Commentario del 1° Febbraio 2024

PRIME PAGINE
Caso Salis. "Salvini l'ungherese" (Repubblica). Il leader leghista si smarca: "Atti gravi, va giudicata lì. Una così non può insegnare" (Corriere della Sera, Stampa, Fatto Quotidiano, Tempo). La Lega vuole Salis in catene (Manifesto). La Lega: "Assaltò un nostro gazebo" (Giornale). Intanto Meloni incontra Orbàn a Bruxelles (Repubblica e tutti i quotidiani): giudizio rapido ed espulsione. Budapest: "Arresti legittimi. Diritti garantiti". Mano tesa della Ue agli agricoltori. La protesta dei trattori arriva a Bruxelles (Messaggero e Tempo). Instabilità costata 630 miliardi (Corriere della Sera e Messaggero). Freedom Act: "Con le nuove regole la Rai dei partiti fuorilegge in 5 mesi" (Fatto Quotidiano).
Il viceministro Leo annuncia lotta all'evasione anche sui social: "È come il terrorismo, li staneremo sul web" (Corriere della Sera e Stampa). Lavoro, occupati record a 23,7 milioni ma non spingono crescita e produttività (Sole 24 Ore e Messaggero). In Europa allarme diesel: la crisi di Suez fa salire i prezzi all'ingrosso (Sole 24 Ore).
Ue alla resa dei conti con Orbán sullo sblocco dei fondi a Kiev (Repubblica e Corriere della Sera). Accordo più vicino sugli ostaggi e tregua in 45 giorni. Tensioni nel governo Netanyahu (Sole 24 ore e Fatto Quotidiano). Allarme Unicef: a Gaza 19 mila minori abbandonati a sé stessi (Sole 24 Ore).
Patente di uccidere (Libero): patteggiando 4 anni, neanche un giorno di carcere allo youtuber che a Roma uccise a 120 Kmh un bimbo di 5 anni. E' polemica (Messaggero, Corriere della Sera e tutti i quotidiani).


ECONOMIA
Fisco, dalla riforma 4 miliardi ma per il 2025 ne servono 16 (Sole 24 Ore, in prima e pagina 2). I decreti attuativi approvati finora producono un quarto delle maggiori entrate necessarie per replicare i tagli Irpef e gli sconti sulle assunzioni. Sempre in tema tasse, sulla stessa pagina, ancora una chance per la rottamazione di quelle non pagate. Allo studio una riapertura dei termini anche per i contribuenti colpiti dalle alluvioni. Intanto è scontro tra la Lega e il viceministro all'Economia Leo, che dopo aver paragonato l'evasione al terrorismo preannuncia una nuova strategia che vedrà le Entrate indagare il tenore di vita dei contribuenti scandagliando anche i social (Avvenire in prima e pagine 2 e 3 e tutti). Un "data scraping" che, sottolinea il Sole 24 Ore (pagina 2), nella traduzione letterale è il "raschiamento dei dati" e in quella sostanziale è la caccia su Internet alle informazioni che possono indicare un tenore di vita diverso da quello descritto dal contribuente nelle dichiarazioni fiscali. Una sorta di Redditometro 5.0, che scatena l'ira leghista: "no alla caccia alle streghe", avvertono dal Carroccio. Intervistato dal Corriere della Sera (pagina 8) l'economista salviniano Siri attacca: "Quello di Maurizio Leo non è il linguaggio del centrodestra. Non appartiene alla sua storia. Certamente, non a quella della Lega". Un altro ostacolo arriva poi dall'Authority per la protezione dei dati personali che, riferisce il Fatto quotidiano (pagina 10) ha ottenuto che nella versione finale del decreto legislativo sull'accertamento scompaia la possibilità di limitare i diritti dei titolari dei dati senza via libera preventivo. E in più ha negato l'uso delle informazioni postate sui social dai contribuenti. Il tutto mentre Leo annuncia anche una stretta sui controlli per le partite Iva che non aderiranno al concordato preventivo (La Stampa, pagina 8) e la Camera approva il decreto che chiude l'era del Superbonus: le agevolazioni restano solo per i redditi bassi.
Altro tema in evidenza quello del lavoro, con i dati Istat che a dicembre registrano una crescita dell'occupazione, seppur a un ritmo più rallentato, e nella sola componente maschile e con rapporti di lavoro a termine o autonomo (Sole 24 Ore, in prima e pagina 3 e tutti). Rispetto a novembre, infatti, si sono registrati 14mila occupati in più, che fanno salire il numero complessivo di chi ha un impiego a quota 23 milioni e 754mila unità, il valore più alto dall'inizio delle rilevazioni. Sull'anno gli occupati sono aumentati di 456mila unità, con il tasso di occupazione che arriva al 61,9%. Ma al riguardo La Stampa (pagina 9) accusa: il lavoro batte un altro record ma i salari sono sempre più poveri. Mentre sul Corriere della Sera (pagina 26) Saldutti sottolinea che il divario occupazionale tra il Nord e il Sud del Paese non mostra ancora nessuna riduzione, segno che anche la spinta del Pnrr non ha ancora sortito tutti gli effetti auspicati. E restando in tema Pnrr sempre il Corriere della Sera (pagina 29) evidenzia l'ipotesi di anticipi fino al 30% sui lavori ma Palazzo Chigi frena: la bozza non è stata esaminata. In evidenza su La Stampa (pagine 8 e 9) e su tutti le parole del ministro Giorgetti, che ieri al Question time alla Camera ha ribadito che il governo "non ha intenzione di svendere Poste Italiane". Infine sul Sole 24 Ore (pagina 30) e su tutti il libera finale del Consiglio dei ministri alla nomina di Gabriele Fava a nuovo presidente dell'Inps e di Fabrizio D'Ascenzo alla guida dell'Inail, di cui è stato già commissario.

