Commentario del 06.06.1986

IN PRIMA PAGINA
Esercito di Kiev all'attacco (su tutti i quotidiani); l'annuncio: abbiamo guadagnato posizioni, e Prigozhin "i russi ci hanno attaccato"; intanto il cardinale Zuppi in Ucraina per la pace. Altro tema ripreso da tutti i quotidiani, "Sul Pnrr la legalità è a rischio" Tensione alle stelle con la Corte dei conti. Meloni: "Io autoritaria? No, sono affidabile e credibile". Oggi la fiducia sull'emendamento che limita i controlli. Per Cafiero de Raho: "una mano a mafiosi e corruttori"; per Il Giornale, le toghe si fanno la guerra, L'Anm attacca la Meloni e vuole lo sciopero. Contrari i magistrati più moderati: «Le riforme sono legittime». E anche i giudici contabili si spaccano. Fregati gli alluvionati, scrive Fatto Quotidiano; il decreto svela che i 2,2 miliardi promessi in realtà sono 1,6.  E sempre su Fatto Quotidiano, il ritorno delle Province, Ddl costituzionale della Lega col sì di FdI e FI. E sul tema lavoro la Lega chiede una sanatoria subito per i migranti regolari (Messaggero). Su Repubblica un lungo intervento di Papa Francesco a margine della giornata mondiale dell'ambiente: "Un dovere la cura del creato"; la difesa del clima è un bene comune". Mentre su Il Giornale Gli scettici sul clima? Per la Ue sono putiniani. Quello del riscaldamento globale di origine antropica non è soltanto divenuto un dogma intoccabile, ma perfino un «intercalare concettuale»: buono in ogni circostanza, polemizza il Giornale. Ampio spazio anche al femminicidio di Giulia; l'avvocato lascia la difesa di Impagnatiello (Messaggero e su tutti) e la lettera del ministro Roccella alla richiesta di maggiore collaborazione avanzata da Pina Picierno sulle pagine de La Stampa.

ECONOMIA
Pnrr, lo scontro arriva in Aula (tutti). Si voterà oggi il cosiddetto decreto Pa, che contiene due emendamenti che cancellano il controllo concomitante della Corte dei Conti sulla gestione del Pnrr e conferma lo scudo erariale anche in caso di condotte "commissive gravemente colpose" da parte di soggetti pubblici e privati (Repubblica p.7). Gentiloni sul Sole24Ore (prima e p.7) sottolinea come il Pnrr sia una chance unica e non una medicina amara: "una meravigliosa opportunità" ribadisce. Il Tempo (prima) parla di "nuovo Pnrr", probabile maggiore flessibilità e rimodulazione per eventi turistici, asili nido, Cinecittà e idrogeno. Secondo l'Associazione dei magistrati
contabili sul Manifesto (p.5) meno controlli vorrà dire più costi. Il voto odierno riaccende infatti lo scontro tra governo e opposizioni e i magistrati lanciano l'allarme: "la legalità è a rischio, possibili danni per i conti pubblici e per tutta la collettività" (Stampa p.2). Anche secondo Federico Cafiero De Raho, intervistato da Stampa (p.3), "così il governo consente a mafia e corrotti di sguazzare nel fango dell'illegalità". L'Anm attacca la Meloni e vuole lo sciopero (Giornale prima e p.2-3). Intanto oggi giornata di incontri tra il ministro Fitto, il commissario Gentiloni e gli uffici della Commissione sul Piano, tra Roma e Bruxelles scattano prove di disgelo, l'Italia sposterà dieci miliardi sull'energia, un facci a faccia per andare avanti sulla terza rata. Secondo Calenda, intervistato dal Corriere della Sera (p.8), "sul Piano il punto è la politica, non sa spendere né gestire". Su La Notizia (p.2), Gubitosa (M5s) attacca: "è un governo di incompetenti, così perderemo i fondi europei".   
Su Repubblica (p.6), un'azienda su dieci è troppo indebitata e ha gravi problemi di sottocapitalizzazione, a rischio anche gli appalti del Pnrr perché nel caso dovesse partecipare a gare d'appalto, farà molta fatica ad ottenere garanzie (Repubblica p.6). Il presidente Abi, Patuelli su Repubblica (p.6) sostiene che l'allarme fallimenti della Bce è giustificato, "la corsa dei tassi ha colto impreparati diversi operatori economici – e aggiunge - sul Pnrr le banche faranno per intero la loro parte ma non ci saranno soldi a pioggia per nessuno".  
Lavoro. La proroga sulla smart working per i lavoratori fragili è sempre più vicina, fino a fine anno (Messaggero prima e p.5). Il ministro Zangrillo intervistato dal Messaggero (p.5) richiama l'attenzione verso i fragili: "il lavoro agile è un importante strumento e può essere utilizzato anche nella Pa".
Su Repubblica (p.24), l'inflazione erode anche la spiaggia, sapore di mare sempre più salato: rincari balneari da Lignano a Trapani, "colpa dell'energia" dicono i gestori. Secondo i dati dell'Osservatorio nazionale di Federconsumatori, stendersi in spiaggia costa fino al 25% in più rispetto allo scorso anno. Il Sole24Ore (prima e p.2) e tutti i quotidiani segnalano infine che la bolletta del gas di maggio resta stabile (-0,2%), bollette quasi ferme, l'impatto sul prezzo della risalita degli oneri.

