Commentario del 5 Luglio 2024

PRIME PAGINE
Voto in Gran Bretagna, valanga laburista. Exit poll: dopo 14 anni finisce l'era dei Tory al governo (Corriere della Sera). Vittoria schiacciante di Stramer, 410 seggi contro i 131 dei conservatori (Repubblica). La quarta via di Keir Stramer (Il Foglio).
Politica. Salvini attacca Mattarella. La dittatura è delle minoranze. Ira della premier, poi le scuse. Forza Italia: non ci rappresenta (La Stampa). Meloni ha deciso, Fitto a un passo dall'Ue, scrive Domani. La nuova giustizia: via l'abuso d'ufficio (Giornale). Colloquio con Tajani su il Tempo: "Spero che Giorgia voti l'Ursula bis".
Economia. Corrono le rinnovabili: la potenza installata sale del 10,4% in un anno, scrive il Sole 24 Ore.
Esteri. Orban da Putin. Ira di Bruxelles: nessun mandato (Messaggero). Michel protesta: non può farlo (Corriere della Sera).
Cronaca. Uccide a fucilate l'ex compagna (Avvenire). Camorra. Le bugie di Sandokan (che non si è pentito) (Corriere della Sera).

ECONOMIA
Rinnovabili in evidenza sul Sole 24 Ore (in prima e pagina 2). A fine giugno, secondo la fotografia elaborata dall'Osservatorio sulla transizione verde del Sole 24 Ore su dati Terna, la potenza installata è salita a 72,84 gigawatt, con un incremento del 10,4% rispetto allo stock del 30 giugno 2023. La fetta principale è rappresentata dal solare (33,62 GW), seguito dall'idroelettrico (21,59) e dall'eolico (12,70). Intanto oggi scattano i dazi europei sull'importazione di auto elettriche cinesi (su tutti). Le tariffe aggiuntive, evidenzia il Sole 24 Ore (in prima e pagina 4) si applicheranno a tre produttori "campione": Byd nella misura del 17.4%; Geely del 19.9%; Saic del 37.6%. Il totale potrà arrivare a sfiorare il 48 per cento. I dazi dureranno al massimo quattro mesi. «Non sono un obiettivo in sé, ma un mezzo per correggere una situazione ingiusta», ha detto un portavoce di Bruxelles. E il ministro Urso, in visita in Cina, invita a una soluzione negoziata in sede Wto. Fondi europei, non decolla la spesa Pnrr: 49,5 miliardi, il 25% del totale evidenzia il Sole 24 Ore (in prima e pagina 10). Sempre in tema Pnrr, riferisce il Messaggero (pagina 11), i Comuni accelerano sulle opere. Fitto: supereremo le difficoltà di spesa. Decaro (Anci): «già impegnati fondi per 34,5 miliardi su 40». Cabina di regia su studentati e lotta al caporalato. Sull'argomento caporalato il Sole 24 Ore (in prima e pagina 9) segnala il primo via al Senato del Dl Agricoltura per il provvedimento che prevede l'assunzione di 514 ispettori del lavoro contro il caporalato e l'avvio di una banca dati Inps sugli appalti. Al riguardo Repubblica (pagina 22) evidenzia che su sfruttamento e ghetti dei braccianti il governo tiene i fondi congelati sottolineando il nulla di fatto di ieri nella cabina di regia per spendere i 200 milioni lasciati da Draghi. Ancora il Sole (in prima e pagina 10) segnala che  le garanzie fornite dal fondo per le Pmi durante la pandemia, a fine maggio 2024 sono scese a 91 miliardi, a fronte di 107 miliardi di finanziamenti erogati. Intanto, evidenzia la Stampa (in prima e pagina 16), il peso del deficit e il debito pubblico imporranno la stretta sulle politiche fiscali. Nel 2024 il peso delle tasse è aumentato dopo la decontribuzione per i dipendenti. Alcuni sono saliti di scaglione di reddito dovendo pagare maggiori imposte. Mentre il Messaggero (pagina 10) riferisce che per Polizia e Forze armate sono in arrivo aumenti  fino a 163 euro. Intanto è corsa ai rimborsi del 730 (Sole 24 Ore in prima e pagina 33). Ancora sul Messaggero (pagina 11) e su tutti dopo il matrimonio tra Ita e Lufthansa Fiumicino si rafforza hub per il sud del mondo. Al riguardo la Stampa (pagina 25) evidenzia che Ita può arrivare al pareggio già nel 2024. Repubblica (pagina 23) segnala le indiscrezioni di Bloomberg secondo cui il colosso del risparmio Axa e Bnp Paribas stanno pensando di unire le forze: nascerebbe un gruppo da 1.400 miliardi di capitali gestiti. In primo piano sul Mattino (in prima e pagine 2-7) il focus su mare ed energia evidenzia che i maxi-investimenti passano tutti dal Sud. Il ministro Musumeci: «La risorsa mare primo passo per attuare il Piano Mattei». Infine, riferisce Italia Oggi (in prima e pagina 11) l'estate è salva: la presenza di turisti stranieri al mare aumenta del 12%.