POLITICA
È scontro politico in Italia per la vicenda di Ilaria Salis, detenuta in Ungheria: in primo piano su tutte le testate il memoriale che la maestra elementare ha scritto per denunciare il suo trattamento (Corriere della Sera, prima, pagina 2, 3 e tutti). Mentre la premier è arrivata a Bruxelles per il Consiglio europeo e ha già avuto un confronto con Orbàn, il quale ha ribadito di non poter influenzare i Pm, l'accusa formale inviata all'Ungheria e segnalata all'Europa è quella di violazione della convenzione Onu contro la tortura. Tajani ipotizza che, in caso di condanna, Salis potrebbe essere espulsa e Meloni punta a un processo rapido: intanto, il leader della Lega, Salvini, ha commentato che "è incredibile che Salis faccia la maestra", accusandola di essere stata fra coloro che, nel 2017 a Monza, hanno assaltato e distrutto un gazebo della Lega, reato da cui sarebbe stata poi assolta (Repubblica, pagina 2 e tutti).
Intanto, si continua a trattare sulle riforme: tra i nodi più accesi della discussione, quello inerente al cosiddetto 'secondo premier' che, in caso di caduta di un governo, potrebbe ricevere l'incarico nell'ambito della stessa maggioranza. Ma Fratelli d'Italia vorrebbe limitare a casi particolarissimi la possibilità di subentro, per evitare di conferire a un non eletto più poteri rispetto a chi è stato eletto: uno dei punti dell'intesa, inoltre, sarebbe che in caso di sfiducia il premier possa dimettersi o proporre al capo dello Stato lo scioglimento delle Camere (Corriere della Sera, pagina 10 e tutti). Schlein è stata chiamata a reagire al pressing di Conte (Repubblica, in prima, pagina 8, 9 e tutti), che nel corso della presentazione, giorni fa, del libro di Speranza, aveva definito il Pd "bellicista". La segretaria del Pd ha dichiarato: "non siamo disponibili ad accettare costanti mistificazioni e attacchi che mirano al bersaglio sbagliato", ribadendo "che la gente si è resa conto di chi sta lavorando alacremente alla costruzione di un'alternativa a questa destra e nessuno può costruirla senza il Pd". E sull'assenza di Conte al sit-in di mercoledì prossimo sotto la sede Rai, commenta: "Forse non sentono come noi l'urgenza di intervenire rispetto all'uso propagandistico che il governo sta facendo del servizio pubblico" (La Stampa, pagina 13).
Infine, su La Stampa, pagina 6 e tutti, in evidenza la protesta degli agricoltori: secondo Lollobrigida l'esecutivo può 'mettere in condizione gli imprenditori di non fare investimenti a perdere'. Dal ministero dell'Agricoltura, tra fondi italiani ed europei, sono stati stanziati circa 50 miliardi nei prossimi anni, che si uniscono a politiche appena varate: sul tavolo, anche l'ipotesi di un nuovo intervento sull'Irpef agricolo. Coldiretti festeggia per la decisione Ue sui terreni incolti e chiede di aumentare i margini degli agricoltori, meno soddisfatta Cia-Agricoltori italiani, che la definisce 'un contentino' e chiede al governo di approvare il Piano agricolo nazionale presentato mesi fa.

