Commentario del 2 Febbraio 2024

PRIME PAGINE
Il sì di Orban agli aiuti per l'Ucraina è su tutte le testate: "Aiuti all'Ucraina, Orban vota sì", scrive il Corriere della Sera; Meloni mette d'accordo l'Europa e Orbàn (Il Giornale); Fondi a Kiev, accordo in Europa (Messaggero); Su Kiev l'Europa salva la faccia grazie a Meloni (Libero); La UE litiga sugli agricoltori e dà altri 50 miliardi a Kiev (Fatto Quotidiano); Italia e Francia convincono Orbàn (La Stampa).
In evidenza anche le manifestazioni degli agricoltori: La Stampa, La rabbia dei trattori, guerriglia a Bruxelles; Trattori in rivolta: assalto a Bruxelles (Messaggero); La marcia dei trattori (Repubblica).
Caso Stellantis: Elkann sfida l'Italia (Libero); Stellantis; a rischio gli impianti italiani, Urso: entri lo Stato Corriere della Sera); Stellantis minaccia: aiuti o via ai tagli, Urso replica: "Fateci diventare soci" (Messaggero); Ricatto Fiat, ora è guerra con il governo (Giornale); In ginocchio da Elkann (Fatto Quotidiano); Senza incentivi alle auto elettriche l'ex Fiat chiude in Italia, e il governo si piega  offrendogli miliardi per diventare soci (La Notizia Giornale).

ECONOMIA
L'inflazione sale: +0,3% a gennaio, in evidenza su tutti i quotidiani. Secondo l'Istat l'incremento su base annua è dello 0,8% e arriva dopo otto mesi consecutivi di calo. Pesano i beni alimentari, la spesa è aumentata del 5,4%, sul Messaggero a pagina 15. Anche il Sole24Ore a pagina 5 segnala l'aumento del carrello della spesa. L'inflazione scende meno del previsto – scrive Repubblica a pagina 23 - per la Bce esame salari prima di tagliare i tassi. Cambiano i consumi e cambia il "paniere" con cui l'Istat calcola i prezzi al consumo. Entrano, tra gli altri, i deumidificatori, le lampadine smart, il pasto "all you can eat", i corsi di acquagym e quelli di calcio, di tennis o padel, la piastra per capelli e rasoio elettrico (Sole24Ore pagina 5 e Repubblica pagina 23). Su La Stampa a pagina 20, l'allarme spreco alimentare sulla base del rapporto Waste Watcher: 7 miliardi vanno a finire nella spazzatura. Al sud i numeri peggiori.
Su tutti i quotidiani, lo scontro tra Stellantis e governo. C'è l'altolà del segretario generale Fiom, Michele De Palma: "senza incentivi impianti a rischio, la presidente del Consiglio convochi un incontro con Tavares e sindacati per parlare di quello che conta veramente – dice - livelli di produzione e occupazione negli stabilimenti italiani" (Corriere della Sera pagina 10 e 11). Uno spettro si aggira per gli stabilimenti italiani di Stellantis, che è quello dei volumi produttivi. Erano 51 mila nel 2021, l'anno della fusione. E 71 mila nel 2004. Il ministro Urso, sul Sole24Ore a pagina 14 annuncia: "A tutela dell'Italia pronti a entrare in Stellantis". Intanto Fitto commissaria i ministri in ritardo con le opere del Pnrr su Repubblica a pagina 22. Arrivano i commissari straordinari per attività ordinarie. Quelle del Pnrr che le strutture dei dicasteri non riescono a gestire, in realtà una sorta di "autocommissariamento". E sempre su Repubblica a pagina 22, e su La Stampa a pagina 19, il governo va verso il taglio Irpef. A chi dichiara redditi superiori a 50 mila euro il governo ha abbozzato una promessa: meno tasse da pagare nel 2025. Servono risorse, e tante, per onorare l'impegno, ma l'auspicio del viceministro dell'Economia Leo è tale che nelle ultime ore l'ipotesi ha iniziato a circolare con insistenza tra i parlamentari della maggioranza. In particolare, tra quelli di Fratelli d'Italia. Sul Sole24Ore a pagina 2, la riscossione di tasse e multe non pagate arranca. Sono 1.206,6 miliardi gli importi che mancano all'appello dell'ex Equitalia, ora agenzia delle Entrate Riscossione. Recuperabile solo l'8%. Allo studio un salvagente per la rottamazione. Infine, sul Giornale a pagina 9, l'intervista al ministro Pichetto Fratin: "Riapriamo il nucleare, i nuovi impianti non sono vietati dal referendum – dice - saranno le aziende a dotarsi dei reattori".

