Commentario del 25.06.2023

IN PRIMA PAGINA
Sfida al Cremlino (Messaggero). Prove di golpe (Repubblica). Rivoluzione russa (La Stampa, QN). Sfida a Putin, poi i ribelli si ritirano (Corriere della Sera). Guerra civile in Russia (Unità). Roulette russa (Tempo). Russia, il giorno del caos (Mattino). Dietro fronte (Manifesto). Non avevano
capito un tubo (Libero). Assalto a Putin (Giornale). Il marcio su Mosca (Fatto). Paura per prove di golpe a Mosca (Avvenire).
Intervista a Tajani (Messaggero): "Putin ora è più debole per l'Ucraina la pace si avvicina".
Landini in piazza contro la sinistra che ha governato negli ultimi20anni (Tempo).
L'anno degli sbarchi infiniti, Unhcr: chi non salva, uccide (La Stampa).
Inchiesta Santanchè, "pronta per l'aula" imbarazzo nella maggioranza (La Stampa). Meloni sul caso Santanchè: riferirà in aula, io tranquilla (Corriere della Sera). Santanchè: pronta a chiarire tutto (Tempo). Santanchè spiegherà in Aula, la Cgil in piazza per la sanità (Avvenire).
Inps, per le liquidazioni agli statali anticipi sbloccati con gli interessi (Messaggero). Sulle pensioni
promesse per 10 miliardi ma ce ne sono 2 (Sole24Ore). La Meloni congela il Mes e lo rinvia a settembre (Giornale).

ECONOMIA
Meloni tira il freno sul Mes, "votarlo ora sarebbe un errore" (Repubblica p.32 e tutti): la premier cerca di arginare lo scontro nella maggioranza, mercoledì una nuova riunione dei capigruppo che si annuncia infuocata. La leader del governo lascia intendere di puntare a una contropartita su altri dossier economici, quest'anno l'Italia deve collocare sui mercati 432 miliardi, cruciale la gestione del debito (La Stampa). Il leader di Confindustria, Bonomi, torna a parlare del Mes (Messaggero p.19): "bisogna usarlo per dare sostegno alla crescita – dice - bene il taglio del costo del lavoro, che ora va reso strutturale"; anche sul Sole24Ore (prima e p.5) Bonomi parla del taglio del cuneo fiscale strutturale nella prossima legge di bilancio.
Liquidazioni agli statali, l'Inps sblocca l'anticipo ma fa pagare gli interessi (Messaggerop.9): l'Istituto accelera i tempi sul prestito ai dipendenti garantito dalla buonuscita. E sulle pensioni – evidenzia Sole24Ore (prima e p.8) – promesse per 10 miliardi ma in manovra ce ne son 2, riparte domani il confronto governo-sindacati con l'incognita risorse, in agenda proroga di Quota 103 e il rilancio della previdenza integrativa.
Sanità. Ieri erano almeno in trentamila per dire basta ai tagli, per chiedere investimenti e assunzioni (Repubblica p.16). "La salute è un diritto, salviamola", reclama il popolo della sanità. Cgil e 90 associazioni in corteo a Roma, "siamo qui per i 4 milioni di persone che non si curano perché costa troppo". La piazza della Cgil unisce Pd e 5Stelle (La Stampa p.20). L'ex ministro Speranza a Repubblica (p.17) lancia un monito: "La pandemia non ha insegnato nulla, i tagli poi si pagano". Anche per Ricciardi (La Stampa p.20), è stata inutile la lezione del Covid, "ora si investe ai livelli di prima", dice

POLITICA
Il caso Santanchè ancora in primo piano con la premier Meloni che si accoda alle opposizioni e gela la ministra chiedendole di riferire in Aula (Repubblica p.12 e tutti). Santanchè si dice pronta: "vado anche se Fdi me lo ha sconsigliato". Anche Giorgio Mulè (Fi), intervistato da Repubblica (p.12), attende le sue dichiarazioni: "La aspetto alla Camera – dice – dovrà chiarire ma la tv non sia un tribunale". E Conte attacca: "La ministra ora chiarisca davvero, la premier faccia la premier e non la leader di FdI" (La Stampa p.14).
Ancora l'inchiesta Minenna sui quotidiani. Dalle indagini dei pm di Forlì uno spaccato inquietante sui controlli durante l'emergenza, le mascherine non erano in regola ma Minenna le faceva sbloccare dalle Dogane (Repubblica p.22).
E si parla anche del futuro di Forza Italia, "il futuro senza Silvio", titola La Stampa (p.16), il partito si raduna a Novara, obiettivo fronte unico sul dopo-Berlusconi, la vecchia guardia tende la mano, Tajani: "Non pensiamo alle poltrone, avanti tutti uniti come avrebbe voluto il nostro leader" (Giornale p.9). Il ministro Zangrillo, intervistato da La Stampa (p.17), parla di "porte aperte ai renziani, nessuno scapperà da Meloni – poi aggiunge - il caso Santanchè non esiste. Mes? Entro settembre". Secondo il sondaggio di Pagnoncelli sul Corriere della Sera (p.15), Berlusconi è un leader che ha inciso, è l'opinione (trasversale) del 49%.
E ieri a Milano, al Pride dei 300 mila, Schlein attacca Roccella: "siamo in pericolo di regressione
sui diritti, non solo in Italia con questo governo, ma anche in Europa, da voi abuso di potere" (La Stampa p.18).

