Commentario del 27.06.2023

IN PRIMA PAGINA
Esteri - Torna Putin: non ci spaccherete (Corriere della sera); Il diktat di Putin (Repubblica); Russia, tregua tra Putin e la Wagner (Stampa); Putin: "Sfiorata la guerra civile" (Messaggero); Russia dal caos alla farsa Prigozhin: "Non era un golpe" (Giornale); La marcia su Mosca è appena all'inizio (Foglio); Putin in tv smonta la Wagner Prigozhin delude i fan italiani (Fatto quotidiano); A Mosca è lotta di potere (Avvenire); Tarallucci e vodka (Manifesto).
Politica - Droga, Meloni contestata "Basta lassismo" (Corriere della sera); Giorgia si fuma il partito della droga (Libero); Meloni anti-droga "Basta spacciatori eroi"; Meloni contro le serie televisive che celebrano malavita e spaccio (Messaggero); intervista a Valditara: "a scuola mai più sospensioni"; Il ministro: riforma del voto in condotta (QN); Scuola più severa Valditara boccia i prof buonisti (Libero); Molise, il centrodestra a valanga sull'asse Pd-M5S (Messaggero); La destra vince anche in Molise Parte male l'intesa Pd-M5S (Repubblica); Molise, trionfo del centrodestra Tajani: "Dedicato a Berlusconi"; Altro flop Conte e Schlein (Tempo); "Open to Visibilia" L'inverno di Santanchè (Repubblica); Santanchè, conti e bugie: i 10 punti che deve spiegare (Fatto quotidiano); Dilemma Santanchè (Foglio); Santanchè non si dimette "Maggioranza compatta" (Tempo).
Economia - "In pensione con 41 anni di contributi" (Stampa); Pensioni per le donne, scivolo a sessant'anni Il governo cerca i fondi (Messaggero); Effetto della riforma Cartabia: via ai pignoramenti più facili (Giornale); Materie prime critiche Intesa a tre con l'Italia per tutelare l'industria (Sole24Ore); Il caos russo non spaventa (MF)
Attualità - Cospito, i giudici ricalcolano la pena: niente ergastolo (Corriere della sera); Aiutino all'anarchico terrorista Per Cospito niente ergastolo (Giornale); Scritta sul Colosseo scatta la caccia al turista vandalo (Messaggero); "Rallenta!", poi lo schianto. Lo youtuber andava a 124 km/h (Giornale).

ECONOMIA
Nodo pensioni, riapre il cantiere, ieri il confronto tra le parti sociali (Corriere della Sera p.34 e tutti), l'ipotesi di 41 anni di lavoro senza un requisito di età. Ma la ripresa del confronto tra governo e sindacati viene bocciata sia dal leader della Cgil, Landini, che bolla il tutto come "incontro inutile", sia dal segretario Uil, Bombardieri che riassume così: "solo affermazioni di principio, chiacchiere e distintivo non ci servono". Per Sbarra (Cisl), "riannodati i fili delle relazioni sindacali, bene l'impegno a modificare la legge Fornero". La ministra Calderone propone un cronoprogramma per affrontare i vari temi (La Stampa p.12). Soddisfatto il sottosegretario al lavoro, Durigon che parla a La Stampa (p.12): "Non mi sorprende la delusione dei sindacati, Quota 41 per tutti entro la legislatura, voglio abbattere la riforma Fornero". Intanto a dicembre scade Quota 103, via libera dell'Inps dal primo luglio agli aumenti sugli assegni minimi con gli arretrati. Il Messaggero (p.8) segnala un nuovo scivolo pensionistico per le donne "over 60" che possa sostituire la vecchia Opzione donna oramai depotenziata. Il pagamento dall'Inps di una indennità fino ai 67 anni momento in cui si percepirà la pensione. Da luglio assegni più alti, ecco le nuove pensioni – scrive Libero (prima e p.2) - scattano le maggiorazioni, oltre 2 milioni di cittadini riceveranno bonus fino a 300 euro. Per gli ultra 75enni, 40 euro al mese in più.  
Siamo i più anziani d'Europa (Corriere della Sera p.22), secondi nel mondo solo al Giappone. Secondo l'Istat abbiamo 187 anziani ogni 100 giovani, quello che in statistica viene definito la piramide rovesciata. E a proposito di età media sempre più alta – riporta La Stampa (p.8) – con il peggioramento del servizio sanitario è in arrivo la tempesta perfetta. Sul quotidiano, una mappa dell'Italia sulle differenze del servizio; aumenta il divario tra le regioni, al Sud salute più a rischio.
Sul Mes, c'è il pressing di FI per l'ok alla ratifica mentre Lega-FdI vanno verso la resa (La Stampa p.14): dopo le barricate si prepara il dietrofront, il via libera potrebbe arrivare in autunno, rinvio della premier e del ministro dei Trasporti. E torna a parlare Confindustria in allarme per l'indebolimento dell'economia italiana (La Stampa p.26, Messaggero p.17) che vede una crescita fragile, Fmi e Bce spingono per alzare ancora i tassi, in calo investimenti e domanda estera, ma l'inflazione resta troppo elevata. A questo si aggiunge l'allarme delle imprese su Repubblica (p.28) secondo le quali l'Italia non cresce più e pesa la frenata dell'industria.  
Sul Sole24Ore (prima e p.3), l'accordo tra Italia, Francia e Germania per ridurre la dipendenza dell'industria dalle materie prime critiche sotto il controllo della Cina; questo il fulcro dell'intesa a Berlino tra il ministro dell'economia tedesco, Habeck, il nostro ministro Urso e quello francese, Le Maire.