POLITICA
Ancora in primo piano il caso Salis: la premier chiede "dignità" ma la Lega attacca ancora (Corriere della sera pagina 5). In evidenza sulla Stampa (pagina 6) e tutti la nuova lettera dal carcere di Budapest: "Interrogata e costretta a firmare senza capire". Il padre dell'insegnante: "Pronta la querela a Salvini, le sta spingendo la testa sotto l'acqua". Salis beatificata, ironizza Libero (pagina 2), mentre a pagina 3 il quotidiano sottolinea che anche il padre è un attivista, ma sull'altro fronte: pro Orbán e anti-collettivi. In evidenza sul Giornale (pagina 4) l'esercito degli italiani detenuti all'estero che la sinistra dimentica. Sul Fatto quotidiano, il colloquio col vicepremier Tajani, che dice: "A Matteo chiedo silenzio" aggiungendo che è un "errore politicizzare tutto". E riguardo a Salvini la Stampa (pagina 7) evidenzia che la strategia sua è scavalcare Meloni a destra. Ormai è Salvini contro tutti, evidenzia anche il Corriere della sera (pagina 7): graffia, provoca e a volte scivola.  
Giustizia: in primo piano sulla Stampa (pagina 8) l'intervento alla Camera del ministro Nordio sul problema del sovraffollamento delle carceri: "Serve un rimedio ai suicidi in cella", dice sottolineando che "Il governo limiterà il carcere preventivo".
Intanto c'è l'intesa sul secondo premier e semestre bianco, ora la parola ai leader (Corriere della sera pagina 12 e tutti). Confronto aspro tra il ministro Ciriani e il capogruppo del Carroccio Romeo. Il leghista: "O così o si torna al testo originario" (Stampa pagina 10). In evidenza sul Messaggero (pagina 8) l'asse Meloni-Tajani per la Capitale: dopo le Europee legge delega per il governo e al Campidoglio la possibilità di emanare norme e ricevere direttamente fondi statali. In evidenza su Repubblica (pagina 10) l'amichettismo nelle nomine di destra con Tagliaferri, vicino ad Arianna Meloni, scelto alla guida di Ales, la società del ministero della Cultura che gestisce la sede museale romana. Mentre alla Scala in pole position c'è Ortombina, sponsorizzato dal figlio di Casellati.
Sul fronte Pd, Elly sull'ottovolante di Conte, in evidenza sul Corriere della sera (pagina 13): insulti e sberleffi sulla strada dell'alleanza. L'ubiquità del Conte Tre più a sinistra del Pd e più a destra di Meloni, ironizza Repubblica pagina 11. Intanto, riferisce la Stampa (pagina 10) la settimana prossima l'istituto di formazione politica del Movimento 5 Stelle si occuperà di patriottismo. Tra i relatori figure di formazione diversa, con un punto in comune: la critica al sostegno a Kiev. In evidenza su tutti i quotidiani Calenda che fa "shopping" tra i 5 Stelle: Onori e Castaldo passano ad Azione (Corriere della sera pagina 13 e tutti). Sul Giornale (pagina 8) Salvini firma la direttiva inviata ai Comuni sulle regole dei 30 all'ora: "Solo dove è necessario". Infine Villa Certosa addio: i figli ora vendono la Neverland di Berlusconi (Repubblica pagina 13 e tutti).

ESTERI
In primo piano su tutte le testate il sì di Orban, dopo una mediazione della premier Meloni, agli aiuti per Kiev: via libera a sostegni per 50 miliardi (Corriere della Sera in prima, pagina 2 e tutti).  Orbàn, costretto dalla minaccia di veto ha nache annunciato che entrerà nei Conservatori (La Stampa, pagina 2).  La prossima settimana toccherà al Senato degli Stati Uniti pronunciarsi sul disegno di legge che prevede fondi per Ucraina, Israele e Taiwan, e un accordo bipartisan sulle restrizioni alle frontiere e all'immigrazione (Corriere della Sera, pagina 3 e tutti). Dopo la ratifica dell'accordo, il leader ucraino Zelensky ha ringraziato l'Europa, sottolineando che l'aiuto economico non è meno importante di quello militare: entro fine marzo è previsto l'arrivo della prima tranche da 18 miliardi, mentre il controverso capo di Stato maggiore ucraino, Zaluzhny, scrive alla Cnn affermando che "lo sviluppo dei droni è fondamentale", ma secondo l'emittente USA le sue dimissioni sarebbero imminenti (Corriere della Sera, pagina 4 e tutti). Ieri, la vicepremier e ministro dell'Economia Svyrydenko, ha dichiarato: "Per noi è fondamentale riuscire a garantire la nostra stabilità macroeconomica, prerequisito per la crescita".
In Medio Oriente, la tregua tra Israele e Hamas sembra essere più vicina grazie anche alla mediazione del Qatar, che afferma ci siano ancora dei dettagli da definire, come la durata del cessate il fuoco. Intanto Biden ha deciso di imporre sanzioni ancora più di dure di quelle indicate lo scorso dicembre dal dipartimento di
Stato alle fazioni più violente dei coloni in Cisgiordania che tentano anche di bloccare gli aiuti alla popolazione di Gaza, mentre il Pentagono ha già definito i bersagli da colpire in Siria e in Iraq come risposta agli attacchi delle milizie filo-iraniane (La Stampa, pagina 12 e tutti). Nel frattempo, il ministro degli Esteri britannico David Cameron ha dichiarato che Londra potrebbe riconoscere ufficialmente uno Stato palestinese dopo il cessate il fuoco a Gaza, senza attendere l'esito di eventuali colloqui tra Israele e i palestinesi su una soluzione a due Stati (Corriere della Sera, pagina 14).
A Bruxelles infuria la protesta degli agricoltori europei contro l'eccessiva burocrazia e le misure derivate dal Green Deal, ma anche gli accordi come il Mercosur che metterebbero in pericolo la sovranità alimentare, contro cui si è schierato anche il presidente francese Macron. Sembrerebbe tuttavia che l'UE cominci a cedere terreno: la presidente della Commissione Ue von der Leyen ha promesso che entro il prossimo Consiglio Agricoltura, in calendario per il 26 febbraio, presenterà una proposta per ridurre gli oneri amministrativi delle procedure della Politica Agricola Comune (Repubblica, pagina 2 e tutti). Infine, in Argentina, ancora scontri tra manifestanti e polizia a Buenos Aires, fuori dal palazzo del Parlamento. In aula si discuteva il disegno di legge 'omnibus' proposto dal presidente Milei: tra gli obiettivi principali, radicali riforme per il libero mercato. La legge concederebbe al presidente anche poteri speciali in caso di emergenza, permettendogli di prendere decisioni senza consultare il Congresso (Corriere della Sera, pagina 15).

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