Commentario del 29 Giugno 2024

Primo Piano Rassegna Stampa
Sabato 29 Giugno 2024

PRIME PAGINE   
Elezioni americane. Biden vacilla, l'ombra del ritiro (su tutti i quotidiani). Male nel duello tv con Trump, dubbi tra i democratici: va fermato. Ma lui rilancia: so come vincere. Si spera nella moglie Jill per convincerlo (Repubblica).
Un appello a firma Friedman su Repubblica: Caro Joe, ritirati e salva l'America.
Politica nazionale. Meloni contro Fanpage chiama in causa il Colle (Repubblica). La premier sul caso: "metodo da regime".
Aborto, la proposta di Forza Italia: "chi rinuncia avrà 1000 euro al mese". Il no delle opposizioni (Messaggero).
In Ue, Meloni isolata ora tifa Le Pen. Per Tajani (Messaggero), "Ue, partita aperta. Non siamo isolati".
Economia. Borse, Milano regina del semestre (Sole 24 Ore). Piazza Affari sfiora una crescita del 10% e fa meglio di Francoforte e Madrid.
Sempre da Sole 24 Ore, l'inflazione resta allo 0.8% ma cala l'impatto sul carrello della spesa. E Confindustria: produzione stabile, sui costi attese negative e in peggioramento.
Inchiesta collasso infrastrutture su La Stampa. Il sistema Paese messo a rischio da guasti e ritardi.

ECONOMIA
Energia in primo piano sul Sole 24 Ore (in prima e pagina 5) con l'intervista al ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica Pichetto Fratin, che annuncia l'invio lunedì del nuovo Pniec a Bruxelles: «Dal governo una programmazione puntuale del mix energetico nel medio e lungo periodo», dice e aggiunge: «Dal nucleare fino al 22% della richiesta di energia elettrica da qui al 2050». Sempre in tema energia, intervistato da Repubblica (pagina 27) il presidente dell'Autorità dell'Energia Besseghini assicura: «Le tutele ci sono le bollette caleranno nel tempo» sottolineando che è «Positivo che ci siano già offerte vicine alla tariffa tutelata. Quello è il prezzo in un mercato efficiente», dice. Intanto al Climate Reality Project di Roma Al Gore bacchetta l'Italia: «Troppi soldi per il gas, bene il Vaticano sull'eolico» (Repubblica pagina 15). Mentre sulla geotermia  ripartono i progetti Maxi investimento Fri-El Geo (Sole in prima e pagina 11).
Sul fronte dei mercati, evidenzia il Sole 24 Ore (in prima e pagina 3), la frenata delle ultime settimane non cancella un semestre da incorniciare. Pur chiudendo circa sei punti al di sotto dei massimi raggiunti a metà maggio, Piazza Affari conserva un margine che sfiora il 10% rispetto a inizio anno, meglio di Francoforte (+8,9%) e Madrid (+8,3%), ma non bene come New York (+15%) e Tokyo (+18,2%). Un bilancio favorito dalla marcia dei titoli del comparto bancario (+33% per l'indice settoriale italiano), che ora attende però conferme nella restante metà del 2024 piena di incertezze. Intanto l'inflazione resta allo 0,8% ma cala l'impatto sul carrello della spesa (Sole 24 Ore in prima e pagina 2). Confindustria: produzione stabile, sui costi attese negative e in peggioramento (Sole in prima e pagina 2).
In evidenza sul Messaggero (in prima e pagina 10) e su tutti la proposta di Forza Italia del reddito di maternità: 1000 euro al mese per 5 anni alle donne che scelgono di non abortire. No delle opposizioni. Sempre il Messaggero (in prima e pagina 15) segnala l'accordo tra Gdf e Tribunale a Milano: controlli patrimoniali sui coniugi in lite. Sulla Stampa (in prima e pagine 20 e 21) il dossier sul collasso infrastrutture: code e ritardi per i 55 milioni di italiani che si spostano ogni giorno per lavorare. L'Alta velocità soffre perché è al limite, ma il vero problema sono le autostrade. In evidenza sul Corriere della Sera (pagina 37) la strage silenziosa: in 35 anni oltre 55mila morti sul lavoro. Sempre in tema lavoro, Repubblica (pagina 21) evidenzia l'ora della dieta nel food delivery: profitti risicati per le tre piattaforme in Italia, aumentano le commissioni sulle consegne ma per i rider si riducono ancora i compensi. Su Italia Oggi (in prima e pagina 24) faro acceso sui forfettari che non rispondono: il fisco ha inviato oltre 505 mila lettere con la richiesta di dati aggiuntivi. Solo il 4,4% ha risposto e presentato una dichiarazione integrativa con le informazioni richieste.
Tlc, nasce Telecom senza rete: giunta al traguardo la cessione a Kkr (Sole in prima e pagina 23). Silicon Box sbarca a Novara: il governo punta un miliardo ma serve l'ok di Bruxelles (Stampa pagina 22). Infine in Germania, riferisce il Corriere della Sera (pagina 37) Scholz vuole dazi leggeri sulla Cina: «Ridurli al 15%».