POLITICA
Nell'intervista rilasciata a Paolo Del Debbio per Diritto e Rovescio, la premier Giorgia Meloni riferendosi alle opposizioni afferma : "il problema è un sistema in cui c'è il Pd da solo al comando", mette in guardia l'Unione Europea  che "virerà a destra e non può più mettere la polvere sotto il tappeto" (Messaggero in prima, pagina 9 e tutti) ma soprattutto nega recisamente ogni contrasto con il Colle dopo le dichiarazioni del vicepremier Salvini che commentando il discorso del Presidente della Repubblica a Trieste ha detto: "Assolutismo? Siamo in democrazia, il popolo vota, il popolo vince. Non faccio filosofia, ma politica". Semmai, aggiunge, "qui c'è il problema della dittatura delle minoranze, che pretendono "di imporre alla maggioranza politica e culturale del Paese il suo modo di vivere e di ragionare" (Corriere della Sera in prima, pagina 9 e tutti). Giorgia Meloni sottolinea di interpretare le dichiarazioni del vicepremier non come un attacco al governo e rilancia affermando che "sono le opposizioni a strumentalizzare ogni cosa che dice il Presidente" mentre lei condivide nel merito il monito del Colle: "Nelle democrazie non esiste un assolutismo delle maggioranze". Dal Quirinale approvano: "È corretta la valutazione della presidente del Consiglio in merito alle parole del presidente della Repubblica" (Giornale, pagina 10 e tutti).
Autonomia, scatta l'operazione referendum: oggi partiti di opposizione, sindacati e associazioni depositano in Cassazione il quesito abrogativo della legge Calderoli. Parte la raccolta delle firme, almeno 500 mila da completare entro il 30 settembre. Quindi la parola passerà alla Corte costituzionale per l'ammissibilità del quesito (La Stampa pagina 15 e tutti). E sull'autonomia il governatore della Campania De Luca in un'intervista rilasciata al Corriere della Sera pagina 13 dichiara : "Elly Schlein ha fatto bene a insistere su questa battaglia, ora uniamo i progressisti" sottolineando di non aver  siglato un armistizio con la segretaria "perché non ho mai dichiarato guerre" nonostante le polemiche: "Ho solo risposto in modo adeguato a comportamenti offensivi e politicamente idioti messi in campo da esponenti del Pd nei miei confronti, per ragioni correntizie".
Passa l'abolizione dell'abuso d'ufficio e se la maggioranza di destra-centro con l'appoggio di Azione e Italia viva va avanti decisamente, il governo si è accorto di un problema correndo poi ai ripari con una norma inserita nel decreto Carceri licenziato due giorni fa dal Consiglio dei ministri: al codice sarà aggiunto l'articolo 314bis che riguarda l'indebita destinazione di denaro e prevede la reclusione da sei mesi a tre anni per il pubblico ufficiale che avendo la disponibilità di fondi per via della sua carica, li "destina a un uso diverso da quello previsto" (La Stampa pagina 19 e tutti). "Spero che Giorgia Meloni voti l'Ursula bis: non c'è alcun inciucio" dice il vicepremier Tajani in un'intervista rilasciata a Il Tempo pagina 2 e sottolinea: "no ad alleanze con Le Pen, ma dialogo con tutti". Infine sull'Autonomia chiarisce: "Lanceremo l'Osservatorio sulle Autonomie per verificare che l'autonomia differenziata sia applicata con criteri di equità e siano tutelati gli interessi di tutti i cittadini italiani".