ESTERI
A Gaza, l'Unicef segnala un allarme urgente con 19.000 bambini rimasti orfani o soli, molti trovati sotto le macerie o in situazioni di shock, senza adulti in grado di prendersi cura di loro. La situazione è critica e richiede interventi immediati (Corriere della Sera pagina 13). Intanto, Israele sta facendo progressi verso una tregua mentre gli Stati Uniti si preparano per settimane di raid contro milizie filoiraniane. Il  segretario di Stato americano sta valutando il riconoscimento dello Stato di Palestina, scrive La Stampa a pagina 11. Il reportage pubblicato oggi, anch'esso su La Stampa, a firma Mannocchi, si concentra su Iddo Elam, un giovane di Tel Aviv che ha scelto di essere un obiettore di coscienza, rifiutandosi di servire nell'esercito israeliano a causa delle sue convinzioni pacifiste. La storia mette in luce le sfide e le difficoltà affrontate da coloro che in Israele si oppongono al servizio militare obbligatorio, specialmente in un contesto di conflitto come quello attuale. Iddo, insieme ad altri attivisti, è parte di un movimento chiamato Mesarvot, che si oppone non solo alla guerra ma anche all'occupazione dei territori palestinesi. Questo reportage evidenzia la pressione sociale e le accuse di tradimento affrontate dagli obiettori di coscienza in Israele, e riflette sulle loro motivazioni e sul loro desiderio di una soluzione pacifica al conflitto.
Intanto, il presidente ucraino Zelensky è in conflitto con il generale Zaluzhny, comandante in capo dell'esercito ucraino, e prevede di destituirlo. La tensione tra i due deriva dalle diverse visioni sulla gestione del conflitto e sulla mobilitazione delle truppe, con Zaluzhny che desidera richiamare altri 500.000 soldati, una cifra ritenuta eccessiva da Zelensky (Corriere della Sera pagina 6). Nel frattempo, Biden ha deciso di scongelare e consegnare all'Ucraina circa 67 miliardi di dollari in riserve monetarie russe parcheggiate negli Stati Uniti, rompendo un tabù e inviando un forte segnale sia a Vladimir Putin che alla comunità internazionale. Questa mossa, che necessita dell'approvazione del Congresso, segna un cambiamento significativo nella gestione degli aiuti a Kiev, nonostante le perplessità di alcuni alleati (Corriere della Sera p.6). Nel mentre, L'Unione Europea affronta una situazione critica con l'Ungheria di Orbán riguardo allo sblocco dei fondi promessi all'Ucraina. Durante il vertice dei leader europei a Bruxelles, si cercherà di superare il veto ungherese sui 50 miliardi di euro destinati all'Ucraina, con Orbán che insiste su una votazione annuale unanime per l'approvazione di tali fondi. La situazione è complicata dalla posizione dell'Ungheria nei confronti della Russia e dai fondi europei bloccati a Budapest, con l'UE che valuta ritorsioni severe, inclusa la possibilità di espulsione dall'Unione, scrive Repubblica.
In chiusura, scrive il Corriere della Sera, a pagina 13, Atene sembra essere in pole position per ottenere il comando della missione Aspides dell'UE nel Mar Rosso, con lo scopo di difendere le navi mercantili occidentali dagli attacchi dei ribelli Houthi dello Yemen. Tuttavia, anche Roma e Parigi rimangono in corsa per il comando della missione, che prevede l'abbattimento di droni e missili per proteggere le navi nel Mar Rosso, Golfo di Aden e Mar Arabico.




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