina 9) dai robot ai pannelli, la transizione 5.0 punta a spezzare i vincoli con Pechino.  Intanto, evidenzia il Messaggero (in prima e pagine 8), ci sono più risorse per la Manovra: dalla rottamazione fiscale un tesoretto da 3 miliardi. Sempre il Messaggero (in prima e pagina 14) evidenzia l'azione dell'Antitrust su Ryanair colpevole, secondo l'Authority, di boicottare le agenzie di viaggio e danneggiare gli utenti. A pagina 9, il quotidiano segnala che sono in arrivo 230 milioni per aiutare i Comuni a ridurre le liste d'attesa dei nidi e 30 mila nuovi posti, oltre la metà al Sud. Su Repubblica (pagina 19) in evidenza il tema degli infortuni sul lavoro con la patente alle aziende parte già con lo sconto. Non passa alla Camera l'accordo Calderone-sindacati sulle modifiche. Sul Fatto quotidiano (in prima e pagina 10) l'emergenza siccità: i bilanci idrici e gli Osservatori non ci sono, il Piano "urgente" va ancora approvato dalla cabina di regia di Salvini e mancano i soldi. Sempre il Fatto (pagina 13) evidenzia che la riforma Salvini sulle autostrade può mettere fine al Far West.
Def 2024: allarme pensioni in evidenza su Italia Oggi Sette (in prima e pagina 2). Spesa in crescita nel 2024 del 5,8%, nonostante il giro di vite su quota 103. Nel 2025 niente spazio per uscite anticipate dal lavoro. Infine le Borse mondiali dopo l'escalation in Medio oriente (Giornale pagina 19). Un bunker a 18 carati contro i ribassi. Gli analisti vedono l'oro a quota 2.500 dollari. Sul tema anche il Sole 24 Ore (pagina 5) evidenzia che i pericoli ci sarebbero in caso di allargamento della guerra, d'impatto su energia, inflazione e tassi. Mentre oro e petrolio erano già a livelli da primato: la riapertura sarà all'insegna della volatilità.

POLITICA
In primo piano su tutte le testate, la reazione della politica italiana al conflitto in Medio Oriente: a Palazzo Chigi resta altissimo l'allarme che possa estendersi. La premier Meloni conferma tuttavia la piena convergenza di opinioni riscontrata nella videochiamata di un'ora con Biden, Trudeau, Scholz, Macron, Kishida e Sunak (Corriere della Sera pagina 12 e tutti). In una riunione annunciata dal ministro Tajani, la condanna 'dell'attacco senza precedenti dell'Iran contro Israele' è unanime e i leader del G7 confermano pieno sostegno alla sicurezza del Paese aggredito, accusando Teheran di aver destabilizzato la regione con la tempesta di missili e droni lanciata sul Paese. Il ministro Crosetto, intervistato dal Corriere della Sera a pagina 13, afferma al riguardo che una risposta da Israele è prevedibile, auspicando tuttavia che tra le strategie di risposta all'Iran la scelta ricada sulla meno dura per quanto "Netanyahu non ha ascoltato nemmeno i nostri appelli per la tregua", e sottolinea la stanchezza dato che "sono due anni che non si parla che di guerra". Nel frattempo cresce l'allerta sugli obiettivi sensibili, come sinagoghe e università. Il Viminale corre ai ripari: oggi il ministro Piantedosi riunirà il Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica (Messaggero, pagina 6 e tutti). Sul fronte dell'opposizione, la condanna all'aggressione iraniana è compatta, almeno in parte: il leader dei 5 Stelle Conte chiede la mobilitazione della comunità internazionale per scongiurare "un'escalation senza ritorno". Mentre Schlein fa sapere di aver telefonato alla presidente del Consiglio "per offrire collaborazione nell'interesse dell'Italia", condannando "con forza l'attacco iraniano a Israele", Bonelli rimarca che l'attacco israeliano all'ambasciata iraniana avvenuto in Siria è comunque "un atto di violazione del diritto internazionale", Renzi critica la linea di Bruxelles (Corriere della Sera, pagina 13) e Calenda definisce l'Iran e i suoi alleati estremisti "avversari di tutto l'Occidente e del nostro modo di vivere libero e democratico" (Libero, pagina 3 e tutti).
Intanto, in Puglia, quasi archiviato il nome di Colaianni, resta in campo Laforgia, di cui Conte dice che non ci sono ragioni per ritirarne la candidatura a sindaco di Bari (Fatto quotidiano, pagina 6). Ma Schlein in segreteria Pd si sfoga con suoi dicendo: "Pensa soltanto a fare polemica con noi invece di attaccare il governo" (Repubblica, pagina 12). "Gli insulti di Bossi ci fanno migliorare": così il vicepremier Salvini celebra i 40 anni della Lega, evitando di polemizzare con il fondatore (Giornale in prima, pagina 13 e tutti). Il leader del Carroccio sottolinea poi di fare "il meglio delle mie possibilità da dieci anni", e snocciola i risultati della sua segreteria, rivendicando di aver fatto crescere "una nuova classe dirigente" (Stampa, pagina 10 e tutti).