ESTERI
In Gran Bretagna il voto anticipato voluto da Sunak porta alla schiacciante vittoria dei laburisti che dopo 14 anni di Tory al governo secondo gli exit poll conquistano 410 seggi: Keir Starmer è il prossimo premier (Corriere della Sera in prima, pagina 2 e tutti. L'analisi di Bill Emmott su La Stampa pagina 7 avverte che "questa classe dirigente è solida e governerà il Paese per molto tempo: in politica estera ci sarà continuità con i conservatori sulla guerra in Ucraina e la Russia, mentre l'approccio soft all'immigrazione renderà Starmer meno amico di Meloni rispetto a Sunak". Le desistenze frenano la destra in Francia: si allontana la maggioranza assoluta mentre nell'ultimo sondaggio di "Le Figaro" sono buoni i numeri dell' "alleanza plurale" moderati-sinistra (Corriere della Sera, pagina 8). Irritazione dell'Unione Europea dinanzi all'iniziativa del premier ungherese Orbàn che si è recato a Mosca da Vladimir Putin in qualità di presidente dell'Unione stessa suscitando la riprovazione di Michel, presidente del Consiglio europeo il quale ha dichiarato immediatamente che Orbàn "non ha il mandato di impegnarsi con la Russia in nome dell'UE" (Corriere della Sera in prima, pagina 15 e tutti). Da tempo vicino allo zar, il leader magiaro vuole accreditarsi come mediatore tra Russia e Ucraina ed è il più stretto alleato di Trump in Europa (Repubblica in prima, pagina 8 e tutti). Ancora perplessità negli Stati Uniti dopo il confronto fra Trump e Biden durante il quale il presidente è apparso particolarmente incerto ma oggi in radio ammette: "So di aver sbagliato ma sto bene e non lascio" anche se il rivale in un video esulta dicendo: "L'ho sbattuto fuori". Intanto i sondaggi sono disastrosi: secondo l'ultimo del Wall Street Journal il vantaggio di Trump su base nazionale è del 6% e l'80% degli elettori trova Biden "troppo vecchio" (Corriere della Sera pagina 14 e tutti). Nel corso di un summit ad Astana, capitale del Kazakhstan, intanto, il presidente russo Putin pur non sbilanciandosi sul dibattito tv che ha rimesso in discussione il destino di Joe Biden, riguardo alle dichiarazioni di Donald Trump, che si è detto convinto di poter mettere fine alla guerra in Ucraina in pochi giorni, ha spiegato ai giornalisti di prenderlo sul serio: "Non dubito che lo abbia detto con sincerità, questo lo apprezziamo. Per pensare a un dialogo costruttivo, però, dobbiamo aspettare le elezioni. Noi siamo pronti". Quanto all'ipotesi di concordare un cessate il fuoco che acceleri l'avvio di trattative di pace, Putin paradossalmente ha la stessa preoccupazione della controparte ucraina: il timore che l'avversario approfitti di una tregua per rafforzare la propria posizione (Sole24Ore, pagina 13 e tutti).
Infine Masoud Pezeshkian, candidato ritenuto moderato e parte del fronte riformista, è in testa sull'ultraconservatore Saeed Jalili nei sondaggi per il ballottaggio nelle elezioni presidenziali che si tengono oggi in Iran. Nelle rilevazioni di Ispa, compagnia legata allo Stato, Pezeshkian avrebbe il 49,5% dei consensi contro il 43,9% di Jalili (il 6,6% risulta indeciso). Venerdì scorso durante il primo turno Pezeshkian era arrivato primo con il 42,5% (Corriere della Sera, pagina 15).


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