Commentario del 17 Giugno 2024

Primo Piano Rassegna Stampa
Lunedì 17 Giugno 2024

PRIME PAGINE
Politica. Vertice a Bruxelles, si accelera sulle nomine. Strategia dell'Italia per far valere il voto (Corriere, QN). Giorgia sfida Scholz e Macron (Libero). Ue, Ursula a caccia dei voti (Repubblica). Commissione Ue, rimonta di Ursula. Stasera la (prima) cena delle trattative (Messaggero). Metsola, Costa e Draghi: risiko di nomi (Giornale). Prodi: l'Europa ha bisogno di una guida forte. Meloni è ambidestra (Repubblica). Bernard-Henri Lévy: "Dietro a Le Pen e Salvini c'è la mano di Putin" (Repubblica). Piantedosi: "Così colpiremo i trafficanti di uomini" (Messaggero). Conte: "Sconfitta mia, ma non mollo. Ora le scuse per il sì a Draghi" (Fatto). Il governo ammette: "Vendiamo ancora armamenti a Israele" (Fatto). La Salis prende il seggio e scappa: assente alla festa Avs (Libero). Ruini e il golpe di Scalfaro contro Silvio (Tempo).
Economia. Costo della casa: affitti più cari, ecco l'impatto sugli stipendi (Sole). L'Imu ci è già costata 300 miliardi di euro (Libero). Crisi d'impresa al restyling (Italia Oggi 7).
Esteri. Non è l'ora della pace (QN). Pace, sì al piano con defezioni (Corriere). Il Sud del mondo con Putin (Messaggero, Stampa). L'Italia non abbandona Kiev (Giornale). Summit flop su Kiev: Meloni con i bellicisti, 12 Paesi non firmano (Fatto, Tempo). Kiev cerca una sponda con Riad e Pechino (Repubblica). Pausa tattica a Gaza. L'esercito si ferma, Netanyahu s'infuria. Israele si spacca (Messaggero, Corriere). Lo scrittore Grossman: "In medio oriente serve l'audacia di dialogare con il nemico" (Repubblica).

ECONOMIA
Italia invasa dai turisti, è record di stranieri, soprattutto i più facoltosi, evidenzia Il Messaggero a pagina 12. Secondo Assoturismo ci saranno 216 milioni di presenze entro fine agosto, l'1,5% in più rispetto a un anno fa, per gli esperti: "E' un traino all'economia che può salire oltre le previsioni di Bankitalia". Lalli di Federturismo sottolinea che già a maggio e giugno le prenotazioni sono sopra le attese. Ma per il boom di turisti in arrivo, sempre il Messaggero a pagina 13 parla anche di caro-vacanze. Previsti aumenti fino al 20%, i prezzi sono in rialzo. L'estate italiana è sempre più cara. Il Sole24Ore a pagina 6 parla di vacanze sempre più esperienziali. Nel 2023 viaggi non convenzionali per 25 milioni di italiani, un'opportunità per evitare l'overtourism e puntare al fuori stagione. Più numerosi i clienti fra 18 e 34 anni. Al Nord vince l'attività sportiva, al Sud l'enogastronomia e spiritualità.
Oltre al caro-vacanze, c'è il caro affitti, ancora il Sole24Ore a pagina 2.  Gli affitti sono più cari e sale il peso sui redditi dei dipendenti: fino al 46% nei capoluoghi. Dal 2018 al 2023 è aumentata del 3,6% l'incidenza dei canoni liberi sugli stipendi, a Vicenza, Milano e Bologna i rialzi maggiori. Nel frattempo, molte famiglie a basso reddito, che hanno difficoltà a pagare l'affitto a canoni di mercato, fanno anche fatica a entrare in una casa popolare (Sole24Ore pagina 3). Gli alloggi sono insufficienti e quelli che si liberano rischiano di restare sfitti. Mentre la Corte costituzionale continua a bocciare le Regioni in cui l'anzianità di residenza è un requisito per l'accesso all'edilizia pubblica. La Lombardia e la Campania occupano i primi due posti della graduatoria per numero di case popolari, segue la Puglia. Intanto, segnala il Corriere della Sera a pagina 22, oggi scade la prima rata dell'Imu per circa 25 milioni di italiani.  E scatta la tagliola Ue sul deficit eccessivo, il governo a caccia di venti miliardi (Repubblica a pagina 10). La correzione che mercoledì ci chiederà Bruxelles nel Def è possibile smontando il taglio del cuneo e i vari bonus e sarà scontro sulle risorse. Intanto Bce e banche scaricano i Btp, l'Italia torna in balia dei mercati. La turbolenza in Ue pesa sui rendimenti dei titoli tricolore. Le emissioni per le famiglie non bastano e gli stranieri cercano lo scudo dell'Eurotower (Repubblica pagina 11).
Il sondaggio di Noto su Repubblica a pagina 12 riporta che gli italiani bocciano la legge sull'Autonomia, il no da Centro e Sud. Sul Corriere della Sera a pagina 22, l'allarme di Farmindustria, con l'intervista del presidente Cattani che parla di costi in crescita, a rischio i medicinali essenziali. "La Ue allunghi la durata dei brevetti" invita Cattani. Sul Mattino a pagina 3, infine, l'intervista all'ad di Leonardo, Cingolani: "L'Africa ha bisogno di infrastrutture – dice – e la scelta di invitare al G7 anche i Paesi Brics e l'Africa è stata impareggiabile. La stabilità politica paga e il Piano Mattei dimostra quanto siamo credibili".

