Commentario del 5 Giugno 2024

PRIME PAGINE
Migranti, Meloni: regia criminale nel decreto flussi (Corriere). La premier: criminali tra i migranti (Repubblica). Meloni: "Truffe sul decreto flussi la legge Bossi-Fini è da cambiare" (Messaggero, Verità). L'anomalia dei regolari (Avvenire). Svolta, entra solo chi lavora (Giornale). La mafia dell'immigrazione (Libero). Bassi Fini (Manifesto). Meloni denuncia i "finti" migranti e apre all'addio alla Bossi-Fini (Tempo).
Intervista con Conte sul Corriere: "Un reddito Ue di cittadinanza e stop al riarmo". Intervista al vicepresidente del Consiglio Salvini su La Stampa: "Io voto Vannacci, solo Meloni e Schlein lo batteranno. Mai chiesto le dimissioni di Mattarella. Forza Italia non ci supererà".  
L'intervista a Tajani su Il Messaggero: "L'Ue un'opportunità per crescere".
Sanità. Liste d'attesa, piano al via tra le polemiche (Corriere). Liste di attesa. Il bluff del governo (Repubblica). Cure nel privato pagate dal Ssn per tagliare le liste d'attesa (Sole). Sanità, sì al piano anti-liste d'attesa (QN).
Turismo da record oltre i livelli pre-Covid, Veneto al primo posto (Sole). Agnelli più forti in Exor (MF). Ecco la norma salva-Milano (Italia Oggi).
Sul Fatto, "L'eletto parla con l'indagato intercettato? Buttate i nastri".
Su tutti i quotidiani Sinner primo italiano nella storia a guidare il tennis mondiale. Il numero Uno (La Stampa, Repubblica).

ECONOMIA
Il sì del governo al testo per tagliare le liste d'attesa in evidenza su tutti i quotidiani: se c'è la fila il sistema sanitario nazionale paga le cure. Il ministro Schillaci presenta la riforma che punta a ridurre i tempi di visite ed esami e alza il tetto di spesa per il personale ma non ci sono fondi aggiuntivi (La Stampa a pagina 6). Sette gli articoli contenuti nel decreto-legge a cominciare dalla norma "salta coda" che consente di ottenere gratis le prestazioni anche dal privato non convenzionato o dai medici in libera professione quando i tempi di attesa superano i limiti previsti dalla legge. 1 miliardo, secondo le stime del ministero, della sola norma per ridurre i tempi di attesa. Ma Repubblica a pagina 2, critica: il decreto elettorale del governo. Al Corriere della Sera a pagina 5 parla il Ministro Schillaci: "La premier ha voluto fortemente questa riforma – spiega - Il Mef ha fatto il suo lavoro, far quadrare i conti. È stata dura e alla fine abbiamo ottenuto ciò che volevamo".  Secondo Schlein, riporta il Corriere della Sera a pagina 6, sono "misure fuffa". Nino Cartabellotta, presidente Gimbe, nel suo approfondimento su La Stampa a pagina 29 ribadisce che "l'emergenza delle liste di attesa rimarrà ancora per molto tempo anche se sono state poste le basi per conoscerne meglio il fenomeno" mentre, nella sua intervista al QN a pagina 5, sottolinea che "senza nuove assunzioni, i problemi resteranno".
Intanto, su tutti i quotidiani, il sì a micro-alloggi e soffitti bassi, Salvini allarga il "salva-casa". Il vicepremier allenta le maglie della sanatoria. Arrivano le modifiche al decreto sul "perdono edilizio". Tra le novità, anche la possibilità di cambiare destinazione d'uso alle ex portinerie o lavanderie condominiali (Messaggero pagina 17 e tutti). Su tutti i quotidiani, il consiglio della Fondazione Crt sotto la lente della Procura, il Mef invia a Torino gli ispettori del Tesoro, ora la via del commissariamento si fa sempre più concreta. Indagati sette componenti. Secondo il ministro Giorgetti: "Serve approfondire in modo serio anche le ultime situazioni" (Repubblica pagina 32 e tutti).  La Stampa a pagina 24 parla di stangata bollette: L'Ue approva un piano del governo da 35,3 miliardi a carico degli utenti. Con un sovrapprezzo in fattura verrà finanziata la costruzione di nuove centrali solari e eoliche, la protesta delle opposizioni: "Tartassano i cittadini".
Tavares, l'ad di Stellantis, su La Stampa a pagina 27 e tutti i quotidiani, si dice pronto all'accordo col governo e ad aumentare la produzione. Entro il 2030 operativi tutti i siti italiani. "Vogliamo arrivare a produrre un milione di auto l'anno – dice - ma servono altrettanti clienti". Dopo la fine degli aiuti per le elettriche, il Tesoro non ne esclude altri: "Ma saranno selettivi" (Messaggero pagina 19). Infine, sul settimanale Panorama a pagina 19, l'intervista al Ministro Lollobrigida che pone in primo piano l'agricoltura: "E' il primo motore del Made in Italy – dice – la battaglia nella Ue è solo all'inizio, la politica comunitaria sia alleata di chi coltiva".