ESTERI
La rivolta della Wagner in primo piano. Per un giorno, la Russia sul baratro della guerra civile. La Wagner occupa Rostov e marcia su Mosca, Prigozhin ordina la ritirata a soli 200 chilometri dalla capitale dopo la mediazione di Lukashenko (tutti). Il "cuoco di Putin" con 25mila uomini, arriva a 200 km da Mosca senza trovare ostacoli. Lo zar: "Traditore, ti punirò" ma in serata il Cremlino annuncia l'accordo (Repubblica p.3). "Mi fermo per evitare un bagno di sangue russo, torniamo in Ucraina" ha detto il capo della Wagner (Messaggero p.2). Il ministro Tajani, intervistato dal Messaggero (p.7) è certo: "La Russia si indebolisce, ora la pace è più vicina. Crolla il mito di Putin, per lui la guerra un boomerang, speriamo in una rapida controffensiva ucraina, la Crimea è un obiettivo legittimo". Molinari, nel suo editoriale su Repubblica (prima e p.37), sostiene che, a prescindere dal suo esito, la marcia dei ribelli della "Brigata Wagner" verso Mosca ha già evidenziato che adesso Putin è debole. Carri armati davanti alla Duma e ai ministeri, musei evacuati, uffici chiusi dal sindaco per lunedì e biglietti per l'estero introvabili. Poi l'annuncio della ritirata della Wagner stempera la tensione (Repubblica p.6). Crolla il mito del Paese unito e invincibile (Libero prima). Il generale Tricarico parla a Il Tempo (p.3) e non esclude l'inizio di una guerra civile e lancia un monito: "la Nato si deve svegliare".
Intanto, dal fronte ucraino, Kiev osserva e ne approfitta, "i russi sono demotivati, torniamo all'attacco" (Repubblica p.8, La Stampa p.6), riconquistati villaggi persi nel 2014, Zelensky: "Putin ha paura, è solo l'inizio". Secondo il consigliere di Zelensky, Podolyak, intervistato da Repubblica (p.9-10), "la rivolta cambierà l'élite di Mosca e accorcerà la guerra". Nel Paese sono rimasti 5 mila italiani, la Farnesina li invita a restare in casa (Messaggero p.7). Il Sole24Ore (p.5) parla di svolta Ue su armi e difesa: nel 2022, 345 miliardi, record dalla guerra fredda. La guerra in Ucraina ha spinto i Ventisette ad aumentare l'impegno.
Intanto gli Usa sono sorpresi per quanto accaduto: il presidente americano vuole capire cosa sta succedendo senza offrire a Putin appigli per accusare l'Occidente di un coinvolgimento nell'insurrezione. Biden sente i leader europei, Macron, Sunak e Scholz: "Supporto incrollabile a Kiev". Usa e Cina temono il caos: arsenale nucleare a rischio, Ankara offre aiuto a Putin (Messaggero p.6). Di punto di non ritorno dello Zar parla Anna Zafesova nel suo intervento su La Stampa (p.3): "l'avanzata dei ribelli, senza trovare resistenza, ridimensiona il potere del Cremlino è il fallimento dell'idea di appaltare pezzi dello Stato a uomini di fiducia del monarca" mentre, secondo Caracciolo (La Stampa p.4), "l'impero è a rischio disintegrazione e l'Occidente teme il pericolo nucleare". Per Ian Brammer (La Stampa p.8): "Prigozhin aveva poche possibilità ma il regime è comunque nel caos". E arriva l'ordine della premier Meloni a non prendere posizioni (La Stampa p.9), un summit di emergenza nel quale invita ad evitare dichiarazioni.

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