POLITICA
Mentre von der Leyen lavora per i voti al Parlamento Ue c'è il nodo del patto con Meloni e valuta una (difficile) intesa segreta con FdI (Repubblica pagina 8 e tutti). Sentirà anche Conte e le singole delegazioni nazionali. Tajani media stretto tra Popolari e fedeltà al governo e suggerisce "Giorgia scelga Ursula", mentre si apre la spaccatura con Salvini sull'isolamento dell'Italia. Dopo il post di Matteo - "puzza di colpo di Stato. Ennesimo gesto di arroganza dei burocrati contro i cittadini che chiedono il cambiamento" – Tajani reagisce: "Salvini? Giudizi politici, non è il mio linguaggio. Non condivido il metodo, ma non c'è stato isolamento dell'Italia". Il dem Boccia commenta: "Meloni sembra aver perso lucidità politica. Sui top jobs ha isolato l'Italia" (Corriere della Sera pagina 8). Per Tajani, intervistato dal Messaggero (pagina 3) "È ancora tutto aperto. Ue più forte solo con noi. L'Italia non può stare ai margini. Vogliamo un portafoglio pesante. Spero che Meloni venga coinvolta in pieno e voti la fiducia a von der Leyen". Intanto la premier, sempre più sola, cerca il risultato, difende la guida dei sovranisti. Non esclude trattative sui voti dei suoi 24 Eurodeputati ma può chiedere a FI di dire "no" a Ursula, mentre pensa a nuovi equilibri post-elezioni in Francia e Usa, per cui scommetterebbe contro von der Leyen, se saltasse, ipotizzando l'alternativa Metsola (Corriere della Sera e Repubblica pagina 9). Per i diplomatici europei: "Comprensibile la frustrazione, ma non la reazione. Ha agito in modo emotivo e poco pragmatico" pagando con l'isolamento (Stampa pagina 8). A pagina 9 il quotidiano evidenzia che Meloni punta su Le Pen scommettendo sulla sconfitta di Macron alle elezioni di domani per ottenere un commissario di peso e litiga con Orban: "E' incoerente".
Intanto è bufera dopo l'inchiesta sui giovani di Fratelli d'Italia, la Meloni accusa Fanpage – "metodo da regime" - e la stampa che spia i partiti rifacendosi alla Carta, invocando l'autonomia di politica e sindacati, e chiama in causa il Colle che resta in silenzio. Ma Rampelli incalza: "Via gli estremisti". La premier è dura coi suoi: "Antisemiti e razzisti sono incompatibili con noi" (Repubblica pagina 10, Stampa pagina 15, Giornale pagina 3). Mentre la segretaria dem e il leader 5S a Napoli stringono per il patto arcobaleno promettendo: "piattaforma comune e impegno sui diritti Lgbt" (Stampa pagina 16). Sempre sulla Stampa (pagina 17) l'intervista al presidente del Piemonte Alberto Cirio, che dice: "Sull'autonomia avanti con cautela, I diritti? La penso come Marina". Nel frattempo 5 Regioni Pd-5S sono pronte al referendum anti-Autonomia. L'Emilia propone il quesito, la Sardegna coordina (Fatto Quotidiano pagina 10). Mentre Pier Silvio tra incontri, tv e sondaggi, agita Giorgia. Vede imprenditori e commissiona sondaggi su di sé. Palazzo Chigi teme una discesa in campo e la "guerra" di Mediaset (Fatto Quotidiano pagina 9).
Libero (in prima e pagina 8) accusa: anche Fratoianni è abusivo sottolineando che il segretario di Avs deve 73mila euro all'Inps per l'occupazione illegale della sede. Infine nel sondaggio Pagnoncelli FdI e Pd frenano dopo le Europee. Ma il "bipolarismo" si conferma: FdI 28,1%, dem 22,8. Il M5S risale al 12,5. Stabili Forza Italia e Lega (Corriere della Sera pagina 17).