POLITICA
In primo piano su tutti i quotidiani l'esposto della premier Meloni all'Antimafia sugli ingressi di lavoratori stranieri coi decreti flussi. "Legge Boss-Fini da cambiare", ha detto Meloni durante il Cdm. Campania nel mirino dove, dice, "abbiamo rilevato numeri sproporzionati nel click-day rispetto ai possibili datori di lavoro" (Messaggero in prima, pagine 2 e 3 e tutti). Si va verso una stretta, con le imprese che dovranno dimostrare l'esistenza di un contratto di lavoro attivo. Intervistato da QN (pagina 7) il ministro Tajani al riguardo dice: "La Bossi-Fini è datata. Per fermare gli illegali bisogna aggiornarla". Mentre Repubblica (pagina 7) sottolinea che Meloni avrebbe potuto rivolgersi agli uffici del Viminale: consegnare l'esposto alla Procura Antimafia, che non conduce indagini, sa di mossa elettorale. Intanto oggi la premier atterra a Tirana per aggiustare la narrazione del patto firmato mesi fa con il presidente albanese Edi Rama (Corriere della Sera pagina 3 e tutti). La leader andrà a visitare l'area di Gjader, ancora semi-deserta, destinata alla detenzione dei migranti. Poi si sposterà al porto di Schengjin, dove arriveranno le navi con i clandestini. La sinistra: "Affare milionario, operazione inutile" ma, accusa Libero (pagina 3), sono gli stessi che foraggiavano l'accoglienza con 5 miliardi all'anno.
In evidenza sulla Stampa (in prima e pagine 2 e 3) l'intervista al vicepremier Salvini: "Nessun rimpasto di governo dopo le Europee, tutto resterà così", dice sottolineando che l'obiettivo della Lega è "fare meglio delle politiche del 2022". E su Meloni: "Non voterà Ursula", dice, mentre per quanto riguarda Vannacci: "Arriverà sul podio, secondo me terzo dopo Meloni e Schlein". Sul Corriere della Sera (in prima e pagina 9) c'è invece un'intervista al leader dei 5 Stelle Conte: "Vogliamo essere protagonisti a Bruxelles, ma il punto è quale Europa vogliamo", dice sottolineando che il campo progressista "è questione di obiettivi, non di leader". Ancora un'intervista, questa volta al ministro degli Esteri Tajani, che dice: "Il sovranismo è una visione ormai superata" (Messaggero in prima e pagina 5). Intervistato dalla Stampa (pagina 8) sempre Tajani sottolinea:"Forza Italia è il Partito popolare europeo, gli altri attori sono marginali" e sulla candidatura di Von der Leyen: "È una proposta, siamo all'inizio di un percorso", dice. Sul Corriere della Sera (pagina 6) c'è poi l'intervista all'ex europarlamentare del Pd Bettini: "A Elly do 8, il partito è migliorato", dice.
Intanto, sottolinea il Fatto quotidiano (pagina 7), nelle liste Ue pacifisti in difficoltà e i guerrafondai fanno boom. Mentre il Giornale (pagina 8) evidenzia l'ultima spiaggia del Pd, che spera nell'astensione per cercare l'exploit. In evidenza su Repubblica (pagina 9) le Comunali con Firenze che va alle urne e studia già i ballottaggi. Infine sul Giornale (in prima e pagina 10) e su tutti non passa la sfiducia, Toti va avanti. Al riguardo il Fatto quotidiano (pagina 2) evidenzia che adesso Fratelli d'Italia evita la  Liguria: niente big per le Europee.