POLITICA
Linea dura della Meloni contro le droghe: "Fanno male tutte, non c'è differenza tra pesanti e leggere" (su tutti). Show della premier che esalta la linea dura e attacca Netflix per la "narrazione sbagliata". Durante un convegno sulle droghe alla Camera, botta e risposta con Riccardo Magi di +Europa, che chiede la legalizzazione: "Cannabis, se non ci pensa lo Stato ci pensa la mafia". A Repubblica (p.10) Magi dice: "Ho assistito a due ore di messinscena governativa all'insegna di ipocrisia, fake news e sentimenti mielosi".
Elezioni regionali in Molise, vittoria del centrodestra. Il nuovo governatore è Francesco Roberti, sostenuto FdI, Lega, Fi, Azione, Italia viva e due liste civiche (su tutti). Bassa l'affluenza, che si attesta al 47,9%. Forza Italia supera il test, tiene l'asse Meloni-Tajani (Messaggero p.3). Vittoria nel segno di Berlusconi (Repubblica p.12). L'alleanza Pd-M5S fallisce il test (Corriere della Sera p.13). L'intesa progressista parte col piede sbagliato (Repubblica p.12). L'esito del voto evidenzia un tracollo del M5S, con Conte che finisce nel mirino. Anche i dem sono in calo e divisi sull'intesa con i 5S (Corriere della Sera p.13). Schlein però tira dritto: "Niente psicodrammi sulla sconfitta" (Stampa p.21). La segretaria non cambia piani e prosegue nel dialogo con il M5S, anche se nel Pd sale la tensione (Messaggero p.3). Orlando al QN (p.8) dice: "Apprezzo il pragmatismo della segretaria nella costruzione di questo percorso con il M5S, che non prevede tavoli nazionali, ma verifiche sul campo". Ettore Rosato, deputato di Italia viva, al Messaggero (p.2) commenta l'appoggio alla coalizione di centrodestra: "Se vogliamo fare il centro, è naturale che supportiamo i candidati che riteniamo migliori. Non necessariamente di centrosinistra. Altrimenti, che centro sarebbe?".
Santanchè, dopo la bufera scatenata dall'inchiesta di Report sulla gestione delle sue aziende, nega l'ipotesi dimissioni e assicura: "Chiarirò" (su tutti). Sono dieci i punti su cui il Fatto Quotidiano (in prima e p.2) chiede risposta alla Santanchè: dall'avviso di garanzia alla Cig Covid, fino ai debiti col Fisco. La ministra è pronta a spiegare in Parlamento, probabilmente giovedì.
Scuola, il ministro Valditara a Stampa (p.24) e altri giornali lancia la sua proposta per "una scuola costituzionale", che "mette al centro la persona" e dove tornino "serenità e responsabilità". Poi, in merito alle questioni di condotta, dice: "Basta con le sospensioni, lavori socialmente utili per i bulli".

ESTERI
Su tutti i quotidiani il discorso in tv di Putin, che parla alla nazione poco dopo il messaggio audio diffuso dal capo della Wagner Prigozhin su Telegram. Dopo due giorni di silenzio, sottolinea Repubblica (p.2) sono riapparsi entrambi. Prima il ribelle latitante col solito sproloquio un po' ammenda, un po' spavalderia. Poi il presidente russo con un brevissimo, ma implacabile discorso alla nazione che interrompe il palinsesto televisivo serale e sancisce la fine della compagnia militare privata Wagner. "La rivolta sarebbe stata soffocata comunque", ha detto il presidente russo assegnandosi il merito di aver ordinato di "evitare spargimenti di sangue" (Stampa p.2 e tutti). Dal canto suo Prigozhin si giustifica dicendo che la marcia su Mosca dei suoi mercenari Wagner "non era un golpe, ma una protesta" (tutti). Se Prigozhin voleva blandirlo con il suo audio di ammiccamenti, sottolinea Repubblica (p.2), non c'è riuscito. Putin non lo nomina, ma lo accusa di aver tentato di "dividere e indebolire il Paese, di aver tradito il Paese e la gente". Torna ad alludere alla complicità di Kiev e dell'Occidente: "Volevano proprio questo, il fratricidio". Per Putin non c'è rivolta che non sia sobillata dall'esterno. Per gli uomini di Wagner che hanno osato sfidarlo non ci sono vie di fuga (tutti). Per Repubblica (p.3) il gruppo mercenario è pronto a trasferire attività e caserme in Bielorussia, con il leader che punta a mantenere il business in Africa e nel resto del mondo. Mentre La Stampa (p.3) sottolinea che il cerchio magico dello zar è sempre più debole, diviso e corrotto. E dall'America Biden chiarisce: "Non abbiamo nulla a che vedere con questo" (tutti). E Washington chiama Roma per rassicurare Meloni ma la visita, sottolinea Repubblica (p.4) slitta ancora. Intanto sul fronte militare, gli incursori ucraini guadano il fiume Dnipro: direzione Crimea (Corriere della sera p.6 e tutti) mentre resta alta l'attenzione su Zaporizhzhia visto che i russi hanno minato la zona della centrale.

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