ESTERI
Su tutti i quotidiani il duello tv vede Trump prevalere su un Biden in crisi, confuso e in difficoltà, un tracollo tra frasi sconnesse, amnesie e strafalcioni, davanti a milioni di telespettatori che scatenano il dibattito sulla sua capacità di vincere le elezioni. Dopo il disastroso confronto il presidente si difende: "Non parlo e non cammino come un tempo, ma so come vincere". Trump replica: "Non ho capito nulla di quello che ha detto alla fine. E penso che non lo sappia neanche lui". Il presidente sembrava sopraffatto dalle troppe informazioni incamerate nelle prove (Corriere della Sera, Stampa pagina 2-3 e tutti). Il partito guarda alla moglie Jill come ultima speranza per convincerlo a ritirarsi "Siamo ancora in tempo (Repubblica pagina 3). Barack Obama ha difeso il presidente: "Una brutta serata può sempre capitare nei dibattiti". Tra i dem circolano i nomi dei possibili sostituti: da Gavin Newsom - "Non volto le spalle al presidente. Trump è pericoloso" (Repubblica pagina 4) – alla scommessa Gretchen Whitmer e, tra tanti dubbi, Kamala Harris. Intanto senatore repubblicano Marco Rubio commenta: "Iran, Cina e Russia prendono nota. Ed è un problema" (Repubblica pagina 4). Quanto alla performance di The Donald: solita serie di risposte a caso e una valanga di bugie (Corriere della Sera pagina 4). Il fondatore di Eurasia Group, Ian Bremmer: "A festeggiare è solo Putin Questa débâcle rischia di terremotare il mondo.  Donald è favorito. Obama può convincere Biden a ritirarsi, ma forse è tardi. La sua sconfitta sarebbe un regalo ai dittatori" (Stampa pagina 6, Corriere della Sera pagina 2). Nel frattempo sull'assalto al Congresso arriva un punto per Trump. La Corte suprema definisce "improprio" accusare i ribelli di "ostruzione". La decisione può favorire il tycoon a processo (Corriere della Sera e Stampa pagina 6).  
In Francia la Le Pen sogna la maggioranza assoluta. E Macron pensa ad accordi post-voto. Il costituzionalista Derosier riconosce il pericolo di tensioni tra poteri ma predica calma: "Ci sono precedenti, le istituzioni reggeranno" (Repubblica pagina 12). L'ultimo sondaggio registra un vantaggio record di Le Pen. Rassemblement national e gollisti avanti di 15 punti sulla coalizione di Macron. Scontro sugli incarichi pubblici a chi ha doppia cittadinanza. Si prevede un'affluenza senza precedenti: 16% in più rispetto al 2022. Ci sono crepe nel fronte repubblicano. Ma dalle urne può uscire un Paese senza maggioranza. Nel fortino di Bardella: "Il popolo sta con me, sarò io il prossimo premier". Il 28enne è "pronto a governare" e gode del 40% di popolarità. Sfrutta paura per gli stranieri e scarsa integrazione: "Il velo non è desiderabile nella nostra società" (Stampa pagina 12).
Presidenziali in Iran: si vota per salvare gli ayatollah e l'affluenza resta un mistero. Per il regime elettori in coda alle urne. Per i social all'estero seggi deserti e scrutatori annoiati. I riformisti puntano al ballottaggio (Corriere della Sera pagina 18, Repubblica pagina 13).


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