ESTERI
Medioriente in primo piano su tutti i quotidiani con Hamas che prende tempo sull'accordo. Una delegazione dell'organizzazione, riferisce il Corriere della Sera (pagina 12), dovrebbe essere al Cairo per valutare la proposta israeliana annunciata venerdì scorso da Biden,  che vuole trasformarla in una risoluzione del consiglio di Sicurezza alle Nazioni Unite. Il Qatar  dice di aspettarsi "approvazioni concrete". Hamas replica: "Nessun patto, senza la fine della guerra". Intanto gli scontri quotidiani con Hezbollah si stanno avvicinando al conflitto totale, come avverte Herzi Halevi, il capo di stato maggiore: "Siamo pronti per una guerra in Libano, presto dovranno essere prese delle decisioni", dice. Nel frattempo da tre giorni il Nord di Israele è in fiamme con gli incendi causati dalle esplosioni dei razzi, mentre l'aviazione continua a colpire dall'altra parte della Linea Blu tirata sulla mappa dalle Nazioni Unite. Sempre il Corriere (pagina 12) evidenzia la spinta su Hezbollah dell'Iran, che così manovra all'ombra dei negoziati su Gaza col regime che ha inviato il neoministro degli Esteri a Beirut e in Siria. Intanto Biden in un'intervista a Time sferza Netanyahu: "Allunga la guerra per stare in sella", dice. Poi smorza i toni: lavoriamo alla tregua.  La Casa Bianca, evidenzia Repubblica (pagina 15), ha fatto sapere che i due leader si parleranno nei prossimi giorni, senza specificare la data dell'eventuale visita di Netanyahu a Washington Ieri, inoltre, nella capitale Usa la Camera  ha approvato un provvedimento che prevede sanzioni per la Corte penale internazionale riguardo al mandato di arresto contro il premier israeliano. Intanto stamane Biden arriva a Parigi. Vi starà quattro giorni scanditi dalle celebrazioni per gli 80 anni dello sbarco in Normandia e la visita di Stato all'Eliseo (su tutti). Ed è proprio il presidente francese Macron protagonista degli ultimi sviluppi sulla guerra in Europa. evidenzia Repubblica (pagina 12) con l'Eliseo che accelera sul possibile invio di militari per formare gli ucraini all'uso delle nuove armi ma la Ue non lo segue. E mentre Zelensky è atteso a Parigi, Mosca minaccia gli istruttori della Nato: "Obiettivo legittimo, pronti a colpirli" (Stampa pagina 15). Intanto, riferisce Repubblica (pagina 13), secondo il Kyiv Post squadre del Gur avrebbero operato in Africa e in Medio Oriente per lanciare segnali alla Russia.
In evidenza su tutti i quotidiani l'India, dove Modi vince per la terza volta ma con una maggioranza risicata. La linea ultranazionalista non paga dovrà coalizzarsi con i partiti minori "Io scelto da Dio, facciamo la storia", dice mentre risorge il Congresso della dinastia Gandhi (Stampa pagina 13 e tutti). Infine Repubblica (pagina 17) segnala il giorno dell'amnesia obbligatoria in Cina: blindata Piazza Tienanmen, Forze dell'ordine nelle strade e controlli rafforzati per impedire il ricordo dell'89.


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