POLITICA
"La mia destra affidabile" (Stampa p.6); è questa la sintesi dell'intervista in tv della premier che attacca la segretaria del Pd: "non distingue il dissenso dalla censura" e più in generale, critica la mancanza di argomenti a sinistra e poi rincara: "Io vorrei fargli fare la sinistra, ma il problema è che non fanno la sinistra"; e sul rischio deriva autoritaria replica che la stretta sulla Corte dei Conti non è diversa da quanto già fatto dal governo Draghi, di cui i dem facevano parte. E sempre restando nell'orbita della maggioranza, oggi il caso Metropol al Copasir (Repubblica p.14); Salvini smentito da incontri ed email circa la sua ipotesi di macchinazione e complotto; secondo Repubblica è provato che tra il 2018 e il 2019 Salvini incontrò per decine di volte mediatori di Mosca. Sempre secondo il quotidiano, la strategia di Salvini è quella di allontanarsi dall'ombra di Putin in vista delle elezioni europee. Intanto nel Lazio, si consuma l'ennesima battaglia tra destra e sinistra; il governatore della Regione Lazio, Rocca toglie il patrocinio al Pride per "promozione di atti illegali" (tutti), riferendosi espressamente all'utero in affitto; per il partito della premier è un atto dovuto. Schlein e Gualtieri ci saranno e per i giovani di FI il ritiro sarebbe un errore; "deriva omofoba" per la sinistra, mentre il M5s non si espone. Per Scalfarotto, intervistato da Repubblica (p.17), "è il grande buio sulla tutela dei diritti civili superata la linea invalicabile", "Salvini ha esultato? Mi chiedo quali benefici porti al Paese negare i diritti ai suoi cittadini". Rocca intervistato da La Stampa, respinge le accuse su un presunto ordine giunto dall'alto; e poi si difende dalle accuse di omofobia. E intanto FI rinasce per le Europee ma senza rivoluzioni (Giornale p.8); Berlusconi frena le speculazioni sul riassetto del partito: "ci sarà spazio per il talento di tutti"; "iniziativa lodevole" commenta Schifani, che poi aggiunge che non c'è bisogno di una "Forza Italia con una classe dirigente del Nord e con i voti dal Sud. Su Fatto Quotidiano (p.6) il ritorno delle province; fino a 30 consiglieri e otto assessori. 225 milioni all'anno per rimettere in moto una macchina da 3.000 amministratori. La destra fa sul serio e, dopo un lungo lavoro interno alla Commissione Affari costituzionali in Senato, ha trovato l'accordo per un testo base sul ripristino delle province. Intanto, il ministro Valditara annuncia dal 2024, nuove figure professionali previste dal contratto dopo il confronto coi sindacati (Stampa p.14), riferendosi ai tutor, grazia ai quali "i giovani più in difficoltà saranno seguiti meglio e i talenti valorizzati"; è "una sfida importante" commenta il ministro Valditara che ringrazia "la scuola, i docenti e i dirigenti scolastici per aver aderito". E sulla piaga della violenza sulle donne, la ministra Roccella replica a Picierno, vicepresidente del Parlamento Ue: "l'alleanza trasversale è praticata da sempre, dobbiamo anche sconfiggere le culture che in molte aree del mondo mortificano le libertà femminili", e sulle misure contro la violenza, assicura che il governo c'è, e la stretta non è del "giorno dopo".

ESTERI
È il D-Day di Zelensky: con i Leopard occidentali, parte l'offensiva di Kiev (Repubblica p.2-4 e tutti). Dopo mesi di preparativi, al via l'attacco per cacciare i russi nel Donbass e nel Sud, verso Mariupol, Gerasimov sul posto per guidare le difese nelle terre occupate. Nuovi litigi nella leadership di Putin. Gli ucraini stanno tentando tanti piccoli attacchi sulla linea del fronte per capire dove i russi sono più deboli. "Non chiamatela controffensiva, sarà un attacco generalizzato per riprenderci quel che è nostro" dice Poroshenko, ex leader ucraino, al Corriere della Sera (p.2) – "il miglior mediatore è il nostro esercito". Intanto il cardinale Zuppi ieri e oggi è a Kiev mandato da Papa Francesco per cercare "una pace giusta", "prima ascoltiamo le istanze degli aggrediti, la pace non resti solo un sogno" ha detto, poi volerà a Mosca e forse negli Usa e in Cina (tutti).  
Intanto stamattina Giorgia Meloni sarà in Tunisia, per una visita lampo sui migranti (tutti). La premier vola da Saied (Foglio prima) prestito da 1,9 miliardi per frenare le partenze. I dubbi degli Stati Uniti.
La Corte di Giustizia dell'Ue ha dato ragione alla Commissione, sostenendo che la riforma della
giustizia approvata nel dicembre 2019 dalla Polonia è contraria al diritto Ue e minaccia l'indipendenza e l'imparzialità (Stampa p.6). Scatta l'ira di Varsavia (Corriere della Sera p.15): "siete corrotti".  

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