POLITICA
Il vertice a Bruxelles determina un'accelerazione sulle nomine: se il cancelliere tedesco e il presidente francese puntano a chiudere in fretta la partita dei quattro incarichi chiave, la premier Giorgia Meloni, il cui sostegno è necessario per il bis Von der Leyen, si concentra su una strategia che faccia valere i voti: scartata la Concorrenza, che l'Italia non può chiedere anche per le tante partite aperte con Bruxelles proprio su questo tema ed esclusa l'Economia affidata a Gentiloni negli ultimi cinque anni, i dossier su cui si concentra lo staff della premier sono il Bilancio o la Difesa oppure una delega ad hoc che supervisioni i nuovi strumenti finanziari dell'Unione Europea (Corriere della Sera in prima, pagina 5 e tutti). Tra i nomi più accreditati Elisabetta Belloni, Fitto, Franco e Cingolani (Repubblica, pagina 4 e tutti). Intanto Prodi intervistato da Repubblica a pagina 2 avverte: "Meloni ambidestra, deve scegliere da che parte stare. In Europa si media troppo".
A partire da oggi con la prima riunione del Ppe che precede il Consiglio europeo il vicepremier Tajani intervistato da Il Corriere della Sera, pagina 6, è pronto a battersi a Bruxelles su più fronti e in Italia ha un obiettivo chiaro: lavorare "per un grande progetto politico che raduni i moderati arrivando al 20 per cento". Mentre sul cancelliere Scholz che ha definito Meloni "di estrema destra" commenta: "Non è vero. Meloni è a capo dei Conservatori, che hanno già avuto incarichi e ruoli in Europa. Una forza centrale come la nostra rende più forte sia il governo che la premier".
"La polemica di Macron al G7 è sbagliata e a fini elettorali" afferma il ministro Crosetto in un'intervista rilasciata a Verità Quotidiano, pagina 7, sottolineando che "avremo un commissario italiano su una materia pesante perché in questo momento non esiste leader europeo più forte di Meloni. Spero sia un commissario di provenienza politica, perché i tecnici hanno già fatto troppi danni". In vista del Giubileo il ministro Piantedosi, una intervista pubblicata da Il Messaggero a pagina 5, annuncia un piano contro i trafficanti di esseri umani e ribadisce: "Fermeremo i vertici delle organizzazioni seguendone gli incassi".  
A causa delle troppe defezioni tra i docenti, il ministero arruola i professori in pensione, che salvano la maturità: saranno uno su 7. Nel frattempo cresce la protesta dei commissari: "I nostri compensi sono fermi dal 2007" (La Stampa, pagina 18 e tutti).
Infine Milena Gabanelli nel consueto appuntamento su Dataroom accende i riflettori sui "molto ben retribuiti parlamentari italiani: un onorevole incassa tra i 13 e i 15 mila euro al mese, può saltare il 70% di votazioni in un giorno e risulta presente anche se è in missione. Il cittadino può ringraziare il partito che candida l'assenteista cronico, non vigila sulla sua partecipazione ai lavori e gli copre le spalle abdicando alla funzione di garante verso l'elettore" (Corriere della Sera in prima e pagina 12).