ESTERI
Su tutti i quotidiani il dopo-attacco dell'Iran a Israele: bloccato il 99% dei droni da scudi, difesa area e tecnologie segrete. Armi e missili inadeguati peròl'Iran fa paura con la minaccia atomica. Israele: "Risponderemo al momento giusto", ma il mondo frena e Biden telefona a Netanyahu "Prenditi la vittoria (Messaggero pagina 2, Corriere della Sera e Stampa pagina 3). Le opzioni per il contrattacco: Israele vuole bombardare gli impianti dove l'Iran arricchisce l'uranio, ma senza l'aiuto Usa l'impresa è incerta. Possibile il colpo a Hezbollah. Oppure bombardamento del ministero della Difesa di Teheran con i missili lanciati dai sottomarini israeliani (Repubblica pagina 4). Il presidente Usa: "Difenderemo lo Stato ebraico ma non vogliamo l'escalation" (Repubblica pagina 3). Khamenei rivendica "Gerusalemme sarà musulmana" (Repubblica pagina 5) "Se saremo colpiti raddoppieremo i lanci" (Stampa pagina 2). A Teheran esultanza in Parlamento ma ci si prepara al peggio, scorte di cibo tra i civili (Corriere della Sera pagina 11). La Meloni, preceduta da Biden, convoca il G7 "straordinario" vuole evitare azioni che creino tensioni (Corriere della Sera pagina 12, Messaggero pagina 2 e Stampa pagina 6) "condanna" l'Iran e invita i due Paesi: "No a un'escalation". I Grandi temono che il premier israeliano possa allargare il conflitto per ragioni di politica interna. Mosca sostiene l'Iran per indebolire Biden ma teme un'altra crisi (Repubblica pagina 10). La tensione avvantaggia la Russia, ma una nuova guerra che la renderebbe più fragile in Ucraina. (Messaggero pagina 6). Tel Aviv non è più isolata arrivano segnali anche dagli arabi (Messaggero pagina 3, Repubblica pagina 8). L'attacco ricompatta il fronte con Usa, Gb e Francia dopo le tensioni per i raid a Gaza. Israele trova anche alleati inattesi: in sua difesa Arabia Saudita e Giordania. Il regno di Abdallah smorza i toni ma resta fedele agli accordi militari con gli Usa (Corriere della Sera pagina 8). Ruolo chiave per Amman. Le milizie sciite premono ai confini. Paure e illusioni dei palestinesi (Stampa pagina 7). Per gli arabi di Gerusalemme "Teheran ha vinto" ed esultano. Ma come dopo il 7 ottobre domina sui territori il timore di rappresaglie e guerre infinite: "Alla fine otterremo solo più morti". Subito dopo il blitz Hamas ha detto no alla tregua: l'influenza iraniana è più forte.

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