ESTERI
In primo piano su tutti i quotidiani il summit globale per la pace, che nel fine settimana si è tenuto a Bürgenstock, in Svizzera. Ottanta Paesi su 92 firmano il documento finale, che sancisce il principio dell'integrità territoriale dei confini dell'Ucraina. No anche di India, Brasile, Arabia Saudita. Kiev: "Ora un secondo vertice aperto alla Russia". Meloni: "L'Italia non volta le spalle a Zelensky" (Stampa in prima, pagine 2 e 3 e tutti). La Russia respinge le conclusioni del summit: "Zelensky illegittimo, non può essere lui il nostro interlocutore", dicono da Mosca. Mentre Trump attacca: "troppi soldi a Kiev", e minaccia lo stop agli aiuti (Messaggero pagina 3). La mappa geopolitica che emerge da Bürgenstock, evidenzia il Corriere della Sera (pagina 2), non è così diversa da quella disegnata lo scorso anno dall'Assemblea dell'Onu, chiamata a condannare l'aggressione russa. La delusione maggiore viene dai tre Brics presenti - Brasile, India a Sudafrica -, che non hanno preso le distanze dagli altri due membri storici del club, ovvero Russia e Cina, grandi assenti. Sul Giornale (pagina 2) le rivelazioni del New York Times sull'ipotetico accordo di pace proposto dallo Zar che, stando alle carte, voleva il diritto a una nuova invasione.
Sul fronte della guerra in Medio Oriente, l'esercito israleinao annuncia uno stop "tattico" ai bombardamenti sulla Striscia di Gaza per fare entrare i camion degli aiuti. Netanyahu insorge: "Inaccettabile". Ed è scontro con l'Idf costretto al dietrofront, mentre i palestinesi sono allo stremo (Stampa pagina 4 e tutti). Intervistato da Repubblica (pagina 19) lo scrittore David Grossman dice: "Se 'Palestina libera' significa cancellare Israele, nessuno si sentirà mai al sicuro. Né noi né loro".
Intanto in Francia con il deposito delle candidature è cominciata la campagna elettorale in vista del primo turno, in programma il 30 giugno (Repubblica pagina 6  e tutti). Repubblicani spaccati sulle liste: a schierarsi contro l'intesa con Le Pen è Sarkozy, che definisce "inopportuna" l'alleanza proposta da Ciotti, mentre si prospetta un ballottaggio tra estrema destra e fronte popolare. Sempre su Repubblica (pagina 7) l'intervista al filosofo francese Bernard-Henri Lévy, che accusa: "Dietro alla destra che avanza c'è la mano della Russia". La mossa di Le Pen: "Non chiederò a Macron di dimettersi dall'incarico", dice la leader del Rassemblement che punta alla coabitazione col presidente e gioca la carta della responsabilità. Con lei anche l'ex "cacciatore di nazisti". La partita è con la sinistra, ma Mélenchon: "Non farei il premier", dice (Stampa pagina 10). Mentre fa discutere la discesa in campo del fuoriclasse francese Mbappé che si schiera: fermiamo la destra (su tutti).


© riproduzione riservata






Nessun commento:

